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Il grande elenco telefonico della terra e pianeti limitrofi (Giove escluso) (libro)

[copertina] Che dire di quest’opera prima (almeno come romanzo) di Gianluca Neri, che generalmente bazzica più su Internet, dai tempi di Cuore prima, del portale Clarence poi e oggi di Macchianera? Opera prima nata a sua detta una notte in cui non riusciva a dormire (come se dormisse di notte, lui che ha il fuso orario settato sulla West Coast)? Beh, nel bene e nel male il libro (Gianluca Neri, Il grande elenco telefonico della terra e pianeti limitrofi (Giove escluso), Bur 24/7 2010, pag. 290, € 9.50, ISBN 9788817037266) è un omaggio / plagio / riscrittura (cancellate le voci che non interessano) di Douglas Adams, e questo penso sia chiaro a tutti. Ma la telefonata lunga 42 capitoli che costituisce il libro, più che per gli spunti umoristici che pure non mancano – il modo con cui il protagonista si salva tra i capitoli 31 e 32 è il mio preferito – è più interessante per le cose serie che vengono esposte sotto la patina umoristica. D’altra parte, se non ricordo male il tutto iniziò ai tempi del caso Englaro… La parte più debole del libro? Come prevedibile, il finale. Non è nemmeno un anticlimax, purtroppo; come tanti nomi anche piu blasonati, si pensi a Stefano Benni, iniziare è facile, continuare abbastanza, terminare no. Io non ci provo nemmeno, a scrivere un libro!

Ultimo aggiornamento: 2010-07-16 07:00

_Proofs from THE BOOK_ (libro)

[copertina] Che cos’è Il Libro? Forse la Bibbia? In un certo senso sì. Secondo Paul Erdös, Dio (o The Great Fascist, come lo chiamava lui) aveva un libro con tutte le dimostrazioni matematiche più belle ed eleganti, e ogni tanto qualche mortale riusciva a dargli un’occhiata e trovarne una… che suscitava ammirazione e invidia negli altri matematici. Occhei, il 99,9% degli esseri umani non capisce la differenza, ma da quando in qua questo è motivo per lasciare perdere?
Questo libro (Martin Aigner e Günter M. Ziegler, Proofs from THE BOOK, Springer 20094, pag. 274, $49.95, ISBN 978-3-642-0855-9) raccoglie alcune dimostrazioni che a detta degli autori possono stare nel Libro. Attenzione! Non è affatto detto che queste dimostrazioni siano “facili”, diciamo alla portata di uno studente delle superiori; spesso gli autori hanno preferito lavorare sull’inaspettatezza, e sull’usare tecniche che a prima vista non abbiano nulla a che fare con i problemi di partenza. Però ci sono delle chicche davvero belle, che meritano davvero la lettura e l’ammirazione almeno di chi apprezza la matematica come un’arte (quale in effetti è…) e non come una scienza.

Ultimo aggiornamento: 2017-03-30 09:32

Design potenziale (libro)

[copertina] Partendo dal principio che voi sappiate cosa sia l’OuLiPo (con la versione italiana Oplepo e la costola scissionaria Opelpo), immagino non vi sarà difficile capire che di Opifici di X Potenziale ce ne possono essere molti, o meglio ci sono molte X che possono potenzialmente fare parte di un Opificio. In questo caso (Marco Maiocchi, Design potenziale, Luca Sossella 2006, pag. 119, ISBN 9788889829097) si parla di OpDIPo: Opificio di Design Industriale potenziale. Maiocchi insegna appunto design industriale al Politecnico di Milano, e ha raccolto in questo libretto alcuni esempi di vari designer, presentati a Milano al FuoriSalone 2005 e 2006. Come richiesto dalle rigide regole oulipane, la creatività deve nascere dai vincoli, e i vincoli devono essere più scollegati possibile dall’opera (che vuol dire, “fare un divano che ricordi uno dei quadri «Le tre età» di famosi pittori?) Il risultato verrà probabilmente apprezzato solo da puri intenditori del genere, ma il procedimento è comunque interessante.

Ultimo aggiornamento: 2010-07-06 11:50

Manuale a uso dei genitori dei gemelli (libro)

[copertina] Il problema di questo libro (Audrey Sandback, Manuale a uso dei genitori dei gemelli [Twins and the Family], Raffaello Cortina 1994 [1988], pag. 260, € 16, ISBN 978-88-7078-618-7, trad. Studio Norma) non è tanto la sua vetusta – l’edizione originale è del 1988 – e nemmeno il suo contenuto: i consigli che dà sono sicuramente utili, almeno per l’ancora minima esperienza gemellare che io ho. Il guaio è che il testo è tropo prolisso e ripetitivo: a rileggere sempre le stesse cose a distanza di una pagina mi sembrava di ritrovarmi in una highway americana, costellata di cartelli stradali che continuano a ricordarti che non puoi superare le 55 miglia l’ora, di fare attenzione, e così via.
Aggiungiamo poi che la traduzione – ma da quando in qua è uno studio che la fa, e non una o più persone? – spesso dà l’aria di non essere perfetta, ed è sicuramente meno che scorrevole. Insomma, non certo un’idea meravigliosa, anche se come dicevo qualcosa di utile c’è sempre.

