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_Al suono di una musica aliena_ (libro)

[copertina] Come capita spesso, anche questo volume dei Millemondi Urania (David G. Hartwell (ed.), Al suono di una musica aliena [The Year’s Best SF vol. 4], Urania – Millemondi 25 – giugno 2000 [1999], pag. 429, € 5.11, ISSN 977-1123076203-00025, trad. ??) è la traduzione di un’antologia dei migliori racconti di fantascienza, in questo caso del 1999. In questi casi bisogna solo sperare che la produzione dell’anno sia buona e che il curatore abbia gusti simili ai propri, il che non è stato il caso. Occhei, per un beatlesiano come me “Il dodicesimo album” di Stephen Baxter è una chicca, anche se non ho capito perché il traduttore abbia deciso di chiamare l’album “Dio.” e non “God.” lasciando però la canzone omonima ovviamente non tradotta; “Storia della tua vita” di Ted Chiang è favoloso ma l’avevo già letto; e “Maneki Neko” di Bruce Sterling è davvero delizioso. Ma per il resto non è che mi siano giunti dei fremiti. “Decifrare la trama” di Jean-Claude Dunyach è carino, ma non è fantascienza; “Il mio amico Clunky” di Ron Goulart è spiritoso, ma nulla più; “Vivere al limite” di David Brin ha un attacco facoloso, ma poi si perde un po’. Non parliamo del racconto di Gregory Benford che dà il titolo della raccolta; è Hard SF, ma così dura che sembra un sasso.
Nota finale di demerito per Mondadori e Lippi; io non sono riuscito a trovare il nome o i nomi dei traduttori, cosa che non mi è piaciuta affatto.

Ultimo aggiornamento: 2010-01-06 08:00

A Concise Introduction to Pure Mathematics (libro)

[copertina] Questo libro (Martin Liebeck, A Concise Introduction to Pure Mathematics Chapman & Hall/CRC 20062, pag. 204, Lst. 24.95, ISBN 978-1-58488-547-4) è fondamentalmente un’introduzione all’analisi matematica e all’algebra che si studiano (negli USA) nel primo anno di università, il che significa che è tranquillamente alla portata di un liceale nostrano dell’ultimo anno, tenuto conto che le dimostrazioni più complicate sono omesse.
Rispetto a quello che ricordo io del mio primo anno di matematica, il livello è molto più basso; sarà che la facoltà di Pisa voleva mantenere la sua fama e teneva corsi molti teorici, però garantisco che non lo si può certo usare come libro di testo, o forse sì ma per informatica. Ciò detto, non è che sia da buttare: è scritto in maniera molto scorrevole e quindi permette una lettura agevole. Non garantisco sulla difficoltà degli esercizi, che ovviamente non ho nemmeno provato a risolvere, non avendone al momento necessità alcuna; dateci comunque un occhio, perché alcuni sono carini almeno come formulazione… sempre che apprezziate i giochi di parole matematici.

Ultimo aggiornamento: 2010-01-05 08:00

_Trattato dei tre impostori_ (libro)

[copertina] I tre impostori di questo libro (Baruch Spinoza (attr.), Trattato dei tre impostori [Traité des trois imposteurs], Piano B edizioni 2008, pag. 14, € 11, ISBN 978-88-6007-102-6, trad. ??) sono Mosè, Gesù e Maometto; a dire il vero, proprio come i moschettieri, sono quattro perché l’autore parla anche di Numa Pompilio, che diede la religione agli antichi romani. Perché è della falsità della religione che parla questo libello, apparso in Europa nel 1719 e attribuito al famoso filosofo ebreo d’Olanda con l’aggiunta di brani di Charron e Naudé. La tesi di base del libro è che l’unica religione con un minimo di senso è quella naturale, e che tutte le altre consistono in una serie di fole tirate fuori dai sedicenti profeti che nel migliore dei casi non sanno quel che dicono e nel peggiore mentono artatamente; fole a cui nessuna persona dotata di raziocinio potrebbe mai credere.
Il testo naturalmente contiene i classici artifici retorici di un’opera filosofica classica ed è tradotto in modo pesantissimo, non si sa da chi (paura di essere messo all’Indice o semplice inadempienza da parte dell’editore?) Più scorrevole la seconda parte, forse perché comsiste di due saggi e non di un pamphlet.

