Archivi categoria: io

comunicazione interna

Ricordate il “concorso letterario Telecom”? quello dove ero stato trombato brutalmente? (per gli smemorati, leggi qua). Bene, oggi mi è stato recapitato il libro (pubblicazione fuori commercio in 1000 esemplari riservata ai dipendenti del gruppo Telecom Italia; foto di copertina di Gianni Berengo Gardin) con i 66 racconti finalisti. Il tutto via corriere interno, e fin qua passi, ma con obbligo di firma della ricevuta. La mia sede è come sempre sconosciuta, tanto che mi avevano telefonato ieri per dirmi che erano due giorni che non mi trovavano. In tutto, non so quanti soldi siano stati spesi
Visti con questa lente, i centomila euro dati a Lucia Annunziata per la Consulenza d’Egitto non sono poi così fuori standard.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-25 12:28

assistenza interna telecom

Alla fine, dopo avere visto che il Samsung SGH-i780 mio non si comportava come quello dei miei colleghi (leggi, a parità di configurazione non ne voleva sapere di agganciare i satelliti GPS) ho alla fine accettato la dura realtà: il povero cellulare soffriva di una tara genetica. Nema problema: è un apparato di servizio, lo pago anche in piccole comode rate mensili, e quindi lo mando a far riparare! Sì, dev’essere così.
Problema di base: scoprire cosa devo fare. In teoria posso aprire una chiamata dall’help desk interno, esternalizzato ad HP-DCS. Esiste anche un menu vocale apposta. Quando al terzo giorno sono finalmente riuscito ad avere una risposta, scopro che l'”assistenza” si limita a ripetere le informazioni scritte nel documento di configurazione che ci hanno inviato, e che magari qualcuno non ha letto o compreso. Strano: ai dirigenti davano un altro modello. Nuovo giro, e richiesta informazioni alle segretarie, anzi al “punto delega”; questo significa “mandare una mail a Trento”. Risposta: “noi non ne sappiamo nulla”. A questo punto provo con quello che ci ha consegnato il telefono, che mi dice “sì, puoi venire qua, ma devi portare tutta la scatola con tutti gli accessori. Noi mandiamo il tutto in Samsung, e loro ce lo rimandano… in questo periodo va bene, in una settimana o giù di lì ritorna indietro”.
Ora, è vero che avevo un cellulare di scorta (il vecchio Nokia 6680 che ho riscattato), quindi ho semplicemente spostato la SIM. Ma è anche vero che sono un dipendente della maggior compagnia italiana di telefonia mobile, e mi sarei aspettato che ci fosse un pool di telefonini in più per avere una scorta nel momento in cui si manda in riparazione quello che non funziona. In effetti capitava così fino a tre anni fa; poi hanno detto “no, però vi lasciamo il telefonino vecchio come backup” (un Nokia 3650, che funziona ancora quasi del tutto in effetti), e adesso siamo arrivati a questo punto. Nel caso qualcuno volesse chiedermi un favore per vedere dove si è persa la sua pratica telefonica, sappia che è in buona compagnia :-(

Ultimo aggiornamento: 2008-07-24 09:17

Cambio turno zanzare

Sono due giorni che le punture di zanzare che come tutte le estati costellano le mie braccia e gambe sono cambiate di forma. Prima avevo bolle di diametro maggiore di un centimetro, che dopo due giorni si espandevano ancora di più; adesso mi trovo delle bollicine di un paio di millimetri di diametro, che non sembrano allargarsi più di tanto, e mi ricordano le punture di una decina di anni fa.
Avendo sempre associato le punture “grandi” alle zanzare tigre, la domanda ora è “ma dove diavolo sono andate?”. Poi c’è la domanda correlata: “e perché non se ne stanno là”? Che insomma, se proprio il mio karma richiede che io accetti qualche puntura di zanzara, quelle normali bastano e avanzano!

Ultimo aggiornamento: 2008-07-22 09:49

sarò solo io?

