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Censura in UK – per il momento fine

Per i curiosi che vogliono sapere cosa è successo con la censura a Wikipedia nel Regno Unito, l’IWF (Internet Watch Foundation, il gruppo formato dai principali Internet Provider inglesi per bloccare le immagini pedopornografiche) ha emesso un comunicato che dice fondamentalmente:
– l’immagine è pedopornografica, non ci sono dubbi di sorta;
– ma visto che è disponibile da così tanti anni da così tante parti, per questa volta soprassediamo…
– …se l’immagine si trova all’estero, mentre se è in Gran Bretagna procederemo senza pietà;
– effettivamente la nostra non è stata una grande mossa, visto che l’immagine in questo modo è stata vista da ben più gente di quanto lo fosse prima.
In definitiva, il blocco è stato rimosso. Detto in altro modo, c’è stato un “sono stato frainteso” in salsa albionica, con conseguente arrampicata sugli specchi; e soprattutto un segno della forza del “marchio wikipedia”, visto che non ci sono state campagne specifiche contro l’operazione se non una richiesta formale di procedura di appello. Non so: qua mi pare sempre più che si butti via il bambino :-) insieme all’acqua sporca, e che ci si pari dietro sacrosanti principî per censurare non solo le intenzioni ma addirittura le possibilità teoriche di giungere a un’intenzione. A questo punto bisognerebbe proibire tutte le armi: sia mai che una persona disturbata veda un fucile e gli venga voglia di andare a fare una strage…
Al riguardo, leggete anche cosa dice la Capa, che di queste cose ne sa un po’ più di me.
Aggiornamento: (23:00) mi sono accorto di non avere spiegato una cosa molto importante. Il blocco fatto dall’IWF non era sull’immagine della copertina – che paradossalmente era ancora tranquillamente visibile! bastava sapere qual era l’indirizzo, che poi era logicamente ricavabile – ma sulla voce testuale che parla dell’album e ha un link appunto alla copertina stessa. Da un lato, quindi, una figura da cioccolatai; dall’altro una censura ancora più stupida perché si bloccavano le spiegazioni e non la figura stessa. D’altra parte, leggevo nella lista interna della fondazione Wikimedia che le autorità cinesi avevano molto apprezzato la mossa, affermando che è proprio quello che fanno loro: controllare internet proibendo quello che è vietato dalla legge…

Ultimo aggiornamento: 2008-12-09 21:51

Non mischiamo

Leggo da Livingston che a ottobre 2009 con ogni probabilità chiuderà la libreria romana Babele (la dependance milanese è già sparita, ma di quella non penso se ne siano accorti in tanti).
Se anche uno come me conosceva di nome quella libreria, significa che aveva una certa importanza: nulla da eccepire. Però c’è qualcosa che non mi torna: non tanto nelle parole dei fondatori quanto nel commento di Marco.
Per come vedo io la cosa, il problema non è “Babele chiude perché è una libreria gay”. Tutte le piccole librerie hanno le stesse difficoltà, e in questi anni anche quelle specializzate sono finite su questa brutta china; i bestseller li si trova ultrascontati negli ipermercati, e per la letteratura di nicchia ci sono le librerie online. Inoltre, se i fondatori di Babele affermano che oggi è più facile trovare libri di argomento lgbt nelle librerie generaliste, posso immaginare che la cosa sia vera.
Quello che traspare dall’annuncio, o almeno quello che ho capito io, è che comunque sembra terminata anche l’esperienza di fornire un punto d’incontro e di confronto per la comunità lgbt. Ora, non ho esperienza al riguardo, tanto meno a Roma: però mi sa che il vero problema sia appunto quest’ultimo, e la crisi della libreria sia solo qualcosa di secondario. Non che abbia delle soluzioni in nessuno dei casi, ma forse in questo modo per qualcuno è più facile avere delle idee al riguardo.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-09 15:02

segnali della crisi

Se siete assidui acquirenti nei negozi chic, probabilmente saprete già dell’esistenza dei pre-saldi: se siete nella mailing list del negozio stesso, qualche giorno prima dell’inizio dei saldi vi fanno uno sconto identico o quasi a quello ufficiale e guadagnate in tranquillità, evitando le resse.
Venerdì però Anna ha ricevuto una lettera da Fratelli Rossetti, dove annunciavano appunto i presaldi “già da subito”. Con un mese di anticipo, e soprattutto ben prima di Natale. Questi sono segnali pesantucci di un calo di fatturato, mi sa.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-09 09:00