Ultimo aggiornamento: 2014-07-20 19:25

La Lega degli Straordinari Gentlemen – vol. 1 (libro)

[copertina] Cominciamo subito a dire una cosa importante: il film tecnicamente tratto da questo libro (Alan Moore e Kevin O’Neill, La Lega degli Straordinari Gentlemen – vol. 1 [The League of Extraordinary Gentlemen], Magic Press 2002 [2000], pag. 192, € 15, ISBN 978-88-87006-24-7, trad. Leonardo Rizzi) non c’entra nulla, e soprattutto è una schifezza. Il libro, anzi la graphic novel (racconto a fumetti, se volete essere autarchici) è una delizia. L’idea è quella di radunare nella Londra tardovittoriana un gruppo di personaggi immaginari della letteratura dell’epoca. Abbiamo così il capitano Nemo, Alain Quatermain, il dottor Jekyll (e Mr. Hyde, naturalmente) e l’uomo invisibile, guidati da Mina Murray che è la protagonista femminile di Dracula. Ma non ci sono solo loro: tra le comparse troviamo il professor Cavor e la sua cavorite, un cameo di un vecchissimo Auguste Dupin, e l’agente dell’MI6 di nome Campion Bond (nonno di James, anche se per ragioni di copyright non lo si dice ufficialmente). E il capo di Bond è M, vale a dire… no, non posso svelarvi tutto. Lo stile di Moore, ottimamente reso da Leonardo Rizzi, è puramente vittoriano, come si vede anche nel racconto d’appendice allegato alla storia e che è un prequel della storia a fumetti vera e propria; O’ Neill ha un tratto un po’ troppo gotico per i miei gusti, ma indubbiamente suggestivo. Lettura ampiamente consigliata.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-29 07:00

La Freccia (rivista promozionale)

Credo siano passati dieci anni da quando avevo visto l’ultima rivista patinata marchettara, al tempo sugli aerei – vi ricordate Alitalia e la sua Ulisse? Ebbene, le FS hanno pensato di rinverdirne i fasti e pubblicare il mensile La Freccia con lo stesso scopo: fornire un mezo per dare un po’ di soldi a gente per scrivere sciocchezzuole che fanno sembrare i miei parti letterari dei capolavori, e prendere un po’ di soldi da chi vuole (deve?) farsi pubblicità. Ho guardato il numero 1 di novembre e il numero 2 di dicembre, e non ho trovato un articolo degno di nota, se non forse il primo editoriale dove l’amministratore delegato si vantava che il conto economico era in leggero attivo e quindi erano i migliori d’Europa… anche se purtroppo ci sono varie centinaia di milioni di debiti pregressi, terminava quasi piangente. Non perdo neppure tempo a commentare: il mondo ha anche di queste cose.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-24 07:00

_Ultima lezione a Gottinga_ (libro)

[copertina] Si può fare matematica a fumetti? Sì, se si è bravi. Davide Osenda, con la sua Gottinga (Davide Osenda, Ultima lezione a Gottinga, 001 Edizioni 2009, pag. 80, € 12.50, ISBN 9788895208923), racconta ad acquerello l’infinito dei numeri, anzi gli infiniti, e l’ipotesi del continuo, uno dei risultati che ha sconcertato il mondo matematico della seconda metà del ventesimo secolo. Le tavole della prima parte del libro erano già note a chi frequenta i Rudi Mathematici; nella versione stampata sono stati aggiunti due nuovi capitoli che riguardano appunto le due facce dell’ipotesi del continuo – non ci sono contraddizioni né a crederla vera né a crederla falsa, ognuno faccia quel che crede!
Se mi è permesso fare un appunto a Davide, questa aggiunta è meno riuscita delle tavole iniziali, non tanto per la parte matematica quanto perché manca la commistione tra il mondo matematico e quello “là fuori”, che esiste ma mi è sembrato un po’ staccato. (Göttingen è stato uno dei principali centri per la matematica dai tempi di Gauss fino ai primi anni ’30, quando con l’arrivo del nazismo la scuola in pratica si perse e rimase solo l’ormai vecchio Hilbert) Vi consiglio però vivamente di procurarvi il libro; godetevi le immagini davvero belle, ma state anche attenti alla matematica che c’è dentro!

