Archivi categoria: povera_matematica

Veri Lavoratori

Sleepers mi segnala questo articolo del Corsera, dove si parla del furto del pc portatile di Francis Ford Coppola (che evidentemente non aveva fatto backup), e si legge che il nostro si lamenta dicendo “Nel pc avevo milioni di ore di lavoro”.
Come nota Sleepers, anche ipotizzando anche di lavorare 24 ore al giorno, in un anno abbiamo in media 8766 ore; anche limitandoci a due milioni di ore, il tutto fa… 228 anni e rotti. Niente male come stakanovismo, vero?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-30 22:40

numeri a caso

Mercoledì è apparso un nuovo articolo sulle scelte dei lavoratori dipendenti riguardo alla destinazione del TFR. Nulla di particolarmente strano: bisogna fare dimenticare alla gente che in questi mesi i soldi messi nei fondi hanno perso valore (rendimento negativo: se non ci credete, ecco il grafico del mio fondo) e piuttosto convincerli a seguire la folla. Quello che però non mi tornano sono i numeri dati, ben diversi rispetto a un mese e mezzo fa. Posso capire che abbiano trovato tra le pieghe delle adesioni qualcuno in più, anche se passare da dire che al 30 giugno 2007 i lavoratori iscritti a forme pensionistiche complementari erano 2.017.611 a dire che sono 2.700.000 non può essere liquidato con una attenta verifica contabile. Ma dire che quelli iscritti al 31/12/2006 non sono 1.645.546 ma 1.800.000 mi pare un po’ toppo incredibile per dare retta a uno qualunque dei numeri che l’ineffabile Rosaria Amato ci ha anche questa volta propinato…
Aggiornamento: Secondo lavoce.info, forse per una volta la colpa è del presidente della Covip, Scimia. Sempre numeri farlocchi sono.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-21 12:14

Un milione non è poi così grande

Articolo su La Stampa. Titolo: “I ghiacciai dell’Artide si stanno ritirando”. Dichiarazione: «L’area coperta da ghiacci si è ridotta ad appena tre milioni di metri quadrati».
Simpatico, vero? soprattutto perché tre milioni di metri quadrati equivalgono a tre chilometri quadrati. (Per i curiosi, l’anno scorso si parlava di 5.5 milioni di chilometri quadrati).
D’altra parte, quando si parla di “milioni” il numero è già così grande di suo… :-( e in effetti l’errore commesso è stato di un fattore 1.000.000 (un milione)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-16 11:32

Matematica all’Università Maharishi

Per un vecchio beatlesiano come me, la parola “Maharishi” fa venire subito in mente Sexy Sadie. Ma il Maharishi Mahesh Yogi non si è certo fermato lì. Infatti ha fondato la Maharishi University of Management, che ha tutta una serie di corsi universitari, tra cui quello in matematica. Vale la pena leggere i nomi dei corsi: non so se preoccuparmi di più del corso sull’infinito, che ha come definizione “Dall’Insieme Vuoto all’Universo Illimitato di Tutti gli Insiemi — Esplorare l’Intera Matematica e Vedere la sua Sorgente nel Vostro Io”, oppure del corso di matematica di base, dove gli studenti “studiano l’aritmetica egli interi, le frazioni, le frazioni decimali, i rapporti e le percentuali, con un’enfasi sulle applicazioni”. Per onestà, aggiungo che generalmente i corsi, anche se con nomi piuttosto esoterici, sembrano assolutamente standard, come si può leggere dalle loro descrizioni.
(per i curiosi: avevo scoperto il link via Ars Mathematica)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-14 10:50

questione di definizioni

MarkCC racconta di un esempio di povera matematica trovato nientemeno che nel New York Times, il che è una (misera) consolazione per quello che leggiamo sull’italica stampa praticamente tutti i giorni. L’articolo del NYT parla dell’economia tedesca, e afferma che in Germania preferiscono starsene disoccupati col sussidio statale. A riprova di ciò, mostra come il tasso di disoccupazione è al 5% in USA mentre è al 9% in Germania.
Peccato che la definizione statunitense di “disoccupato” è “uno che non lavora per nulla”, mentre quella tedesca è “uno che non ha un lavoro a tempo pieno”. Inoltre, se non lavori ma non stai cercando lavoro, per gli USA tu non sei disoccupato, per la Germania sì. Prendendo dati omogeneri, il tasso di disoccupazione tedesco scende al 6% (e sarebbe interessante scoprire se in questi ultimi anni hanno cambiato le definizioni italiane di disoccupazione…)
Insomma, si sono confrontate mele con pere: un errore molto insidioso da scovare, perché i numeri sembrano tutti corretti…

