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Croccantini: una garanzia

Ieri sera, mentre eravamo a cena con la Simona e la Cri, mi è improvvisamente venuto in mente un orribile pensiero: avevamo dimenticato a Chiavari sia il vaso con i croccantini per le gatte che la confezione di scorta, e a casa non avevamo nulla. Erano già le 21:30, e quindi i supermercati erano chiusi: e se le nostre (viziate) gatte non avessero avuto i croccantini come tutte le notti, miagolii e raspamenti sarebbero stati tali da non farci dormire.
Sono così andato al discount alla Stazione Centrale, e ho comprato una scatola di croccantini DiCo, sperando in bene. Arrivato a casa, ho lasciato la scatola sopra il tavolo e mi sono allontanato. Dopo qualche minuto sento un rimestio e un tonfo; l’associazione a delinquere felina aveva buttato giù la scatola per vedere se si apriva.
In effetti stanotte abbiamo dormito di gusto.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-31 11:31

epperò…

è proprio da stupidi andarsene via da Milano nell’unica settimana in cui è vivibile.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-09 10:41

Ferie!

Bene bene. Da oggi fino a fine agosto il blog è praticamente chiuso. Fino a mercoledì ci sarà qualche post preparato in anticipo (come questo, del resto), mentre sarò a Usseglio dalla mia mamma; poi scenderò a Chiavari fino al 30, e inizieranno le due settimane di disintossicazione da Rete che faccio ormai da anni (ogni riferimento è casuale: il post l’avevo preparato prima). L’unica cosa che troverete saranno i santi del calendario, che sono stati opportunamente preparati.
Aggiungo solo che venerdì 29 saremo a Sarzana, per il Festival della Mente: sapevàtelo!

Ultimo aggiornamento: 2008-08-09 08:31

Reperibilità di rappresentanza

Ieri pomeriggio sulla casella email interna mi è arrivato un messaggio intitolato “Calendario Reperibilità di Rappresentanza Regionale – Lombardia”, con un simpatico file Excel allegato da cui evincevo che dalle 17:00 del 16 ottobre alle 08:00 del 17 ottobre sarei stato “reperibile di rappresentanza per la Lombardia”.
Sono andato a vedere i documenti indicati nell’email, e ho scoperto che mi sarebbe “affidata la gestione di situazioni che potrebbero recare nocumento all’azienda nel suo complesso”, come “arresti e fermi di personale, furti, danneggiamenti, richiesta di informazioni da Enti Locali, Forze dell’Ordine, Media, attacchi di Hacker, frodi…”. Terremoti no, però: per quello c’è un’apposita Unità di Crisi. Il manuale operativo, vistato dal buonanima di Adamo Bove, spiega che a livello di macroregione tutti i dirigenti e i quadri aziendali di Operations sono tenuti a prestare il servizio, mentre a livello nazionale ci sono solo i dirigenti (esclusi amministratore delegato, direttore generale e primi livelli) e i quadri che hanno gente sotto di loro. Nulla di tecnico da fare, è scritto esplicitamente: si deve sempre allertare le strutture adeguate.
Tutto bellissimo, e sicuramente utile per rafforzare il senso di appartenenza all’azienda, bla bla bla. Ma mi ci vedete voi alle due di notte davanti alle telecamere a spiegare qual è la posizione di Telecom Italia sul blackout improvviso della telefonia fissa in una centrale milanese? E se sì, mi spiegate cosa dovrei dire? Perché è vero che quello che devo fare generalmente è semplicemente attivare le strutture giuste, ma a questo punto mi chiedo a cosa serva un filtro ulteriore, e non sono mica riuscito a scoprirlo. L’unica mia speranza è la mail arrivata qualche ora dopo, che Ci invitava a NON tenere conto del calendario inviato. Forse si sono accorti che il gruppo dove lavoro io è un po’ fuori dai giochi.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-08 11:38

l’utilità dei social network

Alle 15:30, zio Bonino e Annarella avvisano via FriendFeed che rispettivamente a Cuneo e Torino c’è la Tempesta Perfetta. Faccio un po’ di conti, ed esco dall’ufficio alle 17:15, arrivando a casa tre minuti prima del locale diluvio milanese.
E poi mi venite a dire che i social network non servono a nulla?