Sarà che invecchiando divento sempre più stupido, sarà che soffro di uindousmobailite™, ma in questo momento mi sono trovato la connessione del mio simpatico nuovo telefonino aziendale (Samsung SGH-i780) completamente sputtanata. Anche compulsando il manuale di istruzioni interne che ci hanno dato non sono riuscito a ottenere nulla, così oggi mi sono deciso a prendere il telefono (fisso) e chiamare il numero verde dell’assistenza. Ho così scoperto che (a) il menu vocale prevede un’apposita voce per chi ha problemi di “configurazione del nuovo smartphone” e (b) non riesco a trovare nessun operatore disponibile, e dopo qualche minuto mi viene buttata giù la linea. Mi sa che ci sia qualche problema più generale…

Ultimo aggiornamento: 2008-07-18 14:21

precisione coreana

[so già chi commenterà questo messaggio non appena letto il titolo :-) ]
Da un paio di giorni sono il non troppo felice possessore di un nuovo telefonino aziendale, un Samsung i860. (Il mio vecchio Nokia 6680 è stato già prenotato da Anna, per la cronaca). Stasera sono tornato a casa lasciando inopinatamente in ufficio sia il cavo USB di cui tanto non mi facevo nulla che il carichino. Vabbè, penso, è vero che la spina è tutto meno che standard, ma è anche vero che a casa ho un altro Samsung di sei mesi fa (SGH-P920), quindi posso tranquillamente usare quel carichino lì.
No. Sono due standard proprietari diversi.
Fortuna che l’ufficio è a meno di un quarto d’ora di bicicletta da casa.
Aggiornamento: (14 luglio) a dire il vero, dopo avere deciso di usare il telefonino come telefono (tolta la connessione dati sempre attiva, usato il wifi un paio di volte, spento la notte) sono arrivato a stamattina con il 70% di carica. Avrei potuto evitare la pedalata di venerdì sera.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-11 18:38

Il nostro monnezzaro in prima pagina!

Il nostro monnezzaro, quello che mette ordinatamente i sacchetti di rumenta nella piazza sotto il mio ufficio (come da foto), oggi ha avuto l’onore della prima pagina dell’edizione milanese di DNews. Potete trovare l’articolo in questione sul mio Posterous.
Giusto per la cronaca, le affermazioni di Antonio (a quanto pare è questo il suo nome) riportano fedelmente i concetti da lui espressi ma non esattamente i termini che lui usa, ripetendoli come un mantra. Per quanto riguarda la sporcizia della zona, è più o meno in linea con gli altri quartieri di Milano, solo che qua la si vede di più perché è raccolta in un solo punto; ma conoscendo bene la linea politica di DNews è ovvio che poi compaiano frasi tipo “Dalle finestre aperte si sente musica araba e la via si popola di spacciatori” (più che altro ci sono travestiti, ma si vede che non fanno abbastanza notizia).
Comunque oggi al bar di via Crespi erano tutti goduti, e anche qua in ufficio i commenti si sono sprecati :-)
Aggiornamento dell’ultimo momento, dalla voce stessa di Antonio: “Hai visto che a furia di portare la mmerda è uscita anche sul giornale?”

