Archivi categoria: io

ladri in casa

sono entrati stanotte (con noi in casa) e ci hanno rubato due pc, la mia macchina fotografica, e il mio Zaurus (che non potrò più rimpiazzare).
E ci eravamo anche alzati sentendo dei rumori.

Ultimo aggiornamento: 2012-11-27 07:32

Spinte propulsive

I più attenti tra i miei ventun lettori si sarannno certamente accorti di come da un po’ di tempo io abbia cominciato a scrivere molto meno qui sulle Notiziole. Potrei accampare mille scuse, dall’esistenza di Jacopo e Cecilia all’essermi allargato a scrivere su altri blog, da quello del Post a Voices. Ma la vera ragione è un’altra: comincio a essere a corto di materiale che mi faccia venire voglia di scrivere.
Scrivere per me non è una cosa così complicata: anche a scuola i miei temi non erano dei capolavori, ma si potevano definire lavori onesti e soprattutto rapidi, quattro facciatine scritte in una calligrafia minuscola e terminate in un’ora e mezzo circa (senza brutta, che mi sembrava tanto una perdita di tempo perché quando rileggevo il testo mi veniva da riscriverlo da zero). L’avvento dei computer mi ha semplificato ancor più la vita: i pensieri se ne stanno in testa, continuano a essere rimuginati mentre proseguo a buttar giù il testo e vengono più o meno abilmente modificati “strada facendo”. Resta però una banale constatazione: sto bloggando da undici anni abbondanti. Idee nuove non è che mi vengano tutti i giorni, o se per questo anche solo tutti i mesi. Anche i pipponi dopo un po’ diventano ripetitivi, e scrivere sempre le stesse cose stufa me in primo luogo e immagino voi subito a ruota. A questo punto la scelta che sto facendo è semplice: scrivo quando ho voglia le cose che ho voglia di scrivere, sperando che la qualità rimanga perlomeno stabile. Sapevàtelo!

Ultimo aggiornamento: 2012-11-21 14:58

Festival della Scienza – debriefing

Per chi si ricorda ancora che il primo novembre ho parlato al Festival della Scienza, ecco qua un breve e parziale (nel senso di “di parte”) resoconto.
Arrivati all’auditorium di Palazzo Rosso abbiamo scoperto che pioveva dentro (!) e quindi l’agibilità della sala era a rischio: alla fine abbiamo trovato una soluzione all’italiana, ammassando tutta la gente in un quadrante posteriore della sala – non è che ci fosse così tanta gente, un’ottantina di persone al massimo, spostando noi relatori a metà sala e iniziando la chiacchierata. Niente slide perché la Capa aveva detto che altrimenti il pubblico si sarebbe addormentato, quindi nessun problema da quel punto di vista; due ore piene di parole, con il pubblico (curiosamente diviso in due tra giovanissimi e persone di una certa età, la via di mezzo praticamente mancava) che ha interagito parecchio.
Non sono in grado di dire se la formula è piaciuta, magari qualcuno dei miei amichetti che è venuto a sentirci può commentare; sicuramente si è parlato abbastanza poco del tema ufficiale della conferenza e molto di Wikipedia in generale, come del resto mi aspettavo. La cosa positiva è che le domande sono state a livello più alto di quelle che vengono solitamente fatte, il che naturalmente è più piacevole per chi deve rispondere… altrimenti ci sentiamo dei biechi risponditori automatici!
Ultima (anzi penultima) osservazione: a me personalmente quella di quest’anno è sembrata un’edizione del Festival in tono minore rispetto a quella dell’anno scorso. Non so se sia colpa della crisi che taglia tutto, compresi i fondi per invitare i relatori importanti (no, non abbiamo preso un centesimo, abbiamo solo avuto il buono per il pranzo) oppure qualcos’altro.
Ultima (davvero) osservazione: Anna e io abbiamo parcheggiato all’iperCoop all’uscita di Genova ovest e poi abbiamo preso la metropolitana per arrivare in piazza De Ferrari. Al ritorno abbiamo ripreso la metropolitana: peccato che ci fossero unicamente due macchinette automatiche per fare i biglietti, ed entrambe non funzionavano…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-12 11:30

Se scompaio, sappiate il perché

Mi è stato comunicato da una fonte il cui nome non posso rivelare che uno, che «è rabbino a Londra, sostiene di avere ricevuto una misteriosa busta e di avere segnalato una “lista di nemici” a una misteriosa agenzia di difesa ebraica». In questa lista sarei compreso anche io (per via del nasone, se ho ben capito, e perché conoscerei dei negazionisti). Nel caso, andate a cercare i messaggi personali che ho ricevuto su FriendFeed!

Ultimo aggiornamento: 2012-11-12 10:20

il buon esempio

Stamattina ero più in ritardo del solito, i treenni (soprattutto Jacopo) erano anche di umore decente ma senza nessuna fretta, così sono uscito di corsa sperando di arrivare in tempo all’asilo prima della campanella. (sì, ce l’ho fatta).
Uscire di corsa significa tra l’altro che non tento nemmeno di portare i bimbi a piedi, ci metterei almeno un quarto d’ora; li caccio nel passeggino, almeno finché regge, e inizio a correre. Peccato che arrivato all’angolo ho dovuto fare una manovra da Camel Trophy, scendendo dal gradino del marciapiede e facendo un pezzo sulla strada, perché un’auto era stata piazzata di traverso sul marciapiede, occupandolo completamente. La via dove abito era un tempo privata, quindi il marciapiede della traversa continua; solo che lì all’angolo c’è la filiale di una banca, e pertanto è abbastanza facile trovare il solito [inserire parolacce a piacere] che sbatte la propria auto lì fregandosene del resto dell’universo.
Peccato che stavolta il [come sopra] fosse un’auto dei vigili urbani, pardon: della polizia municipale. C’era anche una seconda auto dei vigili urbani, pardon: della polizia municipale, “parcheggiata” dall’altro lato della strada esattamente sulle strisce pedonali. I vigili, pardon: localpoliziotti, in questione erano a fare capannello sul marciapiede con qualche altra persona, non saprei dire a che pro visto che come dicevo ero troppo di fretta. Confesso che quando sono passato loro davanti ho detto “certo che date proprio il buon esempio”.