Ultimo aggiornamento: 2008-08-06 18:24

roba di qualità

ero tutto felice per essermi preso venerdì scorso una cuffia nuova per starmene in pace in ufficio.
Ieri mattina il filo mi si attorciglia sulla sedia: non sento più nulla. Lascio la cuffia per un controllo a Marco, il mio riparatore milanese di fiducia, che stamattina mi dice “guarda che tutti e tre i fili si sono staccati”.
Le vecchie cuffie cinesi, che avevo buttato via perché dopo cinque anni ormai perdevano i pezzi, si saranno aggrovigliate per decine di volte. Non è mai successo loro nulla dal punto di vista elettrico. Partendo dal fatto che – non avendo più la confezione – mi sa che non mi rimborsino nulla, che faccio? La risposta “prenditi cuffie wireless” non verrà considerata :-P

Ultimo aggiornamento: 2008-08-06 11:39

Filosofie feline

Stamattina, mentre preparavo colazione, ho dovuto come sempre dare un po’ di pappa alle belv di casa nostra. In realtà credo che stanotte avessero avuto croccantini a sufficienza, quindi né Ariel né Momo si sentivano in dovere di mostrare la fame atavica che le attanagliava.
Ma – come gli esseri umani – anche i gatti hanno caratteri diversi: così, mentre Ariel se ne stava fissa in cucina per essere certa che io non scappassi via senza compiere Il Mio Dovere Pluriquotidiano, di Momo non v’è stata traccia… finché non ho aperto la scatoletta, al che si è materializzata come un qualunque sistema JIT.
Purtroppo la scena antropolog… ehm, felinologica è stata rovinata dalla pappa non considerata troppo interessante. Intendiamoci: non così poco interessante da essere snobbata, ma comunque senza un grande successo di critica.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-05 09:14

Ignazio show

[parte della scorta di La Russa] Oggi sono uscito per andare a mangiare e ho scoperto che la mensa era chiusa per ferie. Era un po’ troppo tardi per andarsene dai cinesi di viale Monza, così mi sono detto “andiamo in via Padova a prenderci un po’ di focaccia”. Faccio via Giacosa, arrivo nella piazzetta e vedo un piccolo capannello di gente, con una quantità di poliziotti e militari un po’ esagerata per i miei gusti. Scelgo allora di passare dal kebabbaro dall’altro lato della via. C’era la solita gente e qualche macchina in più parcheggiata in doppia fila: guardo meglio e mi accorgo che sono tutte macchine delle forze dell’ordine, alcune senza livrea ma con i lampeggianti, e c’è una campagnola dell’esercito. Entro dal kebabbaro e scopro quello che avrei già potuto capire da solo: il Ministro della Difesa della Repubblica Italiana Ignazio La Russa in persona era presente in persona e pizzetto per mostrare all’italico volgo come da oggi in poi saremo tutti più sicuri perché abbiamo l’Esercito che veglia sulle nostre vite e proprietà.
Sono un pavido e non ho voluto rischiare di prendere una foto del ministro. Però, oltre alla sfilza di auto della miniatura in cima all’articolo, ho scattato da debita distanza questa foto. Sono ragionevolmente certo, vista la telecamera che puntava verso il basso, che lì in mezzo di fosse La Russa. Lascio fare i conti a voi di quanta gente (e quanti poliziotti, carabinieri e militari) c’erano: se qualcuno ha visto l’intervista su un qualche TG, sarebbe simpatico scoprire se l’impressione era la stessa :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-08-04 14:00