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precisione coreana

[so già chi commenterà questo messaggio non appena letto il titolo :-) ]
Da un paio di giorni sono il non troppo felice possessore di un nuovo telefonino aziendale, un Samsung i860. (Il mio vecchio Nokia 6680 è stato già prenotato da Anna, per la cronaca). Stasera sono tornato a casa lasciando inopinatamente in ufficio sia il cavo USB di cui tanto non mi facevo nulla che il carichino. Vabbè, penso, è vero che la spina è tutto meno che standard, ma è anche vero che a casa ho un altro Samsung di sei mesi fa (SGH-P920), quindi posso tranquillamente usare quel carichino lì.
No. Sono due standard proprietari diversi.
Fortuna che l’ufficio è a meno di un quarto d’ora di bicicletta da casa.
Aggiornamento: (14 luglio) a dire il vero, dopo avere deciso di usare il telefonino come telefono (tolta la connessione dati sempre attiva, usato il wifi un paio di volte, spento la notte) sono arrivato a stamattina con il 70% di carica. Avrei potuto evitare la pedalata di venerdì sera.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-11 18:38

Il nostro monnezzaro in prima pagina!

Il nostro monnezzaro, quello che mette ordinatamente i sacchetti di rumenta nella piazza sotto il mio ufficio (come da foto), oggi ha avuto l’onore della prima pagina dell’edizione milanese di DNews. Potete trovare l’articolo in questione sul mio Posterous.
Giusto per la cronaca, le affermazioni di Antonio (a quanto pare è questo il suo nome) riportano fedelmente i concetti da lui espressi ma non esattamente i termini che lui usa, ripetendoli come un mantra. Per quanto riguarda la sporcizia della zona, è più o meno in linea con gli altri quartieri di Milano, solo che qua la si vede di più perché è raccolta in un solo punto; ma conoscendo bene la linea politica di DNews è ovvio che poi compaiano frasi tipo “Dalle finestre aperte si sente musica araba e la via si popola di spacciatori” (più che altro ci sono travestiti, ma si vede che non fanno abbastanza notizia).
Comunque oggi al bar di via Crespi erano tutti goduti, e anche qua in ufficio i commenti si sono sprecati :-)
Aggiornamento dell’ultimo momento, dalla voce stessa di Antonio: “Hai visto che a furia di portare la mmerda è uscita anche sul giornale?”

Ultimo aggiornamento: 2008-07-10 12:05

Lo sciopero Telecom di ieri

[presidio in piazza Einaudi] Visto che ieriavevamo uno sciopero di tutta la giornata contro la scelta di Bernabè di far fuori cinquemila persone; visto che per un lavoro come quello che faccio io limitarmi a stare a casa non serve a nulla; visto che tanto avevo l’imbianchino a casa e quindi non potevo starmene a dormire: e visto che il presidio si teneva in piazza Einaudi, cioè a dieci minuti a piedi da casa mia… ieri mattina me ne sono andato a manifestare, da Vero Lavoratore in Lotta. (Non che la partecipazione serva a molto, lo so bene: l’unica cosa seria che avrei potto fare contro Telecom sarebbe stato passare in ufficio, timbrare e uscire. Però sono troppo serio per una cosa del genere. Almeno nel presidio faccio numero)
Non so dire quanti siano stati a scioperare: le persone presenti al presidio regionale saranno state 250 (tiro a indovinare i numeri “ufficiali”: 150 per la questura, 1000 per il sindacato), escluse naturalmente le forze dell’ordine: due camionette della polizia con una decina di poliziotti col casco in mano ma senza scudo, che immagino fossero lì a evitare che qualcuno facesse dei picchetti (non che qualcuno ne avesse voglia); una decina di vigili urbani che avevano l’aria di chiedersi “che diavolo facciamo anche noi”; e un’auto dei carabinieri giusto per far figura. C’era poi il solito camioncino che sparava musica a palla, non so esattamente se per rompere le scatole ai dirigenti nel palazzone Telecom, rompere le scatole a noi che eravamo lì a fare un po’ flanella, o effettivamente per rallegrarci il morale. Ad ogni modo, verso le 10 i sindacalisti hanno deciso che tanto non arrivava più nessuno e hanno iniziato il microcomizio. Peccato solo che a nessuno fosse venuto in mente di portarsi una ventina di metri di prolunga: così hanno usato i megafoni a pile e non si riusciva a sentire praticamente nulla. Non che la cosa non abbia avuto una sua certa qual utilità: ad esempio, sono stati ben pochi a sentire l’assessore Casati (direi Bruno e non Ezio, qua hanno tutti lo stesso cognome!) che dopo averci paragonato ai Rom è anche riuscito ad affermare che la privatizzazione in Telecom è arrivata nel 2001 con Tronchetti Provera. In compenso il nostro territoriale CGIL, a cui avevo dovuto ricordare quando sono passato a salutarlo che non sono un settimo livello ma un quadro, era così contento della cosa che ha comunicato a tutti i duecentocinquanta partecipanti più forze dell’ordine che “per la prima volta abbiamo anche dei quadri alla manifestazione”. Fossi in lui non sarei così felice: io sono notoriamente un tipo piuttosto inclassificabile, e il fatto che il sindacato non sia riuscito a far capire agli alti livelli che forse è meglio vedere tutti insieme le politiche aziendali non depone a loro favore. Ah: del mio gruppo di lavoro ad essere presenti in piazza Einaudi eravamo il 15% della forza lavoro, vale a dire tre persone.
Finito il silenzioso comizio, si doveva decidere il da farsi. Dopo un po’ di confabulazioni varie, alla fine si è deciso che a stare fermi ci si stufava e così si è fatto un minicorteo per via Pirelli, via Vittor Pisani e viale della Liberazione. L’unico problema è che duecentocinquanta partecipanti più forze dell’ordine sono davvero pochini, e quindi il tamtam era “state più sparpagliati possibile per sembrare di più”. All’inizio la cosa funzionava anche, ma via Vittor Pisani è abbastanza larga perché scomparissimo quasi del tutto. Curiosità: c’erano anche delle bandiere dell’UGL, oltre a quelle della Triplice, e qualcuno le ha anche portate in corteo. Solo che se ne stavano a chiuderlo…
Alle 11:30 non c’era proprio più nulla da fare, e me ne sono ritornato a casa dagli imbianchini. Visto che tinteggiavano la camera da letto non ho potuto nemmeno fare una pennica, ci ho guadagnato ben poco da questo sciopero :-(
Ho scattato qualche foto: le trovate su Picasa.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-05 16:51

