Stamattina ero di nuovo al Niguarda per far togliere i punti a Jacopo. Vista l’esperienza di venerdì scorso ero piuttosto tranquillo; peccato che oggi le cose non siano andate esattamente come l’altra volta. Occhei, sono arrivato alle 8:41 (come da bigliettino di prenotazione) invece che alle 8:15; però non è possibile che sia riuscito a passare all’accettazione alle 9:35. Notate che io avevo una coda separata, DB che sta per “diversamente abili – gestanti – bambini”; mentre sono arrivato chiamavano il DB-015 (io avevo lo 027) e il numero successivo è stato chiamato alle 9 passate. Dopo una decina di minuti sono passato a prendere anche un numerino di accettazione “standard”; è vero che c’erano cento persone prima di me, ma stavo rischiando di dover utilizzare quell’altro numero. Considerando che non sono servizi realmente diversi (un qualunque sportello può fare accettazione di qualunque tipo, anche se in pratica non fanno così: chissà mai perché) significa che potrebbero anche evitare di far finta di favorire i “diversamente abili”.
Ottenuto il numero, c’è stata più di un’ora e mezzo di attesa per l’ambulatorio, fino a quando Anna (che a un certo punto è venuta a darmi il cambio portandosi dietro Cecilia) ha gentilmente fatto notare che i bimbi stavano finendo l’autonomia: a quel punto miracolosamente sono passati immediatamente, molto all’italiana. Ciliegina sulla torta: non è stato fatto il foglio di dimissioni, perché “non c’era la rete funzionante”. Senza parole.
Ultimo aggiornamento: 2010-11-02 15:19