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Parcheggi ridotti

Le strisce blu in viale Monza continuano a prosperare, e in questi giorni stanno effettivamente dipingendole proprio in viale Monza. Finora il parcheggio era ufficiosamente a pettine, anche se tecnicamente sarebbe dovuto essere parallelo alla strada: non ci sarebbe comunque stato nulla di male, visto che almeno in teoria due auto affiancate potevano tranquillamente passare. In pratica no, perché c’è sempre gente in doppia fila che mi fanno smadonnare mentre pedalo e sono costretto a rischiare la vita andando in mezzo alla strada: ma non divaghiamo.
Bene: le strisce sono state dipinte in modo da forzare il parcheggio parallelo, tra l’altro risultando addirittura più strette della sezione con il pavé dedicata al parcheggio: il tutto in una zona che – come del resto la maggior parte di Milano – ha una fame incredibile di parcheggi. I casi sono tre: o Croci & Letizia si sono bevuti il cervello, o questa è una mossa astuta per multare tutti quelli che – ci posso giurare – lasceranno al solito la macchina parcheggiata a pettine, o ancora il tutto serve semplicemente a istituzionalizzare la doppia fila, che però adesso lascerà un po’ più di spazio per le auto che circolano. Misteri milanesi.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-02 15:10

Strisce blu: Croci e Letizia

A quanto pare, è proprio vero: dall’autunno inizieranno a tracciare le strisce blu nella zona di viale Monza, o se preferite sotto il mio ufficio. Non che io vada in ufficio in auto, quindi potrei anche lasciar perdere; ma la logica sottostante è a mio parere semplicemente assurda. Visto che in viale Monza c’è la metropolitana, la gente arriva e parcheggia là; quindi noi siamo dei volponi e li costringiamo a pagare. La definizione di “là” dell’ineffabile assessore Croci è segno di necessità di spazio vitale, considerando che via Ferrante Aporti e viale Lombardia sono a cinque-seicento metri di distanza da viale Monza, il che non mi sembra proprio una definizione di “sotto la fermata”. Ma tanto la cosa diventa un Problema Altrui: se davvero c’è qualcuno che penetrava in città il più possibile prima di prendere la metropolitana, adesso lascerà la macchina più in periferia, e possibilmente fuori da Milano visto che bluizzeranno tutto viale Monza e ampi dintorni fino a Sesto.
A dire il vero, rispetto alle solite strisce blu, ci sono due differenze: il costo è di “soli” 80 centesimi l’ora, e non esisteranno strisce gialle, visto che i residenti potranno starsene tranquillamente parcheggiati nella loro microzona senza pagare: mi sa che il risultato pratico sarà quindi che di soldini ne tireranno fuori pochi, guardando la situazione alle 8 del mattino. Ma nema problema! La settimana scorsa mi sono accorto che zitti zitti il costo di un’ora di sosta nella cerchia dei Bastioni è passato da un euro e mezzo a due euro (non so da quanto, lo ammetto: non vado in centro in auto e me ne sono accorto solo perché mentre pedalavo ho visto con la coda dell’occhio che avevano messo un nuovo adesivo sopra i cartelli). Poi qualcuno si chiede perché c’è la farsa dell’Ecopass invece che la chiusura al traffico del centro della città…

Ultimo aggiornamento: 2009-08-13 08:00

quando chiudereste per ferie una gelateria?

Ieri sera eravamo ospiti da amici, e prima di uscire siamo andati a comprare un po’ di gelato da portare loro, visto che avevo controllato in precedenza, e la pasticceria Martesana era chiusa per ferie – cosa anche abbastanza comprensibile. Passiamo dalla gelateria di via Borsieri: chiusa. Diciamo “beh, c’è la gelateria dell’Isola”: chiusa anche questa. Risultato finale: tutti in via Traù.
Il diritto alle ferie è sacrosanto, ci mancherebbe altro, e non posso nemmeno dire che non ci sia stata una serrata generalizzata, visto che le tre gelaterie sono in uno spazio di un paio di centinaia di metri. Però io ricordo bene come le gelaterie tendessero a prendersi ferie a gennaio-febbraio, scegliendo il periodo in cui la richiesta era inferiore. A questo punto, quale sarà la causa più probabile?

Com’è che due gelaterie su tre nel quartiere Isola sono chiuse nella settimana di ferragosto?(polls)

(se non avete javascript abilitato, forse qua funziona)

Ultimo aggiornamento: 2009-08-12 10:36

“La galleria più lunga d’Italia”

