Archivi categoria: recensioni

_Maths 1001_ (libro)

[copertina] Può avere senso parlare di matematica dividendola in mille e una scheda da dieci-quindici righe, massimo venti? La risposta sorprendentemente è sì, come si può vedere da questo libro (Richard Elwes, Maths 1001, Quercus 2010, pag. 415, Lst 14,99, ISBN 978-1-84866-063-2) la cui versione statunitense ha come titolo “Mathematics 1001” (ah, l’inglese!) Elwes parla di tanta matematica, arrivando alla teoria delle categorie e alla fisica matematica; l’approccio matematico alla meccanica quantistica è molto interessante. Non tutto è perfetto, ci mancherebbe altro. Chiaramente non ci sono dimostrazioni, ma solo enunciati; c’è poi una certa ridondanza che però è necessaria, visto che credo che siano in pochi i pazzi come me che se lo siano letti da cima a fondo; e soprattutto i riferimenti agli altri punti sono sì visibili perché scritti in grassetto ma ben difficili da trovare se non andando nell’indice analitico finale in corpo 5 o giù di lì. Ma ritengo che il testo, nemmeno troppo caro, sia ottimo per chi voglia avere un manuale di riferimento (e sappia l’inglese). Curiosità finale: il libro è stato stampato… in Cina. Non pensavo convenisse fare così.

Ultimo aggiornamento: 2014-07-28 15:46

Ingenious Mathematical Problems and Methods (libro)

[copertina] Occhei, questo libro non lo si trova se non nei circuiti alternativi, quindi questa mia recensione non è che sia cosi utile, non ho difficoltà ad ammetterlo. Però il testo (Lloyd A. Graham, Ingenious Mathematical Problems and Methods, Dover Publications 1959, pag. 254, ISBN 978-0-486-20545-8) ha un certo interesse storico-matematico, perché mostra quali fossero i problemi ritenuti interessanti dall’élite tecnica statunitense degli anni 1950 e vedere la differenza con quelli odierni. Innanzitutto l’ambientazione dei problemi è molto più vicina alla vita reale, tanto che spesso occorre modificare le condizioni iniziali teoriche dei problemi stessi per ottenere la “risposta reale”. La seconda peculiarità che ho notato è il pesante ricorso ad analisi matematica e trigonometria (ma anche alla geometria sintetica, per dire…) per arrivare alle soluzioni. È strano, perché altri libri di quel periodo (penso per esempio a Maurice Kraitchik) erano più di stile combinatorico. Vabbè, poi è arrivato Martin Gardner :-)
Il libro contiene anche un gruppetto di “quickies”, più simili ai problemi cui siamo abituati oggi, e una serie di nursery rhymes che a me non dicono proprio nulla, anche se alcune mi paiono parodie di filastrocche comuni inglesi.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-07 07:00

Numeri assassini (libro)

[copertina] Premessa: il sottotitolo del libro è “Come scoprire con la matematica tutti i segreti del crimine” e il titolo è scritto con un 3, “Num3ri”, come il serial tv omonimo, ovviamente a meno di traduzione. In effetti l’argomento del libro (Mariano Tomatis, Numeri assassini Kowalski 2011, pag. 238, € 14, ISBN 978-88-7496-795-7) è proprio quello: applicare la matematica alla risoluzione dei casi criminali. I cinque capitoli in cui il libro è diviso si concentrano su diversi particolari. Nel primo si vedono le tecniche di inferenza statistica per restringere l’area dove presumibilmente vive un serial killer; nel secondo si parla delle tecniche per descrivere e riconoscere i criminali; il terzo racconta alcune delle tecniche usate dal RIS; il quarto ci mette in guardia dall’applicare brutalmente le stime probabilistiche quando si cerca di valutare l’innocenza o la colpevolezza di un imputato; il quinto (più l’epilogo dedicato a Ippaso) racconta di assassini reali e letterari dove le tecniche matematiche sono state rese esplicite. Il libro si legge piacevolmente, sia per la prosa leggera di Tomatis che per i problemini lasciati qua e là, e da risolvere badando bene ai possibili trucchi nella formulazione; molto utile e opportuna la sezione finale di ogni capitolo con la citazione delle fonti e alcuni approfondimenti, e parecchio interessante l’avere tra i vari casi presentati anche misteri “made in Italy”, come il Mostro di Firenze o l’infanticidio di Cogne.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-04 07:00

_Anche tu matematico_ (libro)