Ultimo aggiornamento: 2012-11-05 10:54

Genova per noi

Se qualcuno dei miei ventun lettori è dalle parti di Genova, sappia che giovedì primo novembre alle 16 terrò una conferenza su “Wikipedia e la scienza immaginaria” insieme a Frieda Brioschi, Federico Cantoni e Andrea Sales.
Conferenza è un parolone: diciamo che sarà una lunga chiacchierata, e siamo in quattro proprio per evitare che il pubblico si addormenti.

Ultimo aggiornamento: 2012-10-30 07:00

Mi sento vecchio

Oggi sono cinquant’anni che è stato pubblicato il primo 45 giri dei Beatles. L’avete sicuramente sentito dire ovunque: il mio ricordo l’ho scritto su Voices. Ma non è di quello che volevo parlare qui, bensì dell’iniziativa di Repubblica “inviateci il vostro video dove suonate una canzone dei Beatles”. Dilettanti.
Nel 1995, quando la maggior parte di quelli che ora si definiscono “guru di Internet” manco sapeva cosa fosse la rete, alcuni partecipanti del newsgroup rec.music.beatles crearono un’audiocassetta dall’eloquente titolo let it r.m.b.: cover di canzoni dei Beatles cantate “in proprio”. Trovate qui qualche memorabilia. Naturalmente quasi tutti gli interpreti erano statunitensi, ma c’era anche un brano inviato dalla Nuova Zelanda; e ovviamente il Vostro Affezionato non poteva mancare, con una cover “live in living room” di This Boy.
Ho qui con me il CD che venne poi masterizzato; ho anche scaricato il brano cantato da me con mio fratello e un suo amico a fare i coretti. Solo che l’ho ascoltato e ho deciso che c’è un limite al decoro, quindi non lo metto in linea. (peccato, però, perché avevo aggiunto una strofa e un pezzo solista. Già allora contaminavo).
Sappiate però che oggi mi sento davvero vecchio.

Ultimo aggiornamento: 2012-10-05 09:36

com’è difficile scrivere!

La settimana scorsa ho rimesso a posto la mia paginetta sui testi che ho scritto, aggiungendo Contraddizioni: ho scoperto con parecchio stupore che l’ultimo racconto (no, il penultimo a questo punto) l’avevo prodotto ben tre anni fa, nel 2009. È vero che in questi tre anni ho fatto parecchie altre cose, a parte un piccolo contributo nella gestione dei miei gemelli: per esempio ho pubblicato un libro e scritto un paio di ebook. Ma quella è roba di matematica, il che è un po’ diverso: sempre scrittura è, ma con uno scopo diverso.
Però il successo dell’Ennesimo libro della fantascienza mi ha fatto tornare la voglia di buttare giù un altro testo. E qui arrivano i guai. Io non sono bravo a scrivere roba lunga, e questo non è poi così male. Mi piacciono i racconti alla Fredric Brown, e nemmeno questo è un peccato. Però tutto questo dà delle conseguenze non banali. Mi spiego: il racconto che ho in testa è scritto in un certo senso alla rovescia, nel senso che ho ben chiara l’idea di base e la riga finale che è il vero colpo di scena, e quindi devo “solo” trovare un modo per arrivare da A a B, come avrebbe detto Zenone di Elea. Ma c’è un ma: la coerenza interna. Stiamo parlando di fantascienza, è vero, quindi posso permettermi delle ipotesi assurde: se volete un paragone matematico, è come aggiungere un nuovo assioma e vedere cosa succede. Però lo sviluppo della storia deve essere coerente: se per esempio ammetto che si possa attraversare i muri, non posso avere un muro non attraversabile, a meno di trovare e scrivere un’ottima ragione perché quel muro non è come tutti gli altri. Insomma, voglio che una volta che uno abbia letto il mio racconto lo riprenda da capo e si accorga che scorre tutto logicamente. Bene: garantisco che è un casino, e la mia ammirazione per chi riesce a scrivere centinaia e migliaia di pagine senza perdersi più di tanto è sconfinata…
(per la cronaca, questo racconto non sarà di fantascienza matematica: sarò più mainstream e mi dedicherò alla fantascienza fisica, il che è più semplice perché io di fisica non ne so notoriamente nulla…)
[p.s.: due persone mi hanno detto che Contraddizioni ricordava loro I nove miliardi di nomi di Dio, che naturalmente conosco bene ma a me non sembra proprio essere stata una fonte. È vero che Clarke era esperto di fantascienza “scientifica” e il mio racconto è fin troppo tecnico, ma garantisco che ho solo pensato a Brown. Secondo voi, dovrei fare come Philip Roth e scrivere una lettera aperta in modo che quando Wikipedia avrà una voce su di me potrò citarmi?]

Ultimo aggiornamento: 2012-10-04 19:00