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Effetto Bersani

Come potete immaginare, io ho un telefonino TIM, con un canone che pago regolarmente tutti i mesi con trattenute in busta paga. Ho anche un secondo telefonino TIM (un videofonino che ci hanno dato per fare test DVB-H, e che accendo una volta la settimana più o meno per vedere se funziona ancora). Di per sé a nome mio c’è anche una terza sim TIM, ma quello è il telefonino di mia mamma, quindi non conta.
Poi ho un telefonino Vodafone: acquistai la SIM quando conobbi Anna, che non pensa affatto di cambiare gestore, e continuo a tenerlo per le volte in cui io mi ricordo di accendere anche quel telefonino e lei si ricorda di chiamare lì e non sul Tim. Essendo questo una ricaricabile, la SIM scade ogni dodici mesi. Eh sì, perché il decreto Bersani ha obbligato le compagnie telefoniche a non fare scadere il traffico acquistato, ma si è dimenticato della SIM. Insomma, entro il 4 marzo devo fare una ricarica.
Vabbè, mi direte, questo significa semplicemente che per te il decreto non è cambiato nulla, no? E invece sì, è cambiato. Fino all’anno scorso, io potevo fare un pizz… ehm, una ricarica di tre euro, mi prendevo due euro di traffico e ne regalavo uno a Vodafone, e via. Adesso il taglio minimo disponibile è di 10 euro, sia che compri la scheda sia che lo faccia con le macchinette del lotto. Non parliamo poi della ricarica via internette: quella ormai è disponibile a partire da 15 (quindici) euro. È vero che almeno in teoria tutto quello è traffico disponibile, ma visto che non lo uso non significa poi molto.
A questo punto pensavo di fare la portabilità del numero… (non verso Tim, ovviamente), recuperarmi il credito, e trovare qualche amico che voglia usarlo. Che mi consigliate? :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-02-28 12:17

Brunch al Julep’s

Per la serie “viva il colesterolo”, quest’oggi siamo stati dei milanesi alla moda, e siamo andati a farci il brunch da Julep’s, locale immagino abbastanza modaiolo in via Torricelli all’altezza della circonvallazione. Oltre ad Anna ed io c’erano Simona, Cristina, Benny in trasferta milanese e Michi. Per dirla tutta, ho dei forti dubbi sul concetto di orario per il brunch (dalle 12 alle 16), che farebbe pensare che qua si dorme davvero fino a tardi: però non mi sono impuntato più di tanto anche se l’appuntamento era all’una, limitandomi a fare colazione al mattino.
L’arrivo al locale è stato allietato da un pullman granturismo che aveva deciso di proporre un giro molto personalizzato dei navigli, pensando di riuscire a fare una curva a 330 gradi senza l’ausilio di uno smaterializzatore. Fortuna che non c’era nebbia, e che non era una mattinata durante la settimana. Entrati finalmente nel locale ho scoperto che è piccolo, è buio, ed è pieno di gente, e ho capito perché Cristina avesse opportunamente pensato di prenotare. Ho anche scoperto che quello è un posto dove scrivere “prezzo fisso per persona: 22 euro” sembra sconveniente, e quindi scrivono “prezzo fisso per persona: 19.40 euro; coperto: 2.60 euro”. Non so perché, ma mi è venuta in mente la pletora di sovrapprezzi dei biglietti aerei, pur di dimostrare che loro mantengono i prezzi bassi.
A loro onore, nel buffet è anche compreso un refill a piacere di succo d’arancia e di caffè americano, il che significa che sono riuscito a sbafare abbastanza roba da ritenermi soddisfatto. Anna pensa che ci sono posti che fanno un brunch migliore e non le sono piaciuti più di tanto i pancakes che aveva ordinato fuori menu con Simona, ma io sarò un po’ più rustico e mi sono trovato assolutamente a mio agio, salvo appunto un po’ di claustrofobia.
Nota a piè di post: dovrò iniziare a girare mascherato. Mentre stavo facendo il secondo giro al buffet, un tipo si alza e mi chiede “Sei Maurizio Codogno?” Per la cronaca, il tipo è lui. Più che blogstar (anche se Marco ha accennato qualcosa sul fatto che il mio blog si veda da Alice… spero di avere capito male), in questo caso sono stato ricordato come Usenet Guru, a dire il vero. Certo che continuo a non capacitarmi di tutta questa fama… bah.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-24 19:02