impegni mondani

Domani sera sarò a Bologna a salutare il buon Doug Hofstadter, che come tutti gli anni fa un periodo europeo e ne approfitta per salutare gli amici (e lasciare i figli con gli amici dei figli). L’unica fregatura è che visti gli orari dei treni sono costretto ad andare in macchina, con la mia voglia di guidare che mi salta addosso.
Venerdì invece dovrei essere a manifestare sotto Telecom, in occasione dello sciopero.
Il tutto mentre l’imbianchino ci rifà la camera, visto che finalmente sono riusciti a riparare la perdita dal terrazzino del piano di sopra (e con tutta la pioggia che è caduta a maggio ne siamo ragionevolmente certi!)
Non faccio previsioni più a lungo termine, se non che vorrei tanto dormire :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-07-02 17:44

Nubifragio!

Stasera Anna e io siamo rientrati in tram a casa, prendendo il 7 da Precotto. Arrivati in Fulvio Testi, ha iniziato a grandinare bello forte – a casa ci siamo trovati il terrazzo allagato, tanto per dire, ma non è di questo che voglio scrivere.
Mentre stavamo per arrivare a casa e discutevamo se farci ancora un giro sul tram in attesa che spiovesse, il tram si è fermato. Dopo un po’ (noi eravamo in fondo) ci siamo accorti che il tranviere smarronava. Un ramo era stato strappato dall’albero e si era posato proprio sul pantografo, bloccando il tutto. Il tentativo dell’informatico (spegnere e riaccendere il tram, sperando che il pantografo si abbassasse liberandosi) non è servito a nulla; noi a questo punto siamo scesi, visto che la pioggia era calata, mentre il tram è rimasto fermo ancora per un quarto d’ora (lo intravedevo dalla finestra di casa).
Ecco un paio di foto (un po’ scure, ma il cielo era quel che era) del fattaccio.
[ramo sul pantografo] [ramo sul pantografo]

Ultimo aggiornamento: 2008-07-01 22:46

Una volta bastava lavare la macchina

Non è giusto.
Mi sono detto “portiamo su il condizionatore, che stanotte Marina rimane a dormire da noi e si trova non un letto ma un forno”. Ho fatto un bel po’ di training autogeno per dirmi che i trenta chili del parallelepipedo possono andare su una scala a chiocchiola. Mi sono accorto sui miei piedi che forse non era una grande idea scuotere un coso pieno d’acqua di condensa. Dopo avere asciugato tutto, gradino per gradino porto il condizionatore al suo nuovo provvisorio posto. Lo accendo.
È arrivato il nubifragio (fuori, non in casa). Un muro d’acqua che non si vede a quindici metri di distanza. Non poteva iniziare mezz’ora prima?
(Tra mezz’ora devo anche prendere l’auto e andare a Linate. La vedo dura.)

Ultimo aggiornamento: 2008-06-29 21:08

Bollettino medico (sanguigno)

Ho il colesterolo alto (227), per la prima volta da non so quanti anni la mia ferritina è riuscita almeno a salire al minimo previsto (30… se si pensa che il range è 30-400 e io in genere sono a 20), ma in compenso ho i globuli rossi piccini (volume medio 78,9 mentre il range previsto è 80-96) e l’ematocrito a picco (40,6: quando sento i dati dei ciclisti mi viene sempre da ridere). Se mi vedete un po’ più passé del solito, sappiate il perché.
(Diciamo che dato tutto questo il risultato è che mi bloccano le donazioni di sangue per sei mesi)

Ultimo aggiornamento: 2008-06-28 10:55

Telecom e il risparmio energetico

Si sa, l’energia elettrica è un bene sempre più costoso. Tutti noi dobbiamo fare il possibile per evitare sprechi inutili, ad esempio iniziando a spegnere ogni tanto il nostro PC che c’è vita al di là del monitor (forse. Con questo caldo afoso non ci giurerei).
Direi che anche la mia azienda sta facendo la sua parte. Da lunedì a mercoledì l’ascensore è infatti rimasto bloccato: visto che ieri pomeriggio è stato finalmente riparato, oggi si è bloccato il condizionamento. Fortunatamente tengo sempre in ufficio un bell’asciugamano, visto che sono “un frisco che sa davvero dove ci ha l’asciugamano!” ;-) (E oggi, senza sapere delle misure per il risparmio energetico, sono arrivato in ufficio in Birkenstock…)

Ultimo aggiornamento: 2008-06-26 10:12