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Inventaire.io

Ho visto per caso l’altro giorno Inventaire pubblicizzato da una bibliotecaria wikipediana, ho provato a iscrivermi (come utente xmau) ma non sono ancora certissimo di quello a cui può servire.
Ha sicuramente un vantaggio, quello di usare e creare dati pubblicamente usabili (e scaricabili, in formato JSon e come database in formato PouchDB che per me è un nome completamente nuovo). Ha sicuramente uno svantaggio, quello di essere nato da un francese ;-) – si può leggere qualcosa nel tumblr dedicato. Però a vederlo così com’è in questo momento più che l’ennesimo modo per gestirsi i propri libri sembra tanto un sistema per scambisti (di ebook, anche se si può dire di voler prestare libri cartacei, tanto ci si può geolocalizzare), il che mi sembra un modo facile per creare massa critica ma che porti fuori strada.
Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2016-03-11 15:00

Convertitore online

Forse non conoscete EPUB File Reader, un lettore di file epub (mannò!) per Windows + .Net davvero minimale (se avete già .Net, ovvio) e la cui unica pecca per me è l’impossibilità di aggiungere un proprio foglio CSS per modificare i default.

Bene, il creatore di epubfilereader ha anche il sito OnlineConverter che converte online (mannò) file in un formato leggibile da un ebook, e tante altre cose. Può sempre risultare utile :-)

Ultimo aggiornamento: 2016-01-06 22:59

Oldweb Today

Layos mi segnala il sito Oldweb Today, che ti mostra come si vedeva un sito con i browser d’antan (ma non troppo :-) ) “Vedeva” perché è possibile anche scegliere una versione del passato, in collaborazione con il Web Archive; si può comunque sempre scegliere la versione attuale. Per la cronaca, la mia homepage è ancora quasi leggibile, il che la dice lunga su come sono pigro e senza voglia di toccare nulla…

Carnevale della Matematica #90: GOTO Medium (e Peppe)

Per la prima volta, grazie a Peppe Liberti che lo ospita e ha gli agganci giusti, il Carnevale della Matematica è ospitato su Medium e per la precisione sul canale Italia. Paura, eh? Dovreste averne ancora di più se pensate che il tema di questa edizione è “Le menzogne della matematica, ovvero il racconto degli inganni matematici perpetrati per puro divertimento o per un uso spregiudicato o scorretto della grammatica del calcolo”. Buona lettura!

Bebras dell’informatica

Mattia Monga (dell’università di Milano e del Laboratorio ALaDDIn) mi segnala che da quest’anno anche in Italia avremo il Bebras dell’informatica, un concorso internazionale (senza premi…) che nasce per avvicinare al mondo dell’informatica bambini e ragazzi dalla quarta classe della scuola primaria alla fine delle scuole secondarie superiori. In questi giorni gli insegnanti che vogliono partecipare si devono registrare – si possono trovare tutte le informazioni sul sito relativo.

Dopo la parte per così dire istituzionale, lasciatemi dire due parole personali. Informatica non significa “programmare”, oppure scrivere le app e farsi i milioni. Informatica – ed è quello che il Bebras fa – è imparare a vedere la struttura insita in un processo di tipo qualsiasi. La programmazione arriva dopo, ed è il modo per spiegare a quegli stupidoni dei computer cosa devono fare per trovare la soluzione al problema. Questa capacità di imparare a vedere la struttura dei processi dovrebbe oggi essere fondamentale, ma purtroppo non è così. Quindi ben vengano queste iniziative che fanno surrettiziamente scoprire che le cose si possono capire :-)

(ah: l’informatica non è ovviamente solo quello che ho scritto qui sopra, ma cominciamo a partire da qui. Come in tutti i campi, c’è un livello di base che dovrebbero conoscere tutti e livelli più avanzati per chi è interessato proprio a quel tema)

Ultimo aggiornamento: 2015-09-21 12:40