Archivi categoria: io

Ora legale, non si sa ben dove

Sul comodino in camera ho un orologio-sveglia-termometro che si sincronizza via radio col segnale tedesco, che già secondo me hanno messo la centrale di trasmissione lì perché si sa che i tedeschi sono precisi. Inutile dire che è made in Lidl. Anna ha una sveglietta da viaggio normale Oregon Scientific, che però ha il tasto “ora legale” per evitare di rimettere a posto l’ora due volte l’anno.
Ieri sera clicco il tasto sulla sveglia di Anna, e scopro che torna indietro di un’ora. Immagino che il problema sia legato al fatto che a gennaio l’abbia rimessa a posto manualmente lei dopo che siamo tornati dalla Grecia (e io avevo cliccato sull’ora legale mentre eravamo là, sfruttando la semplice differenza di fuso); correggo il tutto e via. Stamattina alle 9:40 guardo finalmente la mia sveglia: segna le 18:40. Cerco di ricordarmi come diavolo la si corregga a mano – se uno prende una cosa autocorreggentesi non va certo a ricordarsi tutto; alla fine la mia intelligenza vince lo stupido meccanismo, correggo l’ora, e… scopro che l’anno in corso sarebbe il 2088.
Non venitemi a dire che l’ora legale è una bella invenzione!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-29 17:47

noi vincitori

Sono così fuso da non essermi nemmeno accorto che la primavera è iniziata la scorsa settimana, e quindi l’estrazione dei premi dell’Operazione Primavera di Radio Popolare c’è stata domenica scorsa.
E sono così fortunato da avere vinto il duecentoventiquattresimo premio: tre confezioni di OdorOff e tre di Zanzy Out, il che a Milano non fa affatto male :-) Adesso devo solo trovare dove ho lasciato i biglietti…

Ultimo aggiornamento: 2009-03-27 15:16

È dura la vita di un blogghettaro

Stamattina non avevo nulla di anche solo un po’ intelligente da scrivere, quindi non ho scritto nulla.
Oggi a pranzo coi colleghi mi sono sentito dire “Com’è che stamattina non hai scritto nulla? ”

Ultimo aggiornamento: 2009-03-26 15:17

È primavera, arrivano i giochi matematici

Con una preparazione sempre minore e la speranza di stare più attento alle virgole, domani mi dedicherò come tutti gli anni ai Giochi Matematici in Bocconi. È anche vero che in questi giorni sono così fuori con la testa che mi vedo molto male.
Tornando all’eterno dibattito su queste notiziole a proposito della matematica ricreativa, posso assicurarvi che questi problemi non sono quasi mai ricreativi, nonostante coloro che preparano gli esercizi cercano sempre di metterli in una forma che non sia troppo arida. Diciamola tutta: qui c’è competitività allo stato puro. Ma in fin dei conti ognuno sceglie le competizioni dove ha qualche minima probabilità di svettare, no?
Aggiornamento: (21 marzo) Ho sbagliato l’ultimo problema (nulla di strano, era di geometria solida: già con quella piana mi sparo, figuriamoci così) La gara milanese sarebbe stata vinta dal solito Marco Broglia, che ha consegnato per primo con tutti gli esercizi corretti. Ma Marco era fuori concorso, perché già ammesso alla finale; come risultato pratico il primo classificato “ufficiale” sono stato io. Devo dire che per una volta sono stato bravo, non ho fatto errori stupidi e ho anche risolto bene il primo problema che è uno di quelli che in genere sbaglio…

Ultimo aggiornamento: 2009-03-20 11:03

Io sono sempre controtendenza

C’è una categoria di post che è più frequente di quella sulla fine dei giornali: parlo dei post sulla fine dei blog. L’ultimo a parlarne è stato Andrea Beggi, che martedì ha spiegato come scrivere un post costi sempre fatica e tempo che dopo un po’ iniziano a farsi sentire e a mancare, che oggidì noi abbiamo già detto (quasi) tutto, se non l’abbiamo detto noi è probabile che tra i millemila altri blog qualcuno abbia già espresso il nostro pensiero, e che ci sono tanti altri strumenti oltre al blog. Fin qui nulla di nuovo. Ma una cosa nuova, anche se non nuovissima, c’è: la colpa di FriendFeed che assorbe le discussioni e drena via commenti dal blog, tarpando l’ego del bloggher.
Innanzitutto un’affermazione del genere implica che il blogocono è davvero piccolo, una specie di piazza virtuale. Non c’è un risultato per la googlata “friendfeed” sugli articoli di www.repubblica.it, ce n’è uno solo (di nientemeno che Elmar Burchia!) su www.corriere.it. Sarà vero che l’Italia segue immediatamente gli USA nel buzz su questo servizio, ma a parlarne sono sempre i soliti noti. Ma questo non è poi così importante per un egocentrico quale io sono. Più divertente leggere appunto che FriendFeed ruba commenti al blog. Sarà che i miei ventun lettori sono da un lato molto affezionati a me e dall’altro dei grafomani, ma non mi sono mai accorto della cosa: su FF i miei post sembrano essere dei lebbrosi da quanto poco sono commentati, o anche solo segnalati, mentre qua sul blog ci sono alcuni temi che hanno il loro bel dibattito, vedi anche il post sull’economia di ieri. (Recensioni e matematica da questo punto di vista appaiono rari nantes in gurgite vasto, ma non si può pretendere troppo dalla vita.)
Insomma, da queste parti siamo tutti dei bastian contrari ;-)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-19 08:00

Quanti Codogno!

Dopo che è uscita la nuova pagina casa di FacciaLibro, ho innanzitutto capito ancora una volta che quello è un posto che non fa per me (diciamo che ci tengo un piede giusto perché non si sa mai). Dopo aver ordinato tutti i (troppi) amicici in varie liste, per cercare di diminuire almeno un po’ il rumore – ammesso e non concesso che ci sia qualcosa di diverso dal rumore: nulla di male, intendiamoci, è un modello come un altro – ho provato per curiosità a fare una ricerca con Codogno, e ho scoperto che ci sono decinaia e decinaia di miei cognomini, che naturalmente non mi era mai capitato di incontrare in rete (o nella vita reale, se per questo)
Direi che questa è un’ulteriore prova che la gente che usa Facebook è per lo più completamente diversa da quella cui eravamo abituati prima su Usenet, poi sui blog ma anche più banalmente con la posta elettronica (sul web non so che dire, visto che è una connessione monodirezionale). Basta solo ricordarselo!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-16 11:30

Casco

Sono diventato un mollaccione. Dopo che Anna mi ha gentilmente spiegato per solo due mesi che avrei dovuto comprarmi il caschetto per andare in bici, ho sfruttato la solita offerta Lidl (11 euro…) e me lo sono preso. Non ci crederete, ma ho persino iniziato a usarlo. A dirla tutta, non ho ancora ben capito la sua utilità, visto che se qualcuno mi prende sotto in macchina mi ammazzerà lo stesso: ad ogni modo assomiglio sempre di più a un transformer, e non so se sia un bene.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-13 07:00