L’ultimo libro della saga del maghetto (J. K. Rowling, Harry Potter and the Deathly Hallows, Bloomsbury 2008 [2007], pag. 831, Lst. 9.99, ISBN 978-0-7475-9586-1) è fatto molto bene, non c’è che dire. Non mi sarei aspettato che la Rowling riuscisse a recuperare così tutti i fili della trama sparsi nei vari libri, comprese cose che io mi ero assolutamente dimenticato. Nelle ottocento e più pagine si parte con quella che è una classica quest, per finire con il redde rationem finale a Hogwarts tra Harry Potter e Lord Voldemort; nel corso del libro muoiono altri dei protagonisti, come del resto ci si poteva aspettare visti i libri precedenti. Se non avete ancora letto il libro, terminate qui la lettura; altrimenti potrete scoprire che il protagonista muore e poi risorge, che Snape abbia in realtà fatto il triplo gioco… per amore, e soprattutto che a vincere è l’amore, oltre che il sapere accettare il proprio destino. Personalmente non ho capito la logica di aggiungere il capitolo finale, e mi è parso che alcuni dei personaggi si siano persi per strada; ma sono delle piccolezze.
Ultimo aggiornamento: 2009-04-14 07:00