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manco ti fanno mangiare in pace

Oggi a pranzo sono stato in mensa. A parte che come al solito quando arrivo io di roba da mangiare ne resta ben poca, la cosa che mi è saltata subito agli occhi è stata il tv da 35 pollici o giù di lì che era stato installato in un angolo e che trasmetteva l’equivalente di una presentazione Powerpoint di Assilt-Inran su “Alimentazione & salute…” (i puntini sono originali). L’Assilt è la mutua Telecom, per la cronaca, mentre l’Inran sarebbe l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (vedi qua).
Le slide avevano tante immagini, e una decina di slogan che vi presento subito, con tra parentesi i miei commenti. Ovviamente c’era anche la musichetta di soprafondo.
Un peso corretto, un buon livello di attività fisica
Una dieta equilibrata, tanta frutta, tanti ortaggi (che lancerei volentieri contri chi ha pensato quella campagna)
Grassi, non troppi, e scegliamoli bene (attento ai tuoi amici sovrappeso, insomma)
Zuccheri, dolci, bevande zucherate. Non esageriamo
Anche l’acqua è un alimento. Bevi in abbondanza (non credo che l’acqua del rubinetto in mensa sia potabile)
Poco sale. È molto meglio
Alcol sì, ma nelle giuste quantità (non c’è problema: nelle mense Telecom l’alcol è vietato)
Una dieta varia è una dieta sana
Anche tu sei il responsabile della sicurezza dei tuoi cibi (chiedere a Tavaroli per ulteriori informazioni)
A ciascuno il suo… (ecco. E a noi ci tocca questo?)
Se almeno il video fosse stato silenziato, non ci sarebbero stati problemi: tanto ero girato dalla parte opposta. (Le frasi me le sono copiate mentre aspettavo che il mio collega finisse di mangiare). Ma così garantisco che era fastidioso anche parlare, nonostante non gli fossimo affatto vicini. Ma secondo questi qua, mangiare guardando la tv fa così bene?

Ultimo aggiornamento: 2009-02-16 16:20

Fumetti di .mau.

I più attenti se ne sono accorti, perché c’è il link dalla mia homepage e dalla pagina principale del blog. Alcuni sono stati contattati personalmente. Adesso ormai la notizia è di dominio pubblico, a giudicare dal numero di accessi di ieri… ma iniziamo da capo.
Due anni e mezzo fa avevo parlato di stripgenerator, un sito in flash che ti permette di creare una striscia di fumetti. Con i miei ben noti tempi, ho deciso di provare a vedere cosa riuscivo a fare; il risultato è questo, con backup delle strisce qua. La periodicità è variabile, visto che non c’è la possibilità di salvare in anticipo la striscia: quindi devo avere l’idea e avere la possibilità di inserirla. Lo so, non si vede una cippa; ma se si clicca sulla striscia la si riesce ad avere a una risoluzione decente.
Ci sono almeno due problemi con la mia capacità di fare delle strisce. Il primo è che non so disegnare; con un sistema come stripgenerator la cosa si può superare, ma il risultato grafico non è il massimo. Il secondo è che non so fare le battute. Anche se qualcuno dei betatester ha in parte apprezzato, un mio amico mi ha scritto “non sono all’altezza dei tuoi standard”, un anonimo commentatore ha scritto più direttamente “fanno proprio cagare”. Tanto se ne stanno da tutt’altra parte rispetto al blog, quindi non siete costretti a guardarle :-P
PS: se qualcuno volesse creare dei fumetti, ho scoperto da Totumweb di altri siti: MakeBeliefsComix, BitStrips (dalle immagini il migliore del lotto), e Comiqs, che però si direbbe più per fotoromanzi.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-16 07:00

Bici di cortesia

Anche il mio ciclista si è arreso all’evidenza. La ruota posteriore della mia bicicletta è nata sfigata: si era rotto il mozzo, l’aveva cambiato, ma non appena facevo un centinaio di chilometri la bici iniziava a fare rumori nient’affatto piacevoli. Ieri sono arrivato a sentire ballare la ruota dietro quando pedalavo senza nemmeno forzare, anche se facendola girare a vuoto era assolutamente centrata. Insomma, alla fine cambio la ruota tutta.
Solo che il ciclista stava aspettando che gli arrivassero delle ruote nuove, e quindi ho dovuto lasciare lì la mia bici che era oggettivamente inutilizzabile. Per andare in ufficio allora mi ha lasciato una bicicletta di cortesia, proprio come fanno le autofficine :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-02-11 10:31

