Archivi categoria: pipponi 2007

Qui prodest

La Rowling ha spifferato che Albus Dumbledore (Albus Silente per chi abbia letto la saga di Harry Potter in italiano) era gay. Il Corsera arriva ad aggiungere che in tal modo «ha confermato il sospetto di molti fan». Bah. Non ne avevo mai sentito parlare, ma non sono così addentro.
Più che altro, io sono della scuola “quando un’opera letteraria è terminata, è terminata”. Se la Rowling vuole scrivere un altro libro raccontando il passato omosessuale di Dumbledore, liberissima; esattamente come sarebbe liberissima di raccontare un suo passato di latin lover o chissà cos’altro. Però aggiungere cose che non ha scritto né sono logicamente derivabili dal testo è dal mio punto di vista un peccato pari a quello di un giallista che alla fine del libro mostra chi era l’assassino tirando fuori un’informazione che non era mai stata scritta da nessuna parte. È tradire il lettore.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-21 19:08

O mi spieghi cosa ho scritto?

Può darsi che non ci fosse nulla da preoccuparsi per quanto riguarda il disegno di legge sul riordino dell’editoria (leggila sul sito del governo): come afferma Gabriella Bianchi, bastava iscriversi a questo benedetto Roc senza nemmeno dover pagare… anche se l’articolo 2 può tranquillamente essere applicato a un blog.
Dal punto di vista del principio, non ho problemi ad allinearmi con Luca De Biase che afferma che un blog non può essere totalmente irresponsabile – anche se in una nazione che non è mai riuscita a distinguere seriamente tra il diritto di esprimere un’opinione e la diffamazione la cosa può essere preoccupante.
Però quando leggo dal blog (!) del Ministro delle Comunicazioni stesso la seguente frase: «Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri» (e che magari lo doveva anche riguardare un po’…) non riesco a non avere in testa lo sketch con Neri Marcorè/Gasparri che dice all’intervistatrice più o meno così: “ma tu l’hai letta la mia legge? l’hai letta? Sì? e allora me la racconti, che tutte le volte che provo a leggerla mi addormento?”
P.S.: Aggiungo un illuminato commento di Bubbo Bubboni :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-10-21 18:00

Striscia o non striscia

Alcuni degli infiniti uffici della Regione Lombardia danno su via Taramelli. Capita. Un anno e mezzo fa, decisero di fare dei lavori sulla strada; alla fine scoprii che avevano allargato il marciapiede sul lato di quegli uffici, non so se per paura di bombe o cosa: non certo perché fosse stretto. Naturalmente non era stata spostata la linea di mezzeria, che così risultò scentrata: amen. L’altro guaio è che via Taramelli in quel tratto è sì larga, ma non a sufficienza per permettere il parcheggio sui due lati e in doppia fila, come capitava abbastanza spesso durante la giornata. Non che la gente potesse parcheggiare sul marciapiede lato Regione: nei lavori il gradino era stato messo a venticinque centimetri buoni, altrimenti le autobomba avrebbero parcheggiato lo stesso.
La settimana scorsa mi capita di ripassare di là, e scopro che sono stati fatti dei nuovi lavori. È stato buttato (male) un po’ di asfalto tra il marciapiede e la strada, lasciando delle voragini in corrispondenza dei canali di scolo; e sono state disegnate delle strisce (bianche, anche se credo che tra qualche mese diverranno blu) sul marciapiede stesso. Presumo che l’allarme bomba sia rientrato, ma i soldi fossero finiti.
Ah, chicca finale. Nei lavori dell’anno scorso avevano fatto una rientranza nel marciapiede per un parcheggio handicappati. Adesso hanno lasciato la rientranza, ma segnato il parcheggio subito prima, retrocedendo l’altro spazio a parcheggio normale. Non so cosa si fossero bevuti.
PS: ieri ho notato che stanno proseguendo il Bel Lavoro andando verso viale Arbe. A questo punto posso immaginare che lo stiano facendo perché inizieranno a chiudere sul serio viale Zara per i lavori della metro, e quindi si immaginano che la gente farà le strade parallele per andare verso Monza. Sarà molto divertente.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-20 21:24

