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mi avete fatto spaventare Anna!

stamattina arrivo in ufficio, scopro che il mio PC era di nuovo bloccato perché non funzionavano le ventole (ma riaccendendolo è ripartito, come al solito…), chiamo Anna che stava per uscire a sua volta di casa, e lei mi dice “guarda subito sul Radio Popolare! Stanno dicendo che avevano messo in un fondo – etico, non sia mai – i soldi, questo fondo è andato male, e ora hanno un gruppo di loschi affaristi che vuole prendersi la radio!”.
Boh, dico io. Mi collego sul sito, e non vedo nulla di particolare. Boh doppio, penso io. Attacco lo streaming, e sento che Gianmarco Bachi sta intervistando Andrea Di Stefano: il “professor Di Stefano” spiega che questo fondo è “di diritto liechtensteiniano”. A questo punto, nonostante l’obnubilamento del lunedì mattina, ho iniziato a intuire che stava succedendo, mi sono ascoltato Serafini che continuava a spiegare le possibili azioni da fare, e ho serafinicamente aspettato che annunciassero ufficialmente che partiva la campagna di abbonaggio.
Vabbè, per una settimana l’uso della radio a casa nostra sarà molto ridotto, immagino, ma quello non è un problema. Però, cribbio, non potete rovinare così la mattina a mia moglie! Vergognatevi!!

Ultimo aggiornamento: 2008-03-03 12:35

Giornata della Riappropriazione Pedonale

È lunedì mattina. C’è una giornata di sole (ovviamente che mi va negli occhi mentre pedalo al mattino), nemmeno fredda nonostante siano le otto del mattino. Pedalo verso l’ufficio, schivo al solito un po’ di auto guidate da gente che non pensa che sarebbe opportuno svegliarsi prima e andare in ufficio poi, e mentre svolto da via Melchiorre Gioia in via Braga mi trovo un pedone che sta percorrendo la via esattamente al suo centro, e che si ferma sorpreso mentre prendo la curva: non che gli sarei comunque passato al pelo, una bici occupa relativamente poco spazio. Bah, penso, strano.
Ma molto più strano è stato trovare, nel breve percorso verso l’ufficio, una seconda, una terza, una quarta e una quinta persona sempre in mezzo alla strada. Erano tutte su vie piuttosto strette e teoricamente non troppo trafficate, viale Monza ad esempio era scevra da questa epidemia, ma ad ogni modo mi sono chiesto se per caso non avessero indetto la Giornata della Riappropriazione Pedonale delle strade urbane e non mi fossi accorto di nulla. O magari è solamente il tepore primaverile che sveglia le anime e appisola i neuroni. Voi ne sapete qualcosa in più?

Ultimo aggiornamento: 2008-03-03 11:25

Ci vuole poco a farmi contento

Anna e io siamo entrati in questa casa cinque anni fa, una volta finita di costruire e rimesso a posto il parquet che avevano montato a soletta non ancora asciugata, con intuibile risultato. Il costruttore ci aveva consegnato 2 (due) radiocomandi per il box: uno che apre solo la saracinesca del box e uno che apre anche il cancello. Come è giusto, la spartizione è stata fatta in maniera sfacciatamente sessuale: in fin dei conti io generalmente mi muovo in bicicletta, e quindi non è che abbia tutti questi problemi a tirare fuori la chiave del cancello. Io ci avevo anche tentato, di duplicare il radiocomando: niente da fare, sembrava proprio che quel modello a codice rotante fosse assolutamente bloccato, e occorresse modificare la centralina.
In un momento di decisionismo, chiesi all’amministratore di mettere all’ordine del giorno dell’assemblea del mese scorso la possibilità di chiamare una volta per tutte il radiocomandista, visto che non eravamo gli unici con questo problema. Arriviamo a discutere quel punto, e il nuovo condomino appena arrivato fa “ma dov’è il problema? Sono andato alla ferramenta qui a cinquecento metri, e mi hanno fatto arrivare il radiocomando con tutte le istruzioni del caso”. Ah, faccio io. La scorsa settimana sono così andato a ordinarlo (38 euro), e giovedì mi è arrivato. Tutto felice, vado a eseguire le istruzioni come da foglietto allegato: mettere i due radiocomandi NUOVO e VECCHIO – nel foglietto scrivevano in maiuscolo, io eseguo obbediente – l’uno di fronte all’altro, tenere schiacciato per cinque secondi il radiocomando NUOVO, poi schiacciare per tre volte di fila il VECCHIO e ancora una volta il NUOVO per conferma. Niente. Riprovo una seconda volta: niente. Ieri torno al negozio, e chiedo lumi: il tipo mi dice “guardi, provi a mettersi il più vicino possibile alla ricevente, a meno di un metro; se proprio non ci riesce, al limite mi dia poi un colpo di telefono e arrivo quando torno a casa la sera.
Stamattina c’era un bel sole, faceva caldo, ero di ottimo umore, e mi sono rimesso di buona lena, alzando i radiocomandi al cielo in offerta sacrale e contando fino a sette invece che a cinque perché tanto io sono sempre frettoloso. Ebbene sì: ci sono riuscito! Ora sono il prode proprietario di un radiocomando a due pulsanti, esattamente identico a quello di Anna! (A dire il vero stavo programmandolo invertendo i due pulsanti, ma me ne sono accorto subito e ho pensato che forse non era esattamente il caso). Come ho scritto nel titolo, mi accontento di poco, no?

