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È dura la vita di un blogghettaro

Stamattina non avevo nulla di anche solo un po’ intelligente da scrivere, quindi non ho scritto nulla.
Oggi a pranzo coi colleghi mi sono sentito dire “Com’è che stamattina non hai scritto nulla? ”

Ultimo aggiornamento: 2009-03-26 15:17

È primavera, arrivano i giochi matematici

Con una preparazione sempre minore e la speranza di stare più attento alle virgole, domani mi dedicherò come tutti gli anni ai Giochi Matematici in Bocconi. È anche vero che in questi giorni sono così fuori con la testa che mi vedo molto male.
Tornando all’eterno dibattito su queste notiziole a proposito della matematica ricreativa, posso assicurarvi che questi problemi non sono quasi mai ricreativi, nonostante coloro che preparano gli esercizi cercano sempre di metterli in una forma che non sia troppo arida. Diciamola tutta: qui c’è competitività allo stato puro. Ma in fin dei conti ognuno sceglie le competizioni dove ha qualche minima probabilità di svettare, no?
Aggiornamento: (21 marzo) Ho sbagliato l’ultimo problema (nulla di strano, era di geometria solida: già con quella piana mi sparo, figuriamoci così) La gara milanese sarebbe stata vinta dal solito Marco Broglia, che ha consegnato per primo con tutti gli esercizi corretti. Ma Marco era fuori concorso, perché già ammesso alla finale; come risultato pratico il primo classificato “ufficiale” sono stato io. Devo dire che per una volta sono stato bravo, non ho fatto errori stupidi e ho anche risolto bene il primo problema che è uno di quelli che in genere sbaglio…

Ultimo aggiornamento: 2009-03-20 11:03

Io sono sempre controtendenza

C’è una categoria di post che è più frequente di quella sulla fine dei giornali: parlo dei post sulla fine dei blog. L’ultimo a parlarne è stato Andrea Beggi, che martedì ha spiegato come scrivere un post costi sempre fatica e tempo che dopo un po’ iniziano a farsi sentire e a mancare, che oggidì noi abbiamo già detto (quasi) tutto, se non l’abbiamo detto noi è probabile che tra i millemila altri blog qualcuno abbia già espresso il nostro pensiero, e che ci sono tanti altri strumenti oltre al blog. Fin qui nulla di nuovo. Ma una cosa nuova, anche se non nuovissima, c’è: la colpa di FriendFeed che assorbe le discussioni e drena via commenti dal blog, tarpando l’ego del bloggher.
Innanzitutto un’affermazione del genere implica che il blogocono è davvero piccolo, una specie di piazza virtuale. Non c’è un risultato per la googlata “friendfeed” sugli articoli di www.repubblica.it, ce n’è uno solo (di nientemeno che Elmar Burchia!) su www.corriere.it. Sarà vero che l’Italia segue immediatamente gli USA nel buzz su questo servizio, ma a parlarne sono sempre i soliti noti. Ma questo non è poi così importante per un egocentrico quale io sono. Più divertente leggere appunto che FriendFeed ruba commenti al blog. Sarà che i miei ventun lettori sono da un lato molto affezionati a me e dall’altro dei grafomani, ma non mi sono mai accorto della cosa: su FF i miei post sembrano essere dei lebbrosi da quanto poco sono commentati, o anche solo segnalati, mentre qua sul blog ci sono alcuni temi che hanno il loro bel dibattito, vedi anche il post sull’economia di ieri. (Recensioni e matematica da questo punto di vista appaiono rari nantes in gurgite vasto, ma non si può pretendere troppo dalla vita.)
Insomma, da queste parti siamo tutti dei bastian contrari ;-)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-19 08:00

Quanti Codogno!

Dopo che è uscita la nuova pagina casa di FacciaLibro, ho innanzitutto capito ancora una volta che quello è un posto che non fa per me (diciamo che ci tengo un piede giusto perché non si sa mai). Dopo aver ordinato tutti i (troppi) amicici in varie liste, per cercare di diminuire almeno un po’ il rumore – ammesso e non concesso che ci sia qualcosa di diverso dal rumore: nulla di male, intendiamoci, è un modello come un altro – ho provato per curiosità a fare una ricerca con Codogno, e ho scoperto che ci sono decinaia e decinaia di miei cognomini, che naturalmente non mi era mai capitato di incontrare in rete (o nella vita reale, se per questo)
Direi che questa è un’ulteriore prova che la gente che usa Facebook è per lo più completamente diversa da quella cui eravamo abituati prima su Usenet, poi sui blog ma anche più banalmente con la posta elettronica (sul web non so che dire, visto che è una connessione monodirezionale). Basta solo ricordarselo!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-16 11:30

