Anche se per noi occidentali, di radici giudaico-cristiane oppure ateo-agnostici, il mondo islamico è un monolite questo non è affatto vero. Quest’opera, tradotta dal francese (Mohammad Ali Amir-Moezi (ed.), Dizionario del Corano [Dictionnaire du Coran], Mondadori 2007 [2007], pag. 987, € 28, ISBN 978-88-04-56660-1, trad. Barbara De Poli, Silvia Di Donato, Martino Diez, Gabriele Ferrario, Marco Aurelio Golfetto, Anna Maria Paoluzzi, Davide Tacchini), raccoglie 400 brevi saggi su altrettanti temi visti non solo dal punto di vista del Corano ma anche della tradizione islamica, con dovizia di riferimenti alle varie sure; nei saggi ci sono molto spesso riferimenti filologici, e del resto l’introduzione racconta proprio della nascita del Corano come testo scritto, dopo la sua origine che fu per scelta orale. Almeno per quanto riguarda le voci che ho preso a caso, ho trovato piuttosto difficile l’associazione tra quanto scritto e quello che si vede in pratica, anche perché per esempio non è chiarissima nemmeno la differenza tra sciiti e sunniti. In definitiva, l’opera è più utile da un punto di vista storico che da quello di attualità. Insomma, vale la pena di averlo come opera di consultazione, visto anche il prezzo contenuto, ma non è il libro da usare per avere una conoscenza non dico completa ma almeno ampia dell’islamismo. Attenzione alla traduzione; è rimasto qualche svarione di italiano, probabilmente per la rapidità richiesta nel preparare la versione italiana a pochi mesi dall’uscita dell’originale francese.
Ultimo aggiornamento: 2010-10-23 07:00