Io ho sempre più il sospetto che i sondaggisti si copino l’un l’altro, aggiustando giusto un po’ i risultati per fare più felice il committente.
Diciamo che il quasi democristiano 32,7% del M5S poteva essere ancora intuito dai dati mostrati in queste settimane, così come la dêbacle del PD, anche se magari al 20% e non al 18,7%; lo stesso il risultato di LeU che supera a fatica la soglia del 3% e +Europa sotto tale soglia (ma questo era voluto, i patti erano di portare voti alla coalizione e non prenderseli). Ma tutti i sondaggi, ufficiali e clandestini fino a che sono stati permessi, davano Forza Italia davanti alla Lega di pochi o tanti punti, mentre invece è successo il contrario. Ecco, questo travaso tra due partiti coalizzati non era proprio aspettato; a questo punto dovrebbe essere chiaro che la legge solo italiana che vieta di divulgare i sondaggi (perché tanto si possono fare) nei quindici giorni precedenti al voto è inutile, perché tanto i numeri che escono sono farlocchi e questo lo sanno ormai tutti. Fateci almeno divertire un po’.
Che succederà ora? Boh. Ovviamente Salvini vorrebbe fare un governo con il centrodestra, per l’ottima ragione che il PresConsMin sarebbe lui; peccato che i numeri non ci siano. Di Maio vorrebbe fare il governo lui, anzi l’ha già fatto: perccato che i numeri non ci siano. Logica politica vorrebbe un’alleanza giallo-verde, visto che i due partiti sono sin troppo vicini nei temi caldi della campagna elettorale come l’antieuropeismo e la cacciata dei migranti; fa specie vedere che più di metà degli italiani che si sono degnati di votare hanno fatto queste scelte. Ma figuriamoci se Salvini farà il numero due. La coalizione di centrodestra potrebbe attirare un po’ di pentastellati, a partire da quelli che hanno spergiurato che si dimetteranno: è possibile (che vengano attirati, non che si dimettano) ma non lo credo affatto. Resta il PD, che sarà chiamato ad essere responsabile. Il mio personale giudizio è che se questo capitasse allora più che responsabile esso sarà un utile idiota; e in questo caso i suoi voti si dimezzeranno ancora alle prossime elezioni. La cosa migliore che possa fare è opposizione seria, unita a un ritorno tra la gente e fuori da Facebook dove tanto risulta sempre perdente. Scommettiamo che non lo farà?