Ultimo aggiornamento: 2008-03-02 17:30

pubblicitari in modalità write-only

Giovedì pomeriggio, attraverso il form che permette di scrivermi un messaggio, mi è arrivata la seguente richiesta: (non metto i nomi perché non sono poi così importanti.
Gentile Staff di Xmau,
mi chiamo [deleted] e mi occupo della gestione pubblicitaria del sito [deleted], azienda di e-commerce specializzata [deleted].
Ho preso visione del vostro sito e sarei interessato a pubblicizzare i nostri prodotti attraverso le vostre pagine. Pertanto vi chiedo i riferimenti del vostro responsabile della pubblicità. [ecc. ecc.]
Credo che chiunque abbia davvero “preso visione del mio sito” si sia accorto che qua non ci sono nemmeno i Google AdSense. Bene, invece che buttare via il messaggio mi sono messo a rispondere, scrivendo
>Ho preso visione del vostro sito
no, non l'ha affatto fatto.
Da qui è seguito un botta e risposta da commedia:
lui: Scusami ma non ho capito cosa intendi :) puoi spiegarti meglio?
io: se tu “avessi preso visione del mio sito”, avresti letto (dalla home page) “chi paga per questo sito”.
lui: Scusami ancora ma non risco a risalire alla tua email e quindi al tuo sito.
Questo perchè o mi stai scrivendo da una email diversa da quella dove ti ho contattato o il tuo sito aveva una form per il contatto.
Potresti gentilmente indicarmi il sito?
io:xmau.com, il che significa appunto che il sito non l’hai visto se non
per l’esistenza del form.
Poi più nulla.
Probabilmente dopo tutto quello che aveva scritto, aggiungere una parola di scusa per avere lavorato in modo write-only convinto che nessuno avrebbe potuto rifiutare la sua favolosa offerta gli avrebbe fatto sforare la sua temporizzazione…

Ultimo aggiornamento: 2008-03-01 15:11

Effetto Bersani

Come potete immaginare, io ho un telefonino TIM, con un canone che pago regolarmente tutti i mesi con trattenute in busta paga. Ho anche un secondo telefonino TIM (un videofonino che ci hanno dato per fare test DVB-H, e che accendo una volta la settimana più o meno per vedere se funziona ancora). Di per sé a nome mio c’è anche una terza sim TIM, ma quello è il telefonino di mia mamma, quindi non conta.
Poi ho un telefonino Vodafone: acquistai la SIM quando conobbi Anna, che non pensa affatto di cambiare gestore, e continuo a tenerlo per le volte in cui io mi ricordo di accendere anche quel telefonino e lei si ricorda di chiamare lì e non sul Tim. Essendo questo una ricaricabile, la SIM scade ogni dodici mesi. Eh sì, perché il decreto Bersani ha obbligato le compagnie telefoniche a non fare scadere il traffico acquistato, ma si è dimenticato della SIM. Insomma, entro il 4 marzo devo fare una ricarica.
Vabbè, mi direte, questo significa semplicemente che per te il decreto non è cambiato nulla, no? E invece sì, è cambiato. Fino all’anno scorso, io potevo fare un pizz… ehm, una ricarica di tre euro, mi prendevo due euro di traffico e ne regalavo uno a Vodafone, e via. Adesso il taglio minimo disponibile è di 10 euro, sia che compri la scheda sia che lo faccia con le macchinette del lotto. Non parliamo poi della ricarica via internette: quella ormai è disponibile a partire da 15 (quindici) euro. È vero che almeno in teoria tutto quello è traffico disponibile, ma visto che non lo uso non significa poi molto.
A questo punto pensavo di fare la portabilità del numero… (non verso Tim, ovviamente), recuperarmi il credito, e trovare qualche amico che voglia usarlo. Che mi consigliate? :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-02-28 12:17