Casco

Sono diventato un mollaccione. Dopo che Anna mi ha gentilmente spiegato per solo due mesi che avrei dovuto comprarmi il caschetto per andare in bici, ho sfruttato la solita offerta Lidl (11 euro…) e me lo sono preso. Non ci crederete, ma ho persino iniziato a usarlo. A dirla tutta, non ho ancora ben capito la sua utilità, visto che se qualcuno mi prende sotto in macchina mi ammazzerà lo stesso: ad ogni modo assomiglio sempre di più a un transformer, e non so se sia un bene.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-13 07:00

mai chiedersi il perché

La scorsa settimana è arrivato ad Anna il suo nuovo piccolo Dell, subnotebook a 12 pollici, con la sua bella distribuzione ubuntu. Peccato che non riuscissi a vedere la rete wifi di casa. Dopo aver smanettato per qualche giorno, ho deciso che il problema doveva essere sul vecchio router che non trasmetteva in 802.11g; così ieri sera il nostro provider ci ha portato un altro router da provare, mentre io ero alle prove di canto.
Stasera, rientrato a casa, mi metto a smadonnar… ehm, a smanettare su: effettivamente adesso vedo il segnale, ma niente connessione. Provo a lasciar perdere la connessione automatica e settare quella manuale; niente. Provo a lasciar perdere la connessione con l’apposita applicazione e lavorare da terminale; niente. Lascio tutto fermo perché devo andare a fare la spesa e poi cenare, e infine provo a telefonare al mio collega Marco per un consulto telefonico.
Gli spiego tutta la storia, e gli faccio “guarda, ho anche fatto la configurazione manuale, ma poi da iwconfig non vedo indicato l’ESSID né l’access point…”. Per scrupolo rifaccio la configurazione e lancio di nuovo il comando: toh, erano presenti. Faccio subito qualche altra prova: netstat vede la rete, traceroute scopro che non esiste più (c’è traceroute6, che però non ho osato provare), il browser vede la rete.
Non so cosa succederà quando farò ripartire il PC: non mi chiedo nemmeno cosa sia successo nel frattempo, visto che sono troppi anni che combatto contro i computer e so che bisogna accettare graziosamente quello che succede.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-11 21:49

la mia banca è tempestiva

Giovedì scorso mi arriva un messaggio dalla mia banca. Me ne arrivano tanti, visto che monitoro tutti i pagamenti col bancomat. Mi dicevano che c’era un addebito di 90 euro da parte di tale Mila no Revisioni datato 03/12/2007. Sì, dicembre duemilasette.
Venerdì mattina contatto via chat il supporto clienti e chiedo lumi sulla cosa: l’operatrice mi dice su quale bancomat è stato fatto (quello di Anna) e che manderà avanti la cosa. Parlando con Anna, a un tratto le viene in mente una cosa: “non sarà stata la volta della batteria kaputt?” Controllo: le date coincidono, una pagina di Google indica che ora l’azienda sta non so dove ma in passato è stata dietro casa nostra, in effetti l’estratto conto di allora non riportava il pagamento (che bello avere gli estratti conto in formato elettronico, tra l’altro :-) ) e quindi mi tranquillizzo.
Lunedì sera mi arriva la riposta del customer care, che afferma che il pagamento è dovuto – nulla da eccepire – e che “il pagamento e’ stato addebitato in conto solo adesso in quanto quando era arrivato si era bloccato poiche’ il conto non era momentaneamente capiente.” Ho controllato: il mio conto non è mai stato così vicino al rosso. Però mi domando se devo essere felice che la mia banca non volesse farmi pagare degli interessi di mora o se devo preoccuparmi perché si dimentica un pagamento per quindici mesi…

Ultimo aggiornamento: 2009-03-11 08:00

Intrappolato 2!

Credo che si possa dire ormai con ragionevole certezza: sono io che porto sfiga. Dopo che la scorsa settimana sono rimasto bloccato in ascensore, stamattina ho fatto il bis. Stavolta eravamo in quattro, Damiano aveva già letto la cronaca del mio primo blocco, e in quattro e quattr’otto abbiamo aperto le porte e siamo usciti. Il mio piccolo problema personale è che da solo non ce la faccio mica :-(

Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 08:33