Uno ci spera sempre che se ne dimentichino, un po’ come per il ponte sullo Stretto di Messina: ma anche in questo caso c’è sempre qualcuno che ritira fuori i progetti, ci fa una limatura, magari si associa con un altro suo compare e finalmente ci assicura che siamo davvero Fortunati e tra pochissimi anni potremo sentirci Veri Cittadini di una Grande Metropoli.
Sto parlando del tunnel automobilistico sotto Milano: quattordici chilometri sotto la città, dalla fine della Torino-Milano a Linate. Il tutto con nove uscite intermedie, un buco fino a 40 metri di profondità (a Garibaldi, perché bisogna passare sotto la ferrovia, la metro verde, la metro fucsia… e fortuna che al momento non si pensa di andare ancora più in giù), due imprese – Torno e Condotte Acqua – che si spartiranno la torta, e un pedaggio di 7 (sette) euro, che non si sa bene il qual modo verrà esatto (si parla di fantasmagoriche teNNologie che fotograferebbero tutte le targhe… ho qualche piccolo dubbio in proposito).
È vero che a Milano c’è fin troppa gente che non avrà nessun problema a far fatturare alla propria azienda i 7 euro per passaggio, con l’azienda che aumenterà corrispondentemente i prezzi, giusto per chiedersi come mai Milano è la città più cara d’Italia; ma in ogni caso secondo le stime – indubbiamente ottimistiche – dei nostri simpatici amministratori ci vorranno cinquant’anni perché l’opera venga ammortizzata. Detto in altro modo, ci sarebbero due aziende private che sono pronte a fare un mutuo di tutta quella durata così, senza nessun’altra contropartita. Voi ci credete? io no.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-07 11:07

attrattori automobilistici

Bisogna dire che questa settimana si vedono molte meno automobili in giro per Milano – almeno per la parte nord che mi tocca fare nel tragitto casa-ufficio. Soprattutto vedo molte meno automobili ferme a Milano: in una città dove il numero di automobili è superiore a quello dei posti auto questo è ancora più sconcertante, e mi fa pensare che la gente si sia davvero spostata via dalla città e non sia semplicemente nascosta dietro le tapparelle di casa propria.
C’è solo un’eccezione: via Padova. Lì a ora di pranzo la seconda fila è semplicemente continua. È vero che mi sa che questi parcheggianti artistici siano per la maggior parte italiani e quindi fuori dalla loro giurisdizione, ma non è che gli amici di Ignazietto La Russa (insomma, le ronde militari) potrebbero far qualcosa? va bene anche un blindatino che sfasci un poco le auto…

Ultimo aggiornamento: 2009-08-05 12:36

Grom ha le zanzare biologiche

Ieri sera Anna e io siamo andati a prenderci un gelato dal Grom che sta dietro piazza Conciliazione. Memore di quanto mi ricordavo dall’anno scorso, sono arrivato con il mio bello spray antizanzare: peccato che mi sia comunque trovato delle punture sulla schiena, attraverso la maglietta. La scena nella gelateria era da film comico, con tutta la gente che si sbracciava come burattini nel vano tentativo di scacciare le succhiasangue; ma se uno alzava gli occhi al soffitto sembrava di passare immediatamente a un horror, con centinaia di insetti pronti a lanciarsi sui clienti.
Mi chiedo se il signor Federico Grom è pronto a pubblicizzare nei suoi cartelloni le zanzare bio, presidio Slow Blood; è chiaro che l’idea di mettere un qualsiasi strumento per allontanarle non può far parte della sua filosofia.

Ultimo aggiornamento: 2009-07-16 11:30

Banche marocchine: e tre

Le filiali degli istituti di credito marocchini vicino al consolato del Marocco continuano ad aumentare.
Dopo Attijariwafa (che però è formalmente una finanziaria) e BMCE, adesso è stata aperta una filiale vera e propria della Banque Chaabi Du Maroc nei locali che fino a qualche anno fa ospitavano un supermercatino – che non doveva fare molti affari, visto che dopo un paio di cambi di gestione era stato definitivamente chiuso.
Considerando che anche un altro supermercatino in via Perasto è chiuso da qualche mese, mi domando com’è che la gente preferisca andare in banca che comprare il pane…

Ultimo aggiornamento: 2009-07-07 07:00

Dopo le 20

Come i miei fan più assidui magari ricordano, io sono un appassionato del Bi4; il biglietto “quattro viaggi quattro euro” che se timbrato dopo le 20 è valido fino alla fine del servizio. Comodissimo insomma per andare in centro la sera e tornarsene a casa senza dover usare due biglietti.
C’era però una cosa che mi ha sempre lasciato un po’ perplesso: cosa significa esattamente “essere convalidato dopo le 20”? Ci sono infatti due scuole di pensiero: la prima afferma che occorre che la timbratrice segni le 20:01, la seconda fa presente che se segna le 20:00 vuol dire che sono le 20, zero minuti e un numero imprecisato di secondi e quindi si è indubbiamente “dopo le 20”. Inutile dire che io, da buon matematico, propendevo per la seconda ipotesi; e ancora più inutile ricordare che non siamo interessati a effetti relativistici, e prendiamo come tempo di riferimento quello delle timbratrici.
Essendo io un tipo fin troppo curioso, e dovendo prendere la metro gialla delle ore 20:01, ho deciso di compiere un esperimento conclusivo. Sono arrivato in stazione alle 19:58, ho aspettato che scattassero le 20, ho timbrato l’ultima corsa del mio Bi4 e mi sono precipitato giù per prendere il treno al volo. Al ritorno mi sono avvicinato ai tornelli – evitando di fischiettare per non farmi notare troppo – e ho introdotto il biglietto. Risultato? Anche ATM è d’accordo con me, e il biglietto mi è stato amabilmente accettato. Una gioia.

Ultimo aggiornamento: 2009-07-01 10:11