Archivi categoria: obituary

Nicola Arigliano

Chi ha la mia età associa inevitabilmente al nome di Nicola Arigliano la frase “Gruppo vacanze Piemonte, si parte!”, dai Caroselli del digestivo Antonetto. Pe chi è più giovane il suo nome non dice assolutamente nulla, anche se negli anni ’90 era tornato ad apparire anche in televisione.
Ma Nicola Arigliano, morto stanotte, era molto di più: non solo un crooner ma anche un jazzista, con uno stile di antan che era assolutamente piacevole all’ascolto. Eppure è sempre la tv, anzi la pubblicità, quella per cui vieni ricordato…

Ultimo aggiornamento: 2010-03-31 11:40

Bob Noorda

Se siete stati a Milano, non potete non avere visto uno dei progetti più famosi del designer (olandese di nascita, ma italiano di adozione) morto ieri: le indicazioni sulle linee della metropolitana erano state progettate da lui. Quando negli anni scorsi cambiarono il font usato, ci fu una sollevazione (occhei, non popolare, ma basta vedere quanta gente usa il Comic Sans per capire che queste cose sono davvero elitarie). Che poi magari voi siete uomini di mondo, siete andati a vedere la subway newyorkese, avete notato gli stessi font e detto “Ah, questi italiani che copiano tutto”. No, sono stati gli ‘mericani a riciclare il font meneghino, proprio per la sua leggibilità estrema
Ma anche se non siete mai stati nella capitale tangentistica d’Italia avrete sicuramente visto alcuni dei loghi che Noorda creò: io sapevo di quello dell’Eni e della Coop, ma ho scoperto che anche il logo Feltrinelli e quello della regione Lombardia (la rosa camuna stilizzata) sono suoi. Niente male, vero? Semplicità ma riconoscibilità immediata, una sintesi perfetta.

Ultimo aggiornamento: 2010-01-12 16:44

Carlo Sgorlon e Giulio Bosetti

Il Natale 2009 ci ha portato via due uomini di cultura coetanei (entrambi della classe 1930) ma con una storia diversa. Di Sgorlon penso ne abbiate sentito parlare più o meno tutti: scrittore sempre attento alle tradizioni friulane, tanto da avere riscritto in quella lingua il primo suo romanzo, Il vento nel vigneto che divenne Prime di sere (ah, anche lui era un normalista, anche se naturalmente della classe di Lettere). Vorrei spendere però due parole in più su Bosetti, proprio perché meno noto, tanto che neppure Wikipedia scrive molto su di lui. Bosetti ha fatto un po’ di televisione negli anni ’60, ha fatto parecchio cinema – ad esempio impersonava Eugenio Scalfari in Il Divo, ma soprattutto era un grande uomo di teatro. Attore, ma anche impresario: dalla stagione 1997-98 era direttore artistico del Teatro Carcano, ma soprattutto a fine 2003 si mise alla guida di un gruppo di attori per comprarsi il teatro, che rischiava di chiudere definitivamente. Ecco, vorrei ricordare proprio questo amore (fortunatamente corrisposto) per il teatro che l’ha fatto rischiare del suo per portarlo avanti.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-28 14:53

Igor Man

Ero quasi arrivato a credere che quello fosse il suo vero nome e cognome. Invece si chiamava sì Igor, ma di cognome faceva Manzella. Per chi come me è cresciuto a pane e La Stampa era una presenza di casa; anche in questi anni dove i suoi articoli erano fondamentalmente del tipo “Eh, ricordo quando ho intervistato X, andò così…” era un po’ come sentire il nonno o il vecchio zio che ci elargiva sprazzi delle sue memorie, e uno lo leggeva sempre con piacere. Ecco, potremmo paragonare la sua carriera di inviato speciale svoltasi quando gli inviati speciali erano davvero figure mitiche di giornalisti-scrittori a quella di Oriana Fallaci; con la piccola differenza che Igor Man non ha mai avuto il livore dell’altra e sembrava davvero un nobile siciliano come in parte era poi davvero, forse. Credo che ci mancherà.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-21 10:50

Eric Woolfson

Scopro da Sofri (quello giovane) che è morto Eric Woolfson. Forse a voi il nome non dice nulla. Forse vi dice poco anche Alan Parsons Project (era lui il cantante e cofondatore del gruppo). Ma se “Eye in the Sky” magari vi viene in mente qualcosa di più.
Un romanticone come me possiede buona parte dei CD degli APP, oltre ad aver comprato qualche loro spartito; l’unico mio guaio è che come al solito il mio timbro vocale non è sufficientemente alto per cantare senza cambiare tonalità. Due brani: Don’t Let It Show e Time.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-04 14:02

Virgilio Savona

Chissà perché il Corsera ha deciso di mettere la notizia della morte di Virgilio Savona nell’edizione napoletana del quotidiano online.
Il nome di Savona magari non vi dirà molto, ma ancora per la mia generazione il Quartetto Cetra è stato uno degli accompagnamenti musicali dell’infanzia. Lasciamo perdere il divertissement “Nella vecchia fattoria“, che poi è la versione italiana di non so quale brano popolare irlandese; ma in genere ho trovato sempre piacevole il loro modo garbato di raccontare le cose e gli arrangiamenti vocali – generalmente proprio di Savona – che davano un certo stile alle parodie musicali in cui erano bravissimi, come nella Biblioteca di Studio Uno. Sì, era la televisione degli anni ’60, forse addirittura la rivista degli anni ’50, e non vorrei certo tornare a quei tempi; però perché buttare via indiscriminatamente tutto quello che c’era allora? (E poi attenzione: nel 1970 Savona ha scritto per Gaber delle canzoni tratte da poesie di Ovidio, giusto per far presente che non è che qua ci fossero solo canzonette)
Vi lascio un link da YouTube, un successo dei Cetra della fine degli anni ’50: Un disco dei Platters. Se non sapete nemmeno chi siano stati i Platters… vabbè, tornate a sentire i Tokio Hotel.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-28 14:23

Fravia

Scopro da un commento scritto da Stefano Calzetti che Fravia è morto (di cancro al fegato). Il nome probabilmente non vi dirà nulla, e per le cronaca io non ho mai avuto nemmeno uno scambio di email con lui. Però è stato uno dei primissimi link che avevo, (su un file… erano tempi eroici, stiamo parlando della metà degli anni ’90 quando l’idea stessa di avere un sito web era una novità). Searchlore è un sito che ti insegna a cercare: il reverse engineering applicato alla rete, il modo di scoprire pagine non linkate da nessuna parte con tecniche investigative e di intuizione. Un lavoro da Hacker (con la lettera maiuscola, non pensate ai poveretti che immaginano che defacciare un sito sia una figata pazzesca), e per questo stesso fatto poco noto al mondo… nonostante fosse sotto gli occhi di tutti. È di gente come lui che oggi abbiamo ancora più bisogno.

Ultimo aggiornamento: 2009-05-22 10:29

Biagio Melloni

Oggi è morto Biagio Melloni. Non l’ho mai conosciuto, ma ho sicuramente conosciuto la sua ideazione: i negozi Remainders.
In realtà è sempre stato difficile trovare qualcosa che mi interessasse davvero in un Remainders: però era una gioia fare una puntata e vedere cosa c’era di nuovo… ehm, di vecchio; e alla fine si usciva sempre con un libro o due, cose che non sarebbero mai venuto in mente prima. Ecco, l’eredità di Melloni a mio parere è proprio l’idea che ci si possa divertire in mezzo ai libri, cosa che io do per scontata ma non lo è affatto per la maggior parte degli italiani.

Ultimo aggiornamento: 2009-05-13 16:19