Censura, stavolta in UK

A me la notizia era arrivata ieri pomeriggio da Marco d’Itri, ma ormai penso la sappiate tutti: come fa notare la Capa, il Corsera ha scritto al riguardo, unico tra i grandi quotidiani online. Dai primi due link che vi ho dato trovate tutta la storia, ma faccio comunque un riassunto per i più pigri.
Da noi in Italia il governo invita “gentilmente” gli Internet Provider a bloccare l’accesso ai siti “cattivi” (quelli pedopornografici, dove il termine è inteso in maniera piuttosto ampia, e quelli di scommesse che non pagano il pizzo all’AAMS). Nel Regno Unito nessuno si sognerebbe di bloccare le scommesse e nessuno accetterebbe imposizioni statali: però il 95% degli internet provider locali fa parte di un’associazione che blocca volontariamente le immagini pedopornografiche. Tecnicamente viene fatta una redirezione della vostra richiesta, che non arriva più al sito originale ma a un proxy che verifica se la pagina richiesta è “buona” e la chiede a sua volta, oppure vi risponde picche.
Venerdì sera sono state aggiunte due pagine di wikipedia in lingua inglese: quella dell’album degli Scorpions Virgin Killer e dell’immagine della copertina dell’album, http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Virgin_Killer.jpg. Non l’ho scritta come link perché se uno vuole vedersela deve farlo esplicitamente. Per la cronaca, la copertina mostra una ragazzina preadolescente nuda, con le righe di un vetro rotto che coprono il pube. Sempre per la cronaca, la copertina restò in uso dal 1976 (data di produzione dell’album) fino al 2004, quando in un cofanetto con le riedizioni degli album degli Scorpions il CD apparve con una nuova copertina. Amazon, che fino alla scorsa settimana manteneva tranquillamente la copertina, l’ha tolta senza dire nulla: play.com, che pure è britannico, al momento in cui scrivo la fa ancora vedere a http://www.play.com/Music/CD/4-/3348266/In-Trance-Virgin-Killer/Product.html.
Premesso che trovo la copertina di pessimo gusto, ribadisco che a mio parere non è per nulla pornografica, e chi ha potuto pensare diversamente ho il sospetto che abbia dei forti problemi di suo. Ma soprattutto, se per decenni quel disco è stato venduto in svariate nazioni del mondo, com’è che ci si è svegliati solo ora? Tra l’altro, la cosa ha avuto risonanza internazionale perché Wikipedia è ovviamente famosa, e perché l’accesso all’enciclopedia è stato rallentato fin quasi al blocco – e bloccato in scrittura agli anonimi – per un’intera nazione; ma chissà in quanti casi non ci si è accorti di niente. E chissà cosa succederà quando si accorgeranno di tutti quei bimbetti nudi col pisello al vento che fanno i putti nei quadri del Seicento e Settecento.
L’idea di un gruppetto di persone che decide cosa può essere visto e cosa no a me continua a far paura.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-08 23:23

Crisi, grossa crisi: scappano tutti!

Siamo al ponte dell’Immacolata, che Milano ha festeggiato annebbiandosi tutta: la prima volta nella stagione, non ci sono più i nebiun di una volta. Continuiamo a sentire lamentazioni su come la crisi non sia finanziaria ma reale, e la gente – non quelli che poveri erano già, ma le persone del ceto medio e medio-basso – non abbia più soldi nemmeno per le spese normali, altro che le voluttuarie.
Epperò ieri in palestra – dove si paga in anticipo – ieri sera eravamo pochissimi, e stamattina sotto casa nostra c’erano vari posti auto liberi, di gente che evidentemente se n’è andata da qualche parte… (in compenso la metropolitana era piena di gente evidentemente arrivata a Milano da fuori, che riempiva la metropolitana con l’aria di chi avesse visto per la prima volta questa meraviglia della tecnica.) Mah. Magari hanno tutti preso l’auto, sfruttando la benzina scesa sotto l’euro e dieci al litro, per andare a Rho a vedere l’Artigiano in Fiera… Perché se la macchina l’hanno presa per gli Oh bej oh bej sono completamente pazzi.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-06 13:54

