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Hobbes&Bacon

Credo che quasi tutti voi conosciate i fumetti di Calvin e Hobbes, disegnati da Bill Watterson per dieci anni fino a quando ha deciso di chiudere mentre era ancora al top (e immagino avesse già guadagnato un bel po’ di soldini).
Forse però non conoscete Hobbes and Bacon, un minitributo (quattro tavole in tutto) ai personaggi. Bacon è la figlia di Calvin e di Siusi, per la cronaca, e si chiama Bacon non certo perché è colazionabile. Eccovi i link alle tavole:
parte 1parte 2parte 3parte 4

Ultimo aggiornamento: 2011-10-18 07:00

Adotta una parola (senza accenti, però)

[scrivere 'è' sembrava troppo] A me la campagna “Adotta una parola” della Dante Alighieri non dispiace affatto. L’italiano non ha certo il numero di parole dell’inglese, ma otto secoli di storia (e di invasioni…) ci hanno portato ad avere centinaia di migliaia di termini che non è bello lasciar morire di inedia. Così, quando sul Frenfi la scorsa settimana è iniziata la caccia al lemma, me ne sono procurato uno anch’io: “logaritmo”, per rimarcare la mia matematicitudine.
Peccato però che quelli di Data Italia che hanno creato il sito per la Dante Alighieri non abbiano pensato che in italiano a volte si usano le lettere accentate, e così il bell’attestato in similcartoncino che mi potrei stampare contiene uno scarabocchio corrispondente a leggere un carattere in UTF-8 come se fosse un ISO-8859-1. Non so se così Data Italia tenda al «raggiungimento degli obiettivi di business dei suoi Clienti»: sicuramente mettere almeno un collegamentino per segnalare anomalie e disfunzioni non sarebbe stata così una brutta cosa.
Aggiornamento: (21 ottobre) Mi è arrivato un messaggio da Data Italia che mi comunica (cito testualmente)

mi permetto di disturbarLa per segnalarLe che il problema da Lei descritto sul suo blog riguardo i caratteri speciali del sito di “adotta una parola” è solo dovuto al fatto che per un breve lasso di tempo (circa 2 giorni), dato il grande successo dell’iniziativa, il sistema è stato migrato da un server iniziale evidentemente sottodimensionato ad uno di transizione che ha presentato problemi di codifica. Il giorno 19 u.s. finalmente il sistema ha trovato la sua collocazione finale e pertanto i problemi iniziali non sono più in essere. La invito, se lo desidera, a scaricare nuovamente il Suo certificato dall’area riservata del sito stesso.

Insomma, il mio problema è solo stato causato dal troppo successo, e gli accenti hanno nuovamente il loro giusto posto anche nei certificati di adozione!

Ultimo aggiornamento: 2011-10-17 07:00

Carnevale della Matematica #42: GOTO il Post!

Questo mese il Carnevale della Matematica lo ospito io, ma non qua bensì sul Post (che ho un po’ trascurato in queste ultime due settimane, mea culpa). Il prossimo sarà ospitato da Pitagora e dintorni; inviate i vostri contributi a dionisoo chiocciola gmail punto com e siate bravi, perché è la prima volta che lo ospita!

Ultimo aggiornamento: 2011-10-14 10:36

NEM Summit 2011

visto che tra i miei ventun lettori c’è anche qualcuno che lavora nel campo accademico e industriale e la cui azienda ha ancora a disposizione un minimo budget per la partecipazione ai convegni (il costo è di 560 euro) segnalo volentieri il prossimo NEM Summit 2011, che si terrà al Politecnico di Torino dal 27 al 29 settembre e ha come titolo Implementing Future Media Internet.
NEM sta per “Networked and Electronic Media”, ed è sotto l’egida della Commissione Europea (DG Infso); il Summit quest’anno giunge alla quarta edizione, è il programma completo si trova qui.
(No, non ci sarò anche se Telecom è un Platinum Sponsor: come sapete, quello che faccio io in Telecom non c’entra nulla con tutto quello di cui parlo in giro, sono molto schizofrenico!)

Ultimo aggiornamento: 2011-09-15 12:30

Carnevale della Matematica #41: Goto Proooof!

La quarantunesima edizione del Carnevale della Matematica è ospitata dall’ottimo Roberto Zanasi, e oltre alle vecchie cariatidi… ehm, ai collaboratori di lungo corso ha anche delle new entry, il che significa che avete nuovi spunti di discussione!
Il Carnevale numero 42 sarà ospitato dal sottoscritto nel suo blog di matematica. Il tema non ufficiale né obbligatorio è “numeri e letteratura”, in onore di Douglas Adams e della Guida Galattica per gli autostoppisti.

Ultimo aggiornamento: 2011-09-14 10:49

BackupURL

Il sito BackupURL.com ha come scopo “istituzionale” di fotografare il risultato di un’URL e mantenerlo a futura (???) memoria.
L’interfaccia del sito è davvero minimale: una riga per scrivere l’URL e una seconda riga per scrivere l’email a cui volete vi sia inviato il nome dell’URL copiata. Questa seconda riga è a dire il vero inutile: è vero che bisogna compilarla, ma il tutto funziona perfettamente se usate come indirizzo user@example.com. Tanto nella schermata successiva viene comunque indicato l’url creato…
Non garantisco certo dell’immortalità della nuova URL, ma se serve qualcosa al volo per evitare correzioni la cosa può essere utile. Peccato che non ci sia un frame con timestamp della copia: sarebbe costato poco e avrebbe aumentato l’utilità del servizio.

Ultimo aggiornamento: 2011-09-12 07:00

The Prime Pages

A Chris K. Caldwell piacciono i numeri primi. E piacciono anche le classifiche, direi. Infatti nel suo sito The Prime Pages raccoglie informazioni di ogni tipo sui numeri primi, dalle classifiche di ogni tipo (non solo i 5000 numeri primi più grandi trovati, ma anche molte Top 20 per categorie specifiche) ad alcune informazioni di base sull’ipotesi di Riemann, dalle congetture sui primi a un test di primalità per numeri (relativamente) piccoli – per esempio 20110811070001 non è primo, anche se il programma non indica i suoi fattori ma solo che non ha passato un test di primalità.
A cosa serve tutto questo? A nulla, ma volete mettere scoprire che 11333555557777777 è un numero primo? (e peccato per l’1 di troppo…) Potete sempre fare figura al bar con gli amici!

Ultimo aggiornamento: 2011-08-11 07:00

Quisss: Test Your Vocabulary

Via Licia, ho trovato e provato Test Your Vocabulary, una pagina web che permette – naturalmente se uno non bara – di stimare il numero di parole inglesi che si conoscono. Il test è semplice: ci sono due liste di parole, di base e avanzate, e uno deve selezionare quelle di cui è certo di conoscere il significato. Una terza pagina richiede alcuni dati demografici che servono agli estensori del test per valutare il livello tipico del segmento di popolazione che fa il test – che naturalmente è diverso da quello globale, si può immaginare che chi si mette a perder tempo a rispondere abbia comunque un vocabolario più ampio di chi Internet la schifa.
Il mio risultato è stato 27700 parole, il che mi porrebbe circa a metà tra gli statunitensi maggiorenni che hanno risposto al test. Naturalmente c’è una distorsione di base: tra le parole più difficili, molte sono di chiarissima origine latina e quindi più facili da conoscere per un italiano di buona cultura generale. D’altra parte i quisss lasciano sempre il tempo che trovano…
(ah, anni e anni di giochini e fumetti sono stati utilissimi per poter cliccare vicino a parole come ajar e weasel :-) )

Ultimo aggiornamento: 2011-07-22 12:22