[copertina] Occhei, sono passati vent’anni dalla pubblicazione di questo libro (Roberto Vacca, Anche tu matematico, Garzanti 1989, pag. 181, € 15, ISBN 9788811739999). Gli esempi in GWBASIC sono irrimediabilmente datati, oggi probabilmente si metterebbe l’URL di un’applet; ma quello lo possiamo mettere in conto, e poi non è che fossero così essenziali nell’economia del libro. Ma è buona parte del resto che non va, e probabilmente non andava nemmeno vent’anni fa. Vacca è un ingegnere, e lo si vede benissimo; il suo punto di vista si può riassumere in “c’è questo concetto, vi mostro i conti che si fanno in un esempio qualunque, e adesso siete pronti a fare lo stesso anche voi”. No, la matematica non è questa. La matematica è (dovrebbe essere) prima capire cosa sta dietro il problema, poi capire il problema, e solo alla fine fare i conti. (Un Vero Matematico li lascerebbe persino come facile esercizio al lettore, ma non sottilizziamo). Non so, ho come il sospetto che questo libro abbia allontanato più gente di quanti abbia avvicinato alla matematica, il che non è certo il massimo della vita. Degne di nota le due previsioni che fa alla fine del libro, rispettivamente sul numero di malati di Aids e sulla diffusione dei personal computer in Italia. Vacca afferma correttamente che anche se i dati a disposizione sembrano corrispondere a una crescita esponenziale la cosa è impossibile in pratica, e si otterrà probabilmente una curva logistica (una specie di S che tende a un limite massimo); poi mi casca miseramente, scommettendo che si tenderà a 2300 malati e poco più di 5 milioni di PC. Un errore solo di un fattore 10. Lo so che è facile sparlare a posteriori, ma io non mi sarei mai fidato di estrapolare una curva logistica a partire da sette soli punti… e cose come queste fanno sembrare il matematico uno stregone, perdipiù incapace. E allora chi te lo fa fare a diventare matematico?

Ultimo aggiornamento: 2014-12-15 22:17

_L’uomo sul tetto_ (libro)

[copertina] Sono passati sette anni dal caso di Roseanna, il primo della serie; il commissario Martin Beck ha sette anni in più, è divorziato e la figlia maggiore è già una donna, tanto che all’inizio si vedono padre e figlia a chiacchierare in un locale. Ma a parte queste considerazioni e l’accorgersi che la coppia Sjöwall-Wahlöö è sempre specializzata in descrizioni minutissime di luoghi, tanto che uno potrebbe farci un Google Maps coi loro libri, in questo libro (Maj Sjöwall e Per Wahlöö, L’uomo sul tetto [Den vedervärdigen mannen från Säffle], Sellerio “La memoria – 807” 2010 [1971], pag. 282, € 13, ISBN 978-88-389-2422-4, trad. Renato Zatti) sotto la trama del poliziesco c’è un romanzo di denuncia, come giustamente spiegato nel risvolto di copertina: si parla della violenza gratuita di molti poliziotti, e dello spirito di corpo che nasconde per quanto possibile le malefatte dei colleghi. L’altra denuncia che si legge nelle pagine è sul “rinnovamento” delle città, con edifici se non addirittura quartieri sventrati per costruire nuovi svincoli stradali e gli affitti che balzano alle stelle. Beck continua a essere un antieroe, e le tensioni interne tra i suoi colleghi sono più forti; per il resto, la struttura del libro è simile a quella dei precedenti, col caso che si dipana più o meno per conto suo e le ultime decine di pagine dedicate al redde rationem. Insomma, consigliato per chi apprezza il genere; dubbi per gli altri. E a proposito di dubbi: chissà come mai è stato scelto un titolo che ha più o meno senso con il libro ma non c’entra nulla con l’originale…

Ultimo aggiornamento: 2014-09-19 15:13

_Discorso sulla matematica_ (libro)

[copertina] (se vuoi una recensione più seria, va’ su Galileo!)
Italo Calvino, da buon membro dell’Oulipo, è sempre stato interessato alla scienza in generale e alla matematica in particolare: ma forse rileggere il suo testamento letterario, le Lezioni americane, come se parlassero di matematica è un po’ esagerato. Questa è però stata la scelta esplicita di Gabriele Lolli, che in questo libro (Gabriele Lolli, Discorso sulla matematica, Bollati Boringhieri 2011, pag. 226, € 18, ISBN 978-88-339-2193-8) si è addirittura permesso di non parlare di coerenza – il testo della sesta lezione che Calvino non ha fatto in tempo a preparare e che pure sarebbe stato un argomento perfetto quando si parla di matematica. Il risultato è molto migliore di quello che ci si potrebbe aspettare di primo acchito; Lolli, anche se ogni tanto si aspetta che i suoi lettori abbiano una conoscenza perfetta del formalismo della logica matematica ed è capace a scrivere la famosa formula di Eulero come e^2(πi) – 1 = 0, è molto bravo a cogliere similitudini molto labili, e sfruttarle per raccontare come i matematici vedono il proprio campo di studi. In definitiva, leggendo questo libro magari non imparerete molto di letteratura ma avrete un’idea abbastanza chiara di che cos’è la matematica.