Ultimo aggiornamento: 2007-09-13 10:24

“settimo anniversario”

Alle sette e mezzo del mattino non sono molto sveglio, ma sono ragionevolmente certo di avere sentito per due volte a Radio Popolare che si parlava del settimo anniversario dell’11 settembre 2001. Strano, 2007 meno 2001 fa sei, e “sesto” e “settimo” hanno un numero di sillabe diverso e quindi si riconoscono bene.
(ps: che facevo io l’11 settembre 2001? me ne stavo a lavorare nel mio ufficio. E ho acceso la radiolina che tengo sempre per sicurezza)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-11 09:35

il sesso dei matematici

ALG mi fa notare una chicca niente male legata alla Rai e ai telefilm della serie Numb3rs. Uno dei personaggi della serie si chiama Amita Ramanujan, e il suo nome è un chiaro omaggio a Srinivasa Ramanujan, matematico autodidatta indiano noto per la sua collaborazione con G.H.Hardy all’inizio del secolo scorso.
Il punto è che per l’estensore della scheda sul sito della Rai Ramanujan (la persona realmente esistita, non il personaggio del telefilm) è «un’autodidatta matematica indiana». Insomma, ha cambiato sesso: in fin dei conti, il nome non finisce per a? Chissà, magari l’estensore ha pensato che tra i due ci fosse stata una storia di sesso… (che, data l’omosessualità di Hardy, sarebbe stata ancora più improbabile :-) )

Ultimo aggiornamento: 2007-08-27 21:35

Come far tornare i conti sui fondi pensione

Nell’attesa di trovare il tempo e la voglia di raccontarvi quello che né i sindacati né i giornali vi hanno detto sulla riforma delle pensioni (a me l’hanno detto… cicca cicca. Fistel mi ha spedito tutte le slide al riguardo) mi dedico un attimo a fare le pulci a quanto scritto dal Corsera e soprattutto da Repubblica sul “successone” dei fondi pensione. La parte più tristemente divertente è naturalmente quella del fogliaccio scalfariano, che come si sa deve per contratto fare il possibile per annunciare che al governo va tutto bene, con risultati appunto esilaranti.
Per onorare la categoria di questo post, cito uno degli ultimi paragrafi scritti da Rosaria Amato:
«Al 30 giugno risultavano iscritti ai fondi pensione negoziali 2.017.611 lavoratori dipendenti, corrispondenti al 23,6 per cento dei potenziali aderenti (12,2 milioni). Considerato che al 31 dicembre 2006 le adesioni erano ancora 1.645.546, i nuovi iscritti sono risultati appunto circa 727.000.»
Persino la calcolatrice di Windows è capace a vedere che il 23,6% di 12.200.000 è 2.879.200 e non 2.017.611, e che la differenza tra 2.017.611 e 1.645.546 è 372.065 e non “circa 727.000”. Questo è rifiuto completo davanti a qualunque cosa assomigli a un numero! (Se volete vedere i numeri giusti, andate sul Corsera)
Resta poi la parte più da pippone. Damiano è tutto felice perché si raggiunge quasi il 40% dei lavoratori che ha scelto un fondo pensione, come da previsioni governative. Però se guardiamo più attentamente scopriamo che c’è un 10-15% che ci è finito dentro per il famigerato “silenzio-assenso” (e che quando andranno in pensione mi sa tanto che li sentiremo urlare forte); e soprattutto che a fine 2006 i fondi avevano già più di due milioni di iscritti (come? non erano 1.645.546? sì, ma poi ci hanno sommato anche gli iscritti ai fondi aperti per fare buon peso). Solo che mi sa tanto che tra quei due milioni ci sono anch’io, regolarmente iscritto al Fondo Telemaco a cui l’anno scorso ho versato ben 1300 euro (e fatto versare a Telecom altri 650 che altrimenti non mi avrebbe mai dato… giusto per spiegare come mai ci sono iscritto). Quindi, anche ammesso e non concesso che non si siano messi a contare due volte i vecchi iscritti “marginali” che prima davano una piccola parte del loro TFR nel fondo e adesso lo danno tutto, resta il fatto che questi il TFR mica gliel’hanno dato, ai fondi!
La conclusione è sempre la stessa: non credete a quello che vi dicono. Fortunatamente siamo ormai arrivati al punto che non stanno nemmeno a nascondere le informazioni, tanto sono certi che nessuno si mette a fare i conti.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-01 15:29