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attenzione all’immigrato?

Ho già scritto che abito dalle parti del consolato del Marocco, e quindi al mattino mi capita di vedere spesso lunghe file di persone in attesa di accedere agli uffici. Da un paio di mesi il mio percorso ciclistico mattutino incontrava un’altra coda, in viale Lunigiana angolo Melchiorre Gioia; cosa piuttosto scomoda perché quel pezzettino di strada ha una delle millanta piste ciclabili milanesi (il percorso l’ho scelto apposta) e diventa difficile passare.
Da qualche giorno proprio all’angolo sosta una camionetta dell’esercito, e ieri mattina nel marciapiede/pista ciclabile era anche parcheggiata un’auto della polizia; a questo punto mi sono chiesto cosa diavolo ci fosse e ho scoperto che da settembre il consolato del Pakistan si è spostato lì.
Ma secondo voi ci sono davvero tutti quei rischi da dover far finta di piantonare il posto?

Ultimo aggiornamento: 2009-11-17 13:38

Edoardo Croci silurato

Come fa notare il dorso milanese del Corriere, Letizia Moratti sembra avere un senso dell’umorismo piuttosto peculiare: proprio come per Sgarbi, decide di far fuori l’assessore a Traffico e Ambiente nel giorno del compleanno (non suo: dell’assessore).
A sinistra c’è qualcuno che prende le parti di Croci, per il suo impegno in questi anni: bah. Non parlo tanto dell’Ecopass, dove è chiaro che ci sono resistenze troppo forti; penso ad esempio allo strombazzato impegno sulle piste ciclabili. Qualcuno si ricorda forse dei Raggi Verdi? Nati con fanfare e squilli di tromba due anni fa, sono già morti l’anno scorso.
Per il momento i parcheggi a raso lontani dalla metropolitana sono tristemente vuoti: capisco che forse lo zero percento di occupazione di Quarto Oggiaro possa dipendere da cause esterne, ma mi stupisco che né la giunta milanese né ATM abbiano pensato che magari fare un bus navetta parcheggio-metropolitana senza fermate intermedie potrebbe magari servire a qualcosa. (Non a molto, visto che Crescenzago è più o meno vuoto; ma anche lì basterebbe pensare ad allegare al settimanale un biglietto per parcheggiare. Piuttosto che avere un parcheggio vuoto, tanto varrebbe far pagare il settimanale un euro la settimana in più)

Ultimo aggiornamento: 2009-11-16 11:07

Funivia Rho-Pero/Linate

Su 02blog si parla di un progetto per costruire una funivia che faccia il percorso Rho-Fiera/Linate, passando per lo stadio, l’Arena e il Politecnico. Il tutto, come si può vedere nell’apposito sito, con dieci torri da 130 metri corrispondenti alle fermate e dieci tralicci aggiuntivi da soli 95 metri; il tutto con spiazzi eliportuali sopra le torri, giardini pensili, centri commerciali eccetera eccetera. Il tutto dovrebbe essere costruito per Expo2015, come «IL SIMBOLO, nell’inconscio collettivo, per la Nuova Milano dell’EXPO e del Futuro» oltre che «ad integrazione della rete servizi metropolitani»
L’articolista di 02blog si chiede se vale la pena un progetto del genere: a me però il tutto sembra tanto una presa per i fondell… pardon, una provocazione che fa il verso al progetto del tunnel Rho-Fiera/Linate, la cui utilità per i cittadini mi sembra in effetti leggermente minore della funivia. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2009-11-13 07:00

Via Martiri Oscuri

[situazione in via Martiri Oscuri] [situazione in via Martiri Oscuri] [situazione in via Martiri Oscuri] Ne avevo già parlato a suo tempo, ma è ora di ricordare di nuovo il tutto.
Via Martiri Oscuri è sconosciuta credo anche alla maggior parte di chi vive a Milano, anche per una sua sfortuna di base: è il capolinea di un tram, l’1, ma le velette del tram hanno indicato “Greco”, scritta tra l’altro fuorviante perché il quartiere di Greco è ben più in là. Questa breve strada si trova vicino ai binari che escono dalla Stazione Centrale, dove si sfrangiano verso le varie destinazioni; insomma, una vietta piuttosto periferica come tante. Il passaggio del tram però dà molte sollecitazioni al manto stradale, così lo scorso autunno l’hanno tutto rifatto, mettendoci un paio di mesi perché continuava a piovere. Qualcuno in Comune doveva però aver deciso che limitarsi ad asfaltare sarebbe stato stridente con l’aspetto della zona, così sono stati messi i cubetti di porfido. Poi saranno mancati i soldi, e così si è risparmiato sulla preparazione del battuto. Il risultato lo si può vedere da queste foto. Dopo nemmeno un anno, la strada è un patchwork di toppe di asfalto dove la situazione era troppo tragica per far finta di niente; guardando come sono posizionati i cubetti di porfido, vi lascio immaginare come fosse il resto. Ma nella zona in cui i tram si fermano al capolinea, anche dove il pavé è rimasto nominalmente al suo posto, è comunque assolutamente impossibile pedalare, visto che ci sono delle ondulazioni di un paio di centimetri di altezza. Chissà quanto hanno pagato per quei lavori.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-28 07:00