Ultimo aggiornamento: 2018-09-22 09:54

_L’orizzonte di Riemann_ (libro)

[copertina]Lo dico subito, cosi mi tolgo il dente: da questa antologia di racconti matematici fantascientifici, o di racconti fantascientifici matematici che dir si voglia (Antonio Bellomi e Luigi Petruzzelli (ed.), L’orizzonte di Riemann, Edizioni Della Vigna “La botte piccola – 8”, pag. 320, € 16,18, ISBN 978-88-6276-032-4), mi aspettavo parecchio di più. I racconti sono tutti inediti in italiano – quindi per esempio non c’è And He Built a Crooked House di Heinlein, un classico del genere – e si dividono in italiani contemporanei e in americani di annata. Può darsi che io mi sia ormai rovinato, ma devo dire che i secondi, nonostante il loro essere un po’ naïf, sono di solito una spanna sopra dei primi. È anche vero che andando avanti a leggere mi è sembrato di vedere un miglioramento: La sparizione di Majorana di Antonino Fazio è un po’ troppo didascalico e Orologio veneziano di Veronika Santo un po’ poco fantascientifico; 1+1=4 di Francesco Perrotta ha un’ottima idea che poteva essere resa un po’ meglio. Poi c’è un’eccezione notevolissima, Teorema sinfonico di Massimo Ferri (ma è il Max Ferri dei tempi fidonettiani?) che merita davvero sia come idea che come realizzazione, e migliora sicuramente l’umore del lettore, che su alcuni degli altri racconti potrebbe essere rimasto sconcertato.
Molto interessante il post scriptum di Giovanni Valerio con altri suggerimenti di lettura; il tutto fa però risaltare ancora di più l’assenza di una presentazione dei vari autori, cosa a cui mi sono oramai abituato a furia di antologie asimoviane e greenberghiane. Insomma, una buona occasione sprecata, il che paradossalmente fa ancora più dispiacere proprio perché si vede che il libro è stato curato fin nei minimi particolari (provate a chiedervi il perché di quel prezzo non arrotondato…) e direi quasi amato.

Ultimo aggiornamento: 2014-11-06 19:46

_I cento progetti realizzati_ (spam elettorale)

Ebbene sì, mercoledì anche a noi è arrivato il famoso libro elettorale di «Letizia Moratti Sindaco di Milano» (questa è la scritta ufficiale con cui il mittente è indicato, assieme a una righetta in fondo che sentenzia «Materiale prodotto e distribuito senza alcun costo per il Comune di Milano». Ah, quando parlo di “noi” intendo che una copia è arrivata al sottoscritto e un’altra copia ad Anna. Cecilia e Jacopo sono stati graziati, immagino perché non hanno ancora raggiunto la maggiore età e quindi non possono recarsi alle urne apportando il loro presunto contributo alla rielezione di Letizia. Una noticina tecnica: l’invio non è stato fatto come pubblicità elettorale (con le tariffe previste) ma molto più banalmente come PostaTarget Basic, codice DCOOS5661, autorizzazione NAZ/096/2008. Insomma è già da un po’ che la Moratti ha questa idea di sfruttare le poste per inviare materiale.
Strappata la busta, troviamo una letterina del sindaco che Ci ringrazia perché «siete stati parte attiva nella definizione del mio programma e che siete solleciti nel segnalarmi inefficienze e nel propormi nuovi servizi utili alla comunità.» (ma non preoccupatevi, prosegue subito dicendo che tanto quelle cose mica le vuole fare). Per la cronaca, la lettera termina con le noticine in corpo 4 che ci ricordano che il Comitato Letizia Moratti per Milano, via Montebello 42 Milano tratta i miei dati al fine di inviarMi materiale di propaganda, e che il Responsabile del Trattamento è Cemit Interactive Media spa, via Toscana 9, San Mauro Torinese.
Ma basta con queste quisquilie, e passiamo alla ciccia, pardon al libro. Formato 25.5 x18.5, non è pinzato come gli omologhi che il nostro attuale PresConsMin ci ha spedito per ben due volte, ma bensì incollato. Insomma, l’aspetto estetico è molto migliore di quanto uno potesse ragionevolmente aspettarsi. A pagina 3 c’è l’executive summary con tutte le cose belle che Letizia ha fatto in questi anni, con una serie di numeri che almeno a me non dicono nulla fuori dal contesto; l’unico su cui posso mettere becco sono i 6980 lampioni in più, che diviso per i 1937 km di strade (esclusi parchi e giardini) fanno uno ogni 277 metri.
Chiaramente il libro ha tanta grafica e poche parole; non mi sono messo a contare il numero di foto in cui appare Letizia, né la quantità di ritocchi Photoshop che sono stati necessari, anche se oggettivamente sono molto minori di quanto noi milanesi vediamo nei poster. Ci sono i dati visti nei cartelloni di questo inverno, come il «-48% di reati a Milano in 3 anni» (qualcuno glielo va a dire all’Eterno Vicesindaco che è sempre lì a lamentarsi?; ci sono i dati finti, come l’inaugurazione dei “Raggi verdi” fatta l’anno scorso (nemmeno il raggio numero 1 è stato completato a oggi), e le arrampicate sugli specchi (una parola sola: Ecopass); ci sono i dati comici, come la cartina della rete metropolitana che non segna come terminati i prolungamenti di M2 (e qui almeno c’è stato uno stelloncino a fianco) e M3: nemmeno loro si fidavano di riuscire a inaugurarla in tempo.
Risultato finale? Non credo che una pubblicazione del genere sposti un solo voto. Però sicuramente muove l’economia, e potrebbe persino aumentare la percentuale di rifiuti riciclati in città (no, la mia copia me la tengo stretta, sono un feticista)

Ultimo aggiornamento: 2017-05-25 09:23