Grande Vittoria Italiana

Leggo sulla Stampa (ma immagino sia ovunque) della “vittoria” ottenuta dall’Italia nel nuovo trattato UE: l’Europarlamento non sarà di 750 deputati ma di 750 più il presidente, e il deputato in più sarà assegnato all’Italia che così raggiungerà il Regno Unito a quota 73, pur rimanendo dietro la Francia che ne avrà 74. Beh, almeno quelle sono le assicurazioni : se poi verranno davvero messe in pratica, chi lo può sapere.
Per il momento la nostra grandeur sembrerebbe però salva… peccato che io non riesca assolutamente a capire quale possa essere la differenza pratica e perché «Così ci collochiamo in una situazione che riconosce il ruolo dell’Italia in Europa» (non lo dico io, lo dice Prodi). Devo essere proprio limitato.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-19 10:42

stupidi negri

Oggi rep.it e Corsera (prego notare le url delle loro notizie, quanto di più neutrale sono riusciti a fare) danno risalto all’intervista a James Watson, quello del Nobel per il DNA, che afferma che “gli africani sono più stupidi degli occidentali”.
Come sempre se ne ho la possibilità, sono andato a leggere il testo originale. La cosa divertente è che formalmente Watson non afferma mai una cosa del genere: persino una frase come “c’è un desiderio naturale che tutti gli esseri umani siano uguali, ma chi ha avuto a che fare con dipendenti neri non lo ritiene vero” è un capolavoro, perché presa letteralmente implica solo una differenza e non una scala di valori, anche se sono certo che lui pensi davvero che i bianchi abbiano un QI maggiore.
Ma visto che a parlare e sparlare di razzismo sono bravi tutti, me ne frego di Watson e mi metto a vedere le cose da un altro punto di vista. Se scrivo che le donne hanno maggiori capacità linguistiche (o maggiore empatia) degli uomini, faccio un commento sessista? O forse dico semplicemente una stupidaggine? Io vedo due problemi di metodo in un’affermazione come quella sopra: innanzitutto, la difficoltà nel definire cos’è una maggiore capacità linguistica, e peggio ancora una maggiore empatia; in secondo luogo, il fatto strettamente matematico che la variabilità all’interno di un campione di tre miliardi e mezzo di uomini (e di donne) è così ampia che – ammesso e non concesso ci sia effettivamente una differenza statistica significativa – questa non si vede praticamente nel confronto tra due singole persone. Vi faccio un esempio pratico. Supponiamo che io peschi a caso un numero in un’urna contenente i numeri da 1 a 1000 e tu, caro lettore, faccia lo stesso ma la tua urna abbia i numeri da 1 a 1001. Statisticamente tu piglierai un numero maggiore del mio, e se facessimo questo esperimento diecimila volte sono ragionevolmente certo che vincerai più spesso tu. Ma se ci limitiamo a farlo una volta sola, può praticamente capitare di tutto. Oppure le statistiche dicono che i friulani sono più alti dei sardi, ma a tutti noi sarà capitato di trovare un triestino alto un metro e sessanta o un nuorese da 1.90!
Il guaio dell’intelligenza, oltre a quanto ho spiegato qua sopra, è che le misure del quoziente di intelligenza sono state preparate da occidentali e tendono a favorire le caratteristiche degli occidentali, il che porta automaticamente a “scoprire” che gli occidentali sono più intelligenti – salvo poi essere fregati dagli orientali, che non erano stati considerati durante la preparazione dei test. Risultato finale? la cazzata non è tanto quanto affermato da Watson, ma l’idea che l’intelligenza sia una quantità monodimensionale. Per il resto, non ho nessuna difficoltà ad ammettere che la mia intelligenza è diversa da quella di chiunque altro, bianco o nero o verde che sia. Anche quella del “siamo tutti uguali” è una cazzata.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-17 17:53

