Lo si sente sempre dire: la musica è matematica. Io a dire il vero qualche dubbio ce l’ho, ma me lo tengo per me; sono però d’accordo che i rapporti tra le note musicali “che suonano bene insieme”, qualunque cosa voglia dire quella frase, hanno un fondamento matematico. Ma come si riesce a vedere, e non semplicemente a udire, questo fondamento? Un modo simpatico è leggere questo ebook di Flavio Ubaldini, nono della collana Altramatematica di 40K (in formato Kindle su Amazon o in epub su BookRepublic e altri store: prezzo 1,99€). Ubaldini immagina di vedere Pitagora e i suoi discepoli che, passando davanti alla bottega di un fabbro, sono straziati da un suono bääämmm prodotto da un martello su un’incudine, suono che stona – è proprio il caso di dirlo – con quelli delle altre incudini: da lì Pitagora deriva man mano le regole di base della consonanza tra le note. Ma non solo: nel libro si può anche leggere di come si può dimostrare il teorema di Pitagora in modo visivamente immediato, e c’è una partecipazione straordinaria di Ippaso, che non aveva ancora messo i bastoni tra le ruote alla scuola pitagorica mostrando che la diagonale di un quadrato non può essere in rapporto razionale con il lato, ma a quanto pare era già un tipetto tosto.
Naturalmente il testo è un’opera di fantasia, non esistono certo cronache dell’epoca dove vengono esposte non solo le scoperte ma anche il modo per arrivarci. Però la lettura permette di farsi un’idea di come, a partire da esperimenti riproducibili anche a casa propria, si possa giungere a conclusioni valide in generale. Le discussioni tra i pitagorici mostrano inoltre una proprietà fondamentale del metodo scientifico, vale a dire la ricerca di ipotesi per spiegare i fatti e di esperimenti che comprovino oppure rigettino le ipotesi stesse. Da questo punto di vista il libro è didatticamente molto interessante anche se i temi trattati sono già conosciuti: un conto è infatti sapere una nozione, altra cosa è capirla.
Ultimo aggiornamento: 2014-07-02 11:17
Io un’idea me la sono fatta. Non è che “gli antichi sono meglio di Beautiful”, come dice l’incipit di questo libro (Mariangela Galatea Vaglio, ![[copertina]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2014/06/9788862205740.jpg?resize=136%2C200)
![[copertina]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2014/06/9788830438323.jpg?resize=131%2C200)
È stata dura riuscire ad avere i Rudi Mathematici nel catalogo di Altramatematica, o #40kmate che dir si voglia. Non che loro non fossero interessati, ma chi li conosce sa bene come il loro concetto di tempistica non sia esattamente ottimale. Forse per contrappasso, il loro libro (in formato Kindle su ![[copertina]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2014/06/9788818970029.jpg?resize=124%2C200)
![[Copertina]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2014/05/9788873783211.jpg?resize=100%2C150)
![[copertina]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2014/05/9788860888518.jpg?resize=89%2C150)