Alla fine della Fiera

Per chi come me Milano la bazzicava per andare allo SMAU, la fermata a cui scendere era Amendola-Fiera. Già quando avevano aggiunto come sottotiolo alla fermata Lotto “Fiera2” io personalmente avevo dei grossi dubbi al riguardo.
Bene, sabato scorso sono sceso ad Amendola-Fiera e ho scoperto che con l’ultimo restyling il nome della stazione è rimasto solo Amendola. Niente da eccepire, visto che i vecchi padiglioni della Campionaria sono stati ormai buttati giù; potremmo al limite chiederci perché a Lotto è stato riassegnato il sottotitolo “Fieramilanocity”, visto che comunque i nuovi padiglioni cittadini nella zona dell’ex Portello non è che siano così vicini. Ma tant’è. Mi resta comunque una sensazione di tristezza.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-25 08:00

tanto non serve studiare

Milano aveva sempre avuto una tradizione di autonomia. Lasciamo perdere che persino la messa la si fa diversa che dal resto del mondo cattolico: ma in genere la parola “municipale” e soprattutto “civico” sono spesso visibili andando in giro per la città – restando sulla religione, lo sapete che in via Torino c’è il Civico Tempio di San Sebastiano? – e portavano su di sé l’orgoglio della milanesità. Tanto per dire, la linea rossa della metropolitana, la prima in Italia, era stata autofinanziata dal Comune.
Poi siamo entrati nel ventunesimo secolo, e la prospettiva cambia completamente. L’assessore a Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli ha infatti deciso di abbracciare completamente le scelte della sua corregionaria Maria Stella Gelmini, e ha così pensato bene, assieme alla sua sodale di lunga data Letizia Moratti, di eliminare uno zero: le 20 classi del civico liceo serale Gandhi sono rimaste 2. Il tutto naturalmente deciso di agosto, quando fa caldo e soprattutto non c’è nessuno a protestare. Peccato (per la Moioli e la Moratti) che le proteste siano immediatamente partite a settembre, con l’occupazione e le varie iniziative.
A chi pensasse che il Comune era obbligato per legge a questi tagli, spiego subito che è proprio falso: la legge vale ovviamente per le scuole statali, e non per quelle paritarie come appunto è la Gandhi. Aggiungo inotre una considerazione: un liceo serale non è certamente una scuola facile da frequentare, e chi ci va lo fa generalmente perché di giorno deve fare qualcos’altro (allenarsi perché è un atleta, lavorare perché la sua famiglia ha bisogno di un reddito…) ma allo stesso tempo pensa che sia anche importante studiare, e non solo per il pezzo di carta: altrimenti non avrebbe comunque scelto un liceo. Quando si pensa ai tagli da dover fare, si deve anche pensare a quello che sta dietro ai tagli stessi, cosa che mi sa non capiti più spesso… a meno che naturalmente non si ritenga inutile questo tipo di opportunità, perché tanto basta non studiare. Io sono notoriamente contrario alle petizioni online, come quella preparata dagli studenti; però invito i milanesi a recarsi in piazza 25 aprile a mettere il proprio autografo sulla petizione. Trovate più informazioni sul sito degli studenti, http://gandhi-in-rivolta.blogspot.com/
Un’ultima cosa, riallacciandomi a quanto scrivevo all’inizio. La giunta comunale milanese comprende anche la Lega, un partito che dell’autonomia ha fatto la propria ragion d’essere. Capisco la Moioli che in fin dei conti se non erro è di area cattolica di destra e potrà pensare che tutti questi studenti possano andare più proficuamente in qualche scuola religiosa; ma possibile che a nessun leghista milanese venga in mente che l’autonomia consiste anche in queste cose?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-24 08:00

stingono le strisce

[strisce ex-blu] [strisce ex-blu] D’accordo (si fa per dire): nella zona sotto il mio ufficio hanno deciso di fare le strisce blu per guadagnare un po’ di soldi, facendo arrabbiare quelli che abitano in viale Monza perché loro non potranno parcheggiare aggratis sotto casa come quelli delle altre vie (poveretti, piangete un po’ per loro). Ma non è di quello che voglio parlarvi.
Io non so che vernice abbiano usato per le strisce, e soprattutto se arrivati verso il fondo di via Crespi l’avessero finita: comunque la settimana scorsa è piovuto e l’azzurro se n’è andato via in vari punti lasciando il preesistente bianco. Chissà se qualcuno farà un ricorso dopo aver preso una multa, quando la sosta a pagamento partirà ufficialmente!

Ultimo aggiornamento: 2009-09-23 07:00

Caos a san Fruttuoso

I lavori per l’interramento della SS36 fervono. Almeno immagino.
So solo dirvi che oggi alle 12:30 ero in viale delle Industrie a Monza e dovevo tornare a casa. Mi sono detto “beh, fare Sesto è un suicidio: prendiamo il peduncolo, usciamo in viale Brianza e immettiamoci nel toboga di Fulvio Testi. In fin dei conti è un chilometro e mezzo”. Entro, e mi trovo bloccato già nello svincolo. Riesco a fatica a fare qualche centinaio di metri, e scopro il problema: è tutta coda di gente, soprattutto camion, che vuole uscire a San Fruttuoso.
Non oso pensare a chi deve farsi quella strada tutte le mattine e tutte le sere.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-18 14:23