Ultimo aggiornamento: 2010-07-05 07:00

Riddles of the Sphynx (libro)

[copertina] Terza e ultima raccolta della rubrica tenuta da Martin Gardner sull’Isaac Asimov Science Fiction Magazine, il risultato finale di questo libro (Martin Gardner, Riddles of the Sphynx, MAA 1987, pag. 164, $15, ISBN 978-0-88385-632-1) è però a mio parere un po’ inferiore rispetto alle raccolte precedenti: non tanto per i problemi basati sui giochi di parole, che sono sempre stati una caratteristica di questa serie, quanto per quelli matematici che spesso mi sono sembrati davvero troppo semplicistici.
Sono pochi i giochi per cui vale davvero la pena di mettersi su a studiarli, anche se queste eccezioni meritano comunque il lavoro. Detto questo, non dovrebbe comunque essere necessario aggiungere che la prosa gardneriana è sempre così piacevole da essere un valore aggiunto di suo. Il libro è praticamente fuori catalogo, però; solo Amazon USA sembra averne qualche copia, forse recuperata da un wormhole. L’unica speranza, oltre che andare sul mercato dei libri usati, è che la MAA decida di ripubblicarlo, probabilmente a prezzo più elevato – ma non si può pretendere tutto dalla vita, no?

Ultimo aggiornamento: 2010-07-02 07:00

_Einstein’s Riddle_ (libro)

[copertina] Una mia regola aurea sulla qualità dei libri da leggere è “se sono in carta patinata, lascia perdere”. Diciamo che sono più attento al contenuto che alla forma del contenitore; la regola chiaramente non si applica ai libri d’arte o di fotografia dove c’è la necessità di una carta di migliore qualità per vedere le immagini, ma per l’appunto queste sono le eccezioni e non la regola.
In questo caso (Jeremy Stangroom, Einstein’s Riddle, Bloomsbury 2009, pag. 144, Lst 9.99, ISBN 978-1-4088-0149-9) la regola è stata regolarmente rispettata. Bisogna dare atto a Stangroom di avere creato delle nuove storie intorno ai classici problemi e paradossi in quel mare magnum che sta tra la matematica e la filosofia; è però anche vero che tutti i problemi presenti dovrebbero essere ben presenti a chi è avvezzo a questi temi. Per quello che mi riguarda – anche se probabilmente io non faccio testo – l’unico paradosso che non conoscevo è l’ultimo, quello sulla bella addormentata. Se però il paradosso di Simpson e quello di Newcomb vi sono sconosciuti, forse può valere la pena di procurarvi il libro.

Ultimo aggiornamento: 2014-09-09 10:49

La Milano della memoria – Zona 9 (libro)

[copertina] Alcuni anni fa il comune di Milano, con il contributo della Banca Popolare di Milano, preparò una serie di volumetti che raccoglievano le testimoniandze dei vecchi abitanti della città; volumetti che immagino ora siano solo rintracciabili nelle biblioteche di zona. Quello dedicato alla zona dove abito io (AA.VV., La Milano della memoria – Zona 9, Comune di Milano – Assessorato al Decentramento 2003, pag. 215, s.i.p.) racconta di una parte della città che da contadina è rapidamente diventata operaia, di un tessuto sociale relativamente coeso e cooperativo – forse non è un caso che nelle elezioni del 2006 l’unica zona vinta dal centro-sinistra sia appunto stata la 9 – e di tutti i problemi legati a una tumultuosa immigrazione dal sud prima e dall’estero poi. Ho scoperto così per esempio che la Bovisasca è stato un quartiere abusivo che non aveva nulla da invidiare alle borgate romane, e che ancora nel 1959 il matrimonio era giusta causa di licenziamento per una donna. Quello che secondo me manca al libro è l’altra faccia delle testimonianze, cioè un racconto storico di come si è evoluta la zona; le poche righe dedicate non sono certo sufficienti.

Ultimo aggiornamento: 2010-06-22 07:00

El gamba de legn (libro)

[copertina]“El gamba de legn” è il nome che i vecchi milanesi davano ai primi tram. In questo libro (Francesco Ogliari, El gamba de legn – Milano dal cavallo al vapore, Meravigli 2006 [1991], pag. 107, € 10, ISBN 978-88-7955-034-5) l’autore racconta dello sviluppo iniziale dei trasporti urbani e suburbani milanesi nei cinquant’anni che vanno dall’Unità d’Italia al 1910. Più che per i fanatici dei trasporti pubblici quale io sono il libretto risulta interessante per gli amanti della storia locale, date le numerosissime foto d’epoca e il racconto fatto più che altro a episodi. Scopriamo così come Milano non intendesse affatto che le linee per i comuni vicini partissero dalla città, esigendo i capolinea oltre i bastioni; vediamo anche che il primo progetto di una metropolitana risale nientemento che al 1863 (!) e come ai primi del ‘900 circolassero come curiosità dei filobus e fosse stata approntata una linea sopraelevata! Possiamo infine leggere di come i tram a cavalli siano man mano stati soppiantati da quelli elettrici, e dell’omnibus… a vapore.

Ultimo aggiornamento: 2010-06-12 07:00