17 febbraio, giornata del gatto

Me n’ero dimenticato. Ma come dice Silvia per i suoi padroni di casa, Ariel e Momo fanno festa tutto l’anno a spese nostre… (se mi ricordo, domani aggiungo un paio di foto delle giovini)
Aggiornamento: eccole qua!
Dov'è la pappa? La vita è dura

Ultimo aggiornamento: 2008-02-17 20:38

Telefonate non richieste

Ieri sera squilla il telefono. Era un tipo (accento meridionale) che voleva sottopormi un questionario su qualcosa di finanziario. In un mio rarerrimo istante di bontà dico di sì: alla prima domanda (l’età) il poveretto mi risponde «oh. Il pc mi dice “fuori quota”, l’intervista finisce qua». Mi sa che il tipo o è molto onesto o non fa da molto il lavoro, visto che non ha pensato a cambiare la mia età. Sono solidale con lui.
Invece stamattina mi chiama per l’ennemillesima volta una signorina Sky (accento direi settentrionale), che si è anche incazzata perché non ho voluto sentire la sua grande offerta («ma non voglio venderle nulla!»). Peccato fossi appena tornato dalla palestra, e quindi i miei due neuroni stavano cercando di prendere fiato: non mi è venuto in mente di chiederle da dove avesse tirato fuori il numero. Non sono per nulla solidale con lei.

Ultimo aggiornamento: 2019-12-20 13:01

stato di polizia?

Alcuni giorni fa, mentre andavo in ufficio, ho trovato per terra una targa automobilistica. Poi non ci ho più pensato fino a oggi pomeriggio, quando l’ho rivista e ho pensato che forse era meglio portarla ai carabinieri, che tanto hanno una stazione praticamente sulla strada verso casa. Detto fatto, sono andato e ho dovuto declinare le mie generalità, anzi dare un documento, e firmare un verbale di “consegna oggetto”. Per fortuna non ho dovuto subire un terzo grado, non mi hanno nemmeno fatto domande su dove l’avessi trovata e il tutto si è risolto in cinque minuti.
Visto che credo che uno debba essere addirittura di gran lunga più ingenuo di me per andare a restituire una targa dopo averla usata per chissà quali loschi scopi, mi chiedo perché mai noi in Italia abbiamo tutta questa mania dell’identificazione, anche quando è francamente inutile. Mi verrebbe quasi da proporre l’equivalente del ventunesimo secolo della ruota per i bambini abbandonati: fuori dal portone dei commissariati di polizia e delle stazioni dei carabinieri si mette uno di quei cassonetti per lasciare i vestiti smessi… no, non funziona. A parte le decine di telecamere che sarebbero puntate, qualcuno potrebbe pensare di inserire una bomba… Bello come cambiano i tempi, vero?