Il postino suona sempre zero volte

Beh, magari non è esattamente così. Però in questo periodo il postino qui da noi non si prende la briga di infilare le lettere nelle varie caselle: così quando arrivo a casa mi trovo un pacco di roba sopra le caselle delle lettere, e devo spulciare per trovare la mia roba.
È vero che molte delle caselle sono tappate dalla pubblicità, ma non la nostra, che svuoto tutti i giorni: e anche ieri sera era pulita, tanto che c’era un avviso di raccomandata dentro. E in effetti non è nemmeno detto che sia il postino vero e proprio, ma più facilmente quello di qualche altra azienda: in effetti la lettera che stava fuori era l’estratto conto Amex.
Certo che siamo messi bene con l’attenzione al cliente, nevvero?

Ultimo aggiornamento: 2009-02-10 08:00

È primavera…

Dato il combinato di una giornata finalmente serena, dell’essere uscito dall’ufficio un po’ prima del solito – in fin dei conti mi sono mangiato la schiscetta da casa – e del fatto che sono passati quasi due mesi da Santa Lucia, oggi sono potuto tornare a casa senza dovere accendere le luci della bici. Sono cose.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-09 19:18

Soluzione in salsa italica

Otto giorni fa hanno rubato la bicicletta a un mio collega. Gliel’hanno rubata qui in ufficio: a differenza del sottoscritto, che lega la sua con l’archetto al mancorrente della scala di sicurezza, lui si era limitato a legare una ruota al telaio e probabilmente qualcuno è entrato, ha preso sottobraccio la bicicletta, e se n’è andato con calma, come avevo previsto a suo tempo. D’altra parte, con un cancello che è il più delle volte scassato, nessuno pensa alla possibilità di tenerlo chiuso, rischiando che non si riapra più.
Fortunatamente la mia azienda è brava a prendere decisioni subitanee. Oggi, rientrato dalla pausa pranzo, ho trovato un foglio sulla mia bicicletta dove era spiegato che quella di parcheggiare nei locali aziendali è una graziosa e benevola concessione aziendale, per cui non sono costretto a genuflettermi, ma d’altra parte non posso lamentarmi se qualcuno ruba il mio mezzo di trasporto; il tutto da firmare per accettazione. Rispetto alla prima versione del modulo che avevo visto circolare la settimana scorsa dopo il fattaccio, adesso hanno ammesso l’esistenza delle biciclette, e hanno sbarrato il punto relativo alla targa del mezzo. Fantastici.

Ultimo aggiornamento: 2009-02-04 13:31

giubileo

Sicuramente la data corretta non è il primo febbraio. Allora non avrei mai pensato che tutto questo sarebbe stato così importante da dovermi ricordare il giorno esatto. Però è una data come un’altra, il periodo è più o meno quello, e quindi ho deciso di considerarla come il giorno anniversario.
Il primo febbraio 1984, al centro di calcolo della Scuola Normale Superiore, scoprii che avevo la possibilità di usare i terminali (uno a linea di comando, 300 baud; l’altro a 4800 bit al secondo, schermata 24*80) e connettermi a E105DIDA@ICNUCEVM, un account sul mainframe del CNUCE che faceva parte della rete di calcolatori EARNET (la parte europea di BITNET, che ai tempi veniva sponsorizzata dall’IBM: in effetti ICNUCEVM era un IBM 370).
Probabilmente la maggior parte di questi nomi non vi dice proprio nulla. Non è così strano: venticinque anni nell’informatica sono più di una vita. Quello che vorrei dire è che non so quanto l’informatica abbia cambiato la mia vita (ma se è per quello, la prima calcolatrice programmabile, la TI-57, l’ho avuta nell’estate 1978 e quindi sono già passati più di trent’anni), ma sicuramente l’internette sì (anche se non mi sono sposato grazie ad essa :-) ). Dunque mi sembra giusto ricordarla, no?

Ultimo aggiornamento: 2009-02-01 20:55