La terra sulla tomba di Enzo Biagi non si è ancora assestata e subito c’è chi è pronto a fare le pulci alla buonanima. Tralasciamo Facci e parliamo di Paolo Guzzanti, che si premura di riportare un articolo di Carmilla sulle attente omissioni di Biagi sul suo periodo antecedente al 1944.
Una doverosa precisazione: non solo non ho alcuna ragione di credere che l’articolo di Carmilla contenga dati falsi, ma soprattutto faccio notare che la data dell’articolo è il 5 settembre, con Biagi vivo e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Massimo apprezzamento per loro, insomma. D’altra parte, si è sempre parlato del passato di giornalista fiancheggiatore di Spadolini, come di quello da parà repubblichino di Dario Fo. Il più furbo di tutti era al solito il sommo Cilindro che, sapendo perfettamente di non potere narscondere la sua giovinezza da protetto del regime, se la tirava fuori da solo spiazzando l’interlocutore.
D’altra parte, ognuno ha le capacità che ha, e quindi la usa come – e quando – può.
Ultimo aggiornamento: 2007-11-13 10:01