La scorsa settimana mia mamma mi ha spedito due golfini per i gemelli, visto che non sapeva quando sarebbe tornata a Milano. Andata all’ufficio postale Ha fatto una Raccomandata1, che sarebbe dovuta arrivare in un giorno. Il primo tentativo è andato a vuoto, per l’ottima ragione che aveva sbagliato numero civico: nove euro sprecati, ma in quattro giorni il pacchetto le è ritornato indietro. Nulla da eccepire, insomma.
Sabato scorso ci ha ritentato: lunedi sera arrivo a casa e trovo in buca un foglietto di carta velina (non quello giallo classico) che spiegava comefossero passati a mezzogiorno e non avessero trovato nessuno in casa. Falso, visto che c’erano i miei suoceri; ma probabilmente il postino non ha avuto voglia di scorrere i nomi del citofono elettronico per trovare il nostro. Ad ogni modo c’era un numero di telefono al quale, sempre secondo il foglietto stesso, avrei potuto telefonare nei tre giorni successivi per avere un secondo tentativo di invio. Chiamo nel pomeriggio di martedì: il pacchetto non si trova, e l’impiegato mi suggerisce di chiamare il matino dopo perché è più facile trovare qualcuno che abbia informazioni. Intanto martedì sera trovo l’usuale foglietto giallo, dove c’è scritto che il giorno prima non ci avevano trovato. (Per la cronaca: il foglietto giallo lo mettono sempre il giorno dopo, non è strano). Mercoledì mattina chiamo di nuovo, mi dicono che il pacchetto è li ma me lo devo venire a prendere io, nell’ufficio postale che tra l’altro era comodo per la casa vecchia ma non per la nuova.
Ora capisco che PosteItaliane abbia bisogno di fare i soldi. Però potrebbero almeno evitare di prenderci per i fondelli e lasciare solo il foglietto giallo, no?
Ultimo aggiornamento: 2010-03-12 07:00