Brunch al Julep’s

Per la serie “viva il colesterolo”, quest’oggi siamo stati dei milanesi alla moda, e siamo andati a farci il brunch da Julep’s, locale immagino abbastanza modaiolo in via Torricelli all’altezza della circonvallazione. Oltre ad Anna ed io c’erano Simona, Cristina, Benny in trasferta milanese e Michi. Per dirla tutta, ho dei forti dubbi sul concetto di orario per il brunch (dalle 12 alle 16), che farebbe pensare che qua si dorme davvero fino a tardi: però non mi sono impuntato più di tanto anche se l’appuntamento era all’una, limitandomi a fare colazione al mattino.
L’arrivo al locale è stato allietato da un pullman granturismo che aveva deciso di proporre un giro molto personalizzato dei navigli, pensando di riuscire a fare una curva a 330 gradi senza l’ausilio di uno smaterializzatore. Fortuna che non c’era nebbia, e che non era una mattinata durante la settimana. Entrati finalmente nel locale ho scoperto che è piccolo, è buio, ed è pieno di gente, e ho capito perché Cristina avesse opportunamente pensato di prenotare. Ho anche scoperto che quello è un posto dove scrivere “prezzo fisso per persona: 22 euro” sembra sconveniente, e quindi scrivono “prezzo fisso per persona: 19.40 euro; coperto: 2.60 euro”. Non so perché, ma mi è venuta in mente la pletora di sovrapprezzi dei biglietti aerei, pur di dimostrare che loro mantengono i prezzi bassi.
A loro onore, nel buffet è anche compreso un refill a piacere di succo d’arancia e di caffè americano, il che significa che sono riuscito a sbafare abbastanza roba da ritenermi soddisfatto. Anna pensa che ci sono posti che fanno un brunch migliore e non le sono piaciuti più di tanto i pancakes che aveva ordinato fuori menu con Simona, ma io sarò un po’ più rustico e mi sono trovato assolutamente a mio agio, salvo appunto un po’ di claustrofobia.
Nota a piè di post: dovrò iniziare a girare mascherato. Mentre stavo facendo il secondo giro al buffet, un tipo si alza e mi chiede “Sei Maurizio Codogno?” Per la cronaca, il tipo è lui. Più che blogstar (anche se Marco ha accennato qualcosa sul fatto che il mio blog si veda da Alice… spero di avere capito male), in questo caso sono stato ricordato come Usenet Guru, a dire il vero. Certo che continuo a non capacitarmi di tutta questa fama… bah.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-24 19:02

17 febbraio, giornata del gatto

Me n’ero dimenticato. Ma come dice Silvia per i suoi padroni di casa, Ariel e Momo fanno festa tutto l’anno a spese nostre… (se mi ricordo, domani aggiungo un paio di foto delle giovini)
Aggiornamento: eccole qua!
Dov'è la pappa? La vita è dura

Ultimo aggiornamento: 2008-02-17 20:38

Telefonate non richieste

Ieri sera squilla il telefono. Era un tipo (accento meridionale) che voleva sottopormi un questionario su qualcosa di finanziario. In un mio rarerrimo istante di bontà dico di sì: alla prima domanda (l’età) il poveretto mi risponde «oh. Il pc mi dice “fuori quota”, l’intervista finisce qua». Mi sa che il tipo o è molto onesto o non fa da molto il lavoro, visto che non ha pensato a cambiare la mia età. Sono solidale con lui.
Invece stamattina mi chiama per l’ennemillesima volta una signorina Sky (accento direi settentrionale), che si è anche incazzata perché non ho voluto sentire la sua grande offerta («ma non voglio venderle nulla!»). Peccato fossi appena tornato dalla palestra, e quindi i miei due neuroni stavano cercando di prendere fiato: non mi è venuto in mente di chiederle da dove avesse tirato fuori il numero. Non sono per nulla solidale con lei.

Ultimo aggiornamento: 2019-12-20 13:01