Ultimo aggiornamento: 2008-02-15 19:56

Dichiarazione di voto

Tra due mesi si vota per le politiche. Voi sapete già cosa farete? Io sì. Andrò al seggio, e annullerò con molta cura le schede. Potrei forse (forse) cambiare idea se qualche partito decidesse di non presentare i suoi maggiorenti in più di una circoscrizione, e chiedesse almeno ai suoi iscritti in che ordine mettere i candidati sulla lista, ma non è nemmeno detto.
Nulla di strano: due anni fa mi ero detto “questa è l’ultima volta in cui vado a votare senza potere indicare chi preferisco”, e cerco di rimanere coerente. Né me ne può fregare di meno degli alti lai di quelli che, sapendo che le mie preferenze non sono certo per l’attuale centrodestra, mi diranno che così faccio il gioco di Silvio. Tanto non è che il governo Prodi II abbia fatto chissà che cosa per me.
A chi mi ha già detto “perché non vai semplicemente in gita” rispondo che per me andare a votare è un dovere civico. È un po’ come la barzelletta di quello che racconta che quando sta male va dal medico e poi dal farmacista perché anche loro devono pur vivere, e una volta arrivato a casa butta via le medicine “perché devo vivere pure io!”. A questo punto non mi aspetto nulla dalla classe politica italiana, ma la Costituzione la rispetto ancora… io.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-12 13:00

no, non c’è la BBC!

Premessa: sono tre anni che Anna mi chiede di mettere un ricevitore satellitare free-to-air (anche la sua religione, oltre alla mia, le vieta di usare Sky) per potere vedere le news della BBC e fare esercizio di inglese: ricevitore che avevo preso a suo tempo.
Premessa due: è passato più di un anno dal mio primo e ultimo tentativo di farci qualcosa.
Bene: giovedì, in un impeto di decisionismo che mi fa paura, sono andato da un antennista, per la serie “pago, ma almeno lo faccio funzionare”. Non so esattamente cosa abbia fatto l’amico, oltre che prosciugare un po’ il mio conto corrente, ma in effetti adesso si vede una pletora di canali free, dai nomi e dalle lingue più che altro improbabili. Però la BBC non si vede. A dire il vero, si sente la BBC radio, e si può vedere un “BBC Arabic” che però non è esattamente la stessa cosa.
Occhei, penso io: vado sul sito della BBC, cerco i parametri per Hotbird (la nostra antenna condominiale è puntata là) e sono a posto. I dati li ho anche trovati: 11.334 GHz H, oppure 11.432 GHz V, o ancora 12.597 GHz V, con 27.500 Msym/s che per me è una sigla arcana ma che si può mettere nella posizione che mancava nella configurazione del Nokia Mediamaster. Però la ricerca non mi ha fatto trovare nulla di nuovo.
E mo’ che faccio? :-(

Ultimo aggiornamento: 2008-02-10 17:50

mezzo grado

Ieri sono stato al Lidl (alla Lidl?) a comprare il lettore DVD in offerta (anche HDMI, il che non mi serve a nulla visto che la nostra tv 14 pollici avrà una dozzina d’anni: ma non si sa mai…) e già che c’ero mi sono preso a diciannoveeuroenovantotto la “stazione meteorologica” (niente link, la roba vecchia viene buttata via dal sito per fare posto a quella nuova). Di per sé ne avevo già una, sempre Lidl: però aveva il piccolo problema che il sensore esterno consumava più pile a bottone di quelle che servono a Supercar per mantenere tutte le sue lucine. Il nuovo modello funziona a pile AA, che si possono ricaricare: speremm.
Il vero problema è che ho messo vicino i due termometri, li ho lasciati per tutta la notte a riposare, e stamattina quello nuovo continua a segnare mezzo grado di temperatura in più dell’altro (ieri sera la differenza variava tra 0.4 e 0.6 gradi, quindi direi che il risultato è costante). Come tutti sanno, il modo migliore per non sapere più che ora è consiste nell’avere due orologi: in questo caso l’ora che le due stazioni indicano è la stessa – e ci credo, visto che vengono sincronizzati via radio – ma la temperatura no. Sarà un diabolico piano per (a) mostrare che effettivamente stiamo arrivando al riscaldamento globale e (b) convincere le proprie mogli/compagne che poi non sta facendo così freddo? Non so. Al limite mi preccupa di più che l’igrometro vecchio segnasse 24% di umidità e quello nuovo 38%.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-08 09:30