Paolo Guzzanti è in forma

Continuo a domandarmi perché l’ex-socialista dal rosso capello debba fare dei post i cui titoli sono più lunghi di quelli dei film della Wertmüller, e continuo a saltare quello che scrive sui torti che gli fanno oppure sul Luminoso Futuro della propria Rivoluzione Italiana.
Perché lo tengo nel feed, allora? Perché quando si ricorda di fare le analisi politiche dà sempre degli ottimi spunti (senza nessuna ironia, ci tengo a specificare). Stavolta ci racconta di quello che secondo lui succederà dopo la nascita del PD: niente. Non che sia sempre d’accordo con i suoi ragionamenti: ho ad esempio dei dubbi sul fatto che l’anno scorso abbiano eletto Napolitano «per non concedere mai e poi mai, se Prodi cadesse, il ricorso anticipato alle urne del cui sacro lucchetto è il gran sacerdote»; lo sanno tutti che basta affossare sistematicamente la Finanziaria, e i senatori a vita non basterebbero sempre e comunque, per bloccare tutto. Però il fatto che secondo lui il PD si voglia sganciare dalla sinistra per cercare alleanze verso il centro ma dall’altra parte si sogneranno bene di fare qualcosa è vero; e l’immagine quasi morotea di Forza Italia come «partito monarchico e anarchico» (traduzione: dicono tutti quello che vogliono, ma il Capo è Silvio. Punto) rende bene l’idea. Il punto migliore del post è dove paragona Veltroni ad Augusto, partendo dall’etimologia latina e arrivando alle gomme… ma quello ve lo andate a leggere voi :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-10-17 10:20

Oresette

Stamattina, mentre più o meno sveglio scendevo a prendere la bicicletta, ho trovato vicino all’ascensore un pacco di copie del Corsera timbrate “omaggio oresette”. Così ad occhio erano ben più del numero di abitazioni nel mio condominio, il che penso dimostri che il costo fisico di una copia di un quotidiano non è poi così alto.
Come il nome vorrebbe fare intuire, Oresette sarebbe il servizio di consegna mattutina a domicilio del giornale. Secondo il depliant allegato non presenta costi aggiuntivi – il che significa che il costo di consegna non può essere superiore a trenta centesimi a copia. Probabilmente non è un caso che si sia scelto un lunedì per il gentile omaggio: il lunedì quei pochi italiani abituati a comprare un giornale scelgono la Gazzetta, e quindi gli edicolanti non si saranno arrabbiati più di tanto. Però c’è anche il rovescio della medaglia. I contenuti del lunedì, nonostante tutte le pagine dedicate alle primarie del PD, sono davvero mosci; non credo proprio che nessuno verrà folgorato sulla via Solferino e cambierà abitudini di lettura :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-10-15 13:55

Storace, la Costituzione e l’uguaglianza

Francesco “errore di stampa” Storace ci tiene a fare sapere dopo le polemiche dei giorni scorsi il suo punto di vista: «Non sono pentito di questo polverone, ho solo espresso un’idea come prevede la Costituzione».
Presumo che stia parlando dell’articolo 68, che recita “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.” Articolo che da lui, come dagli altri 951 deputati e senatori, viene ormai letto solo fino alla tredicesima parola, facendo temere una sindrome di deficit di attenzione. Perché diciamocela tutta: se io avessi scritto le stesse cose, in questo momento al posto di codesta notiziola avreste trovato una pagina “Sito posto sotto sequestro per ordine dell’Autorità Giudiziaria”.
Possiamo discutere sul fatto che le opinioni espresse siano o no passibili di querela, per non parlare di un atto piuttosto definitivo come la chiusura di un sito. Possiamo anche discutere sul fragile equilibrio tra opinione e offesa, e tra diritti e doveri. Resta il fatto che quella che nacque come una (giusta) norma per proteggere i deputati è ormai diventata un abusato privilegio che a me dà ancora più fastidio dei passaggi aerei a sbafo. Ognuno ha le proprie idiosincrasie.
Aggiornamento: (19 ottobre) a quanto sembra, si sta aprendo un’azione penale contro Storace. Adesso basta aspettare, vedere se si arriverà mai in tribunale e vedere che cosa il deputato si inventerà contro “questo attacco nei miei confronti”…

Ultimo aggiornamento: 2007-10-15 09:45