In uno dei libri che sto leggendo (Sei cose impossibili prima di colazione) l’autore afferma che gli animali non sono capaci di credenze causali, cioè di pensare che da A segua B (che in effetti lo segua o no è irrilevante ne contesto del libro e nel mio). Ha qualche dubbio sui primati superiori, ma nulla di più. Sarà.
Io mi sono accorto già da un certo tempo che la nostra gatta Ariel va a mangiarsi una felce – per vomitarla subito dopo – quando ha della pappa che non le piace e noi non ci decidiamo a cambiarla pur essendo a casa. Oggi a pranzo mangiavamo del filetto, mentre il suo petto di pollo era rimasto praticamente intonso. Ariel ha iniziato a piazzarsi speranzosa vicino alla sedia di Anna, poi alla mia, poi di nuovo a quella di Anna: vedendo che facevamo gli gnorri, è partita diretta verso la felce.
Decidete voi.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-26 14:37