Ultimo aggiornamento: 2008-07-10 12:05

Lo sciopero Telecom di ieri

[presidio in piazza Einaudi] Visto che ieriavevamo uno sciopero di tutta la giornata contro la scelta di Bernabè di far fuori cinquemila persone; visto che per un lavoro come quello che faccio io limitarmi a stare a casa non serve a nulla; visto che tanto avevo l’imbianchino a casa e quindi non potevo starmene a dormire: e visto che il presidio si teneva in piazza Einaudi, cioè a dieci minuti a piedi da casa mia… ieri mattina me ne sono andato a manifestare, da Vero Lavoratore in Lotta. (Non che la partecipazione serva a molto, lo so bene: l’unica cosa seria che avrei potto fare contro Telecom sarebbe stato passare in ufficio, timbrare e uscire. Però sono troppo serio per una cosa del genere. Almeno nel presidio faccio numero)
Non so dire quanti siano stati a scioperare: le persone presenti al presidio regionale saranno state 250 (tiro a indovinare i numeri “ufficiali”: 150 per la questura, 1000 per il sindacato), escluse naturalmente le forze dell’ordine: due camionette della polizia con una decina di poliziotti col casco in mano ma senza scudo, che immagino fossero lì a evitare che qualcuno facesse dei picchetti (non che qualcuno ne avesse voglia); una decina di vigili urbani che avevano l’aria di chiedersi “che diavolo facciamo anche noi”; e un’auto dei carabinieri giusto per far figura. C’era poi il solito camioncino che sparava musica a palla, non so esattamente se per rompere le scatole ai dirigenti nel palazzone Telecom, rompere le scatole a noi che eravamo lì a fare un po’ flanella, o effettivamente per rallegrarci il morale. Ad ogni modo, verso le 10 i sindacalisti hanno deciso che tanto non arrivava più nessuno e hanno iniziato il microcomizio. Peccato solo che a nessuno fosse venuto in mente di portarsi una ventina di metri di prolunga: così hanno usato i megafoni a pile e non si riusciva a sentire praticamente nulla. Non che la cosa non abbia avuto una sua certa qual utilità: ad esempio, sono stati ben pochi a sentire l’assessore Casati (direi Bruno e non Ezio, qua hanno tutti lo stesso cognome!) che dopo averci paragonato ai Rom è anche riuscito ad affermare che la privatizzazione in Telecom è arrivata nel 2001 con Tronchetti Provera. In compenso il nostro territoriale CGIL, a cui avevo dovuto ricordare quando sono passato a salutarlo che non sono un settimo livello ma un quadro, era così contento della cosa che ha comunicato a tutti i duecentocinquanta partecipanti più forze dell’ordine che “per la prima volta abbiamo anche dei quadri alla manifestazione”. Fossi in lui non sarei così felice: io sono notoriamente un tipo piuttosto inclassificabile, e il fatto che il sindacato non sia riuscito a far capire agli alti livelli che forse è meglio vedere tutti insieme le politiche aziendali non depone a loro favore. Ah: del mio gruppo di lavoro ad essere presenti in piazza Einaudi eravamo il 15% della forza lavoro, vale a dire tre persone.
Finito il silenzioso comizio, si doveva decidere il da farsi. Dopo un po’ di confabulazioni varie, alla fine si è deciso che a stare fermi ci si stufava e così si è fatto un minicorteo per via Pirelli, via Vittor Pisani e viale della Liberazione. L’unico problema è che duecentocinquanta partecipanti più forze dell’ordine sono davvero pochini, e quindi il tamtam era “state più sparpagliati possibile per sembrare di più”. All’inizio la cosa funzionava anche, ma via Vittor Pisani è abbastanza larga perché scomparissimo quasi del tutto. Curiosità: c’erano anche delle bandiere dell’UGL, oltre a quelle della Triplice, e qualcuno le ha anche portate in corteo. Solo che se ne stavano a chiuderlo…
Alle 11:30 non c’era proprio più nulla da fare, e me ne sono ritornato a casa dagli imbianchini. Visto che tinteggiavano la camera da letto non ho potuto nemmeno fare una pennica, ci ho guadagnato ben poco da questo sciopero :-(
Ho scattato qualche foto: le trovate su Picasa.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-05 16:51

impegni mondani

Domani sera sarò a Bologna a salutare il buon Doug Hofstadter, che come tutti gli anni fa un periodo europeo e ne approfitta per salutare gli amici (e lasciare i figli con gli amici dei figli). L’unica fregatura è che visti gli orari dei treni sono costretto ad andare in macchina, con la mia voglia di guidare che mi salta addosso.
Venerdì invece dovrei essere a manifestare sotto Telecom, in occasione dello sciopero.
Il tutto mentre l’imbianchino ci rifà la camera, visto che finalmente sono riusciti a riparare la perdita dal terrazzino del piano di sopra (e con tutta la pioggia che è caduta a maggio ne siamo ragionevolmente certi!)
Non faccio previsioni più a lungo termine, se non che vorrei tanto dormire :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-07-02 17:44