Ultimo aggiornamento: 2014-03-11 14:32

La quarta dimensione (libro)

[copertina]Rudy Rucker è un matematico e uno scrittore di fantascienza. Le due cose non sono necessariamente disgiunte; fortunatamente però Rucker scrive in modo brillante e non fa le solite spiattellate della cosiddetta “Hard SF” che a mio parere sono pure ostentazioni di cultura e fanno solo male alla scienza. Comunque qui la fantascienza è secondaria; il libro (Rudy Rucker, La quarta dimensione [The Fourth Dimension], Adelphi 1994 [1984], pag. 288, € 22, ISBN 9788845910753, trad. Giuseppe Longo) è un saggio che spiega per l’appunto il concetto di quarta dimensione, partendo dai classici (la teoria della relatività, ma anche Flatlandia) per giungere alla sua teoria filosofica pseudoempirista che vede l’universo come uno spazio di Hilbert a infinite dimensioni; cosa matematicamente ben più logica di averne solo tre o quattro, ma non molto sostenibile. Ecco, forse il finale è la parte più debole del testo, insieme alla sciagurata scelta di inserire tantissime lunghe citazioni – e questo di per sé è un bene – ma con lo stesso font del testo – e questo è Molto Male. Carini i problemi (non matematici, non preoccupatevi!) all’interno del libro; ottima la traduzione, ma da Longo non mi sarei aspettato nulla di diverso.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-19 07:00

ilmiolibro.it (print on demand)

Nel quadro di uno dei miei tanti progetti personali che avevo messo su nel mio Copioso Tempo Libero, ho pensato di stamparmi qualche copia di un testo da me composto. La scelta è caduta su ilmiolibro.it, gruppo Repubblica-Espresso.
Prima scoperta: il costo del libro è tutto sommato civile, ma le spese di spedizione sono incredibili, visto che si parte da 6 euro. (Ma anche lulu.com ha lo stesso prezzo, intendiamoci). Non si capisce perché ci sia l’obbligo di inviare tutto via corriere quando esiste il piego di libri che costa un euro e mezzo.
Mi stampo cinque copie del libro senza metterlo in vetrina, perché non intendo venderlo. L’interfaccia è di una lentezza esasperante, ma il 23 novembre arrivo in fondo. I tempi di creazione sono indicati in cinque giorni lavorativi: naturalmente dalla carta di credito i soldi te li tolgono subito.
Il 4 dicembre (nove giorni lavorativi dopo) il libro è ancora in preparazione, senza nessuna comunicazione. Correggo gli errori che ho trovato nella bozza, e invio un sollecito. Nessuna risposta. Il 10 dicembre invio un secondo sollecito, chiedendo che – visto che tanto non hanno fatto nulla e quindi la produzione parte da capo, e i soldi ce li hanno già – mettano almeno l’edizione corretta. Arriva un improvviso movimento di mail (quattro in mezza giornata) e il libro passa in stato “stampato”. Il 15 mi arrivano finalmente le copie, inutile a dirsi della prima edizione sbagliata.
La rilegatura di per sé non è male; la carta non è sbiancata e forse un po’ leggerina (80 g/m2, la stessa grammatura delle risme che si comprano al supermercato), ma di qualità discreta. La rifilatura non è precisissima, in alto a destra si intravedono a volte le righette nere della maschera, ma comunque buona.
Giudizio finale: per ora, lasciatelo perdere. Il risultato finale non è male, ma c’è ancora troppo poca attenzione al cliente, cosa che a mio parere è fondamentale in questo tipo di operazioni. Non so la qualità degli altri siti di print-on-demand, quindi non do nessun suggerimento sostitutivo :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-12-18 07:00