buone notizie giornalistiche

Come sapete, sono solito sbertucciare l'”italica stampa”, e penso che continuerò a farlo. Però per onestà devo segnalare un paio di cose che mi sono piaciute.
La prima è biecamente personale: se vi ricordate, un paio di giorni fa avevo scritto a La Stampa, lamentandomi civilmente perché una mia foto che avevo lasciato su wikipedia era stata usata su Tuttoscienze senza indicare la fonte (me o Wikipedia, non importava) C’è stato uno scambio di mail, dove ho ribadito che ero più che altro interessato al principio per il futuro, non tanto a quel caso specifico. Comunque adesso l’articolo è stato ripostato nel sito della Stampa, e l’attribuzione c’è. Come dicevo, spero che la cosa diventi la norma.
La seconda cosa che voglio segnalarvi è questo post di Marco Pratellesi (il capo di corriere.it, per chi non lo sa). Lasciate perdere i toni trionfalisti del titolo e di parte del testo, e andate al sodo: ci dovrebbe essere finalmente la possibilità di vedere corretti, almeno sulla parte online del quotidiano, gli svarioni più marchiani. È vero che c’è sempre il rischio paventato nei commenti a quel post, che cioè qualche pennivendolo, visto che si trova la pappa già fatta e non deve nemmeno fare una ricerchina in giro, colga l’occasione per scrivere dei bellissimi “suoi” articoli sfruttando le conoscenze altrui senza nemmeno nominarli. Ma oggi voglio pensare positivo, e immaginare che almeno in una nota in fondo agli articoli le fonti saranno citate, e quindi si possa davvero parlare di collaborazione.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-06 01:00

Abusivi

Non sono mai andato agli Oh bej oh bej, perché non sopporto i mercatini troppo affollati (o se preferite sono un asociale). Tutti gli anni ne sento però parlare, con le eterne lotte tra gli ambulanti “ufficiali” e gli “abusivi”. Nella mia beata ignoranza, ero convinto che gli abusivi fossero senza licenza da ambulante, e mi chiedevo come mai il vicesindaco di Milano fosse così buono e non li portasse mai al gabbio.
Oggi finalmente ho scoperto l’arcano. Gli “abusivi” sono così denominati semplicemente perché non hanno pagato la licenza aggiuntiva per gli Oh bej oh bej, ma per il resto sono regolari commercianti (ambulanti, claro). Tecnicamente nulla da eccepire, visto che “abusivo” letteralmente significa “fatto senza autorizzazione”, però questa nuova conoscenza mi fa cambiare domande. Ecco cosa mi piacerebbe sapere.
– Quanto si paga per avere il diritto di mettere un banco durante gli Oh bej oh bej, e quanto si paga per avere un banco al mercato settimanale? (la seconda domanda mi serve per avere un’idea del costo relativo)
– Come vengono scelti gli ambulanti che partecipano alla fiera? Perché non si amplia il numero? (se negli anni scorsi gli abusivi venivano tollerati, vuol dire che di spazio ce n’è a sufficienza)
Non so chi abbia ragione tra comune e ambulanti, e sicuramente le notizie che si leggono non mi aiutano a trovare le risposte. Però avere delle domande è già qualcosa.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-05 14:33

Non sarebbe nemmeno così difficile!

Conoscendo abbastanza bene Douglas Hofstadter, mi è capitato di scattargli qualche fotografia. Io come fotografo sono un cane, ma lui è così fotogenico che il risultato è comunque stato ottimo: ho così inserito una mia foto di lui su Wikipedia. Come potete controllare guardando il file, l’immagine ha un copyright. Nulla di trascendentale: in pratica, chiunque può riutilizzarla, per usi commerciali e no, purché si faccia l’attribuzione all’autore e/o al licenziatario.
La foto l’ho trovata riutilizzata ovunque, dalla scheda su Hofstadter di Mondadori fino all’articolo su La Stampa-TuttoScienze di ieri. Inutile dire che da nessuna parte venivamo citati io o Wikipedia.
La cosa di per sé non mi dà problemi, visto che non sono un fotografo e non mi cambia nulla far sapere al mondo intero, e non solo ai miei ventun lettori, chi gliel’ha scattata. Ma cosa mi potrebbe succedere se iniziassi io a prendere immagini in giro, senza aggiungere una citazione dell’autore? Bella asimmetria, vero? :-(
(non per nulla non aggiungo altre foto :-P )

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:05