Archivi categoria: informatica e AI

Un classico

Era un po’ che non ne vedevo più, e mi chiedevo come mai i phisher avessero saltato questo simpatico sistema. Ma stamattina gmail mi ha riportato – senza nemmeno metterlo nello spam – questo messaggio da parte di “accrediti@poste.lt”, dal titolo “L’accredito ricevuto e’ stato temporaneamente bloccato.” Notate la presenza dell’apostrofo al posto dell’accento, un buon miglioramento rispetto alle lettere senza accento o alle lettere cirilliche che a volte capitano. Ma notate bene l’indirizzo: non è affatto farlocco, e credo proprio esista davvero. Il trucco c’è, ovviamente: il sito non è “poste.IT” ma “poste.LT”, cioè un sito lituano. Erano appunto anni che non mi capitavano più…
Il messaggio di per sé arriva da apache@realsys.hu, ed è formato da un semplice jpg, ospitato a http://www.munillinois.org/scripts/calendar/e1u2r9o.jpg e che ho salvato da me. Il link è sulla directory “calendar” che rimanda a http://www.gymcan.org/%20/%20/bancoposta.online.it/bpol/cartepr/ , per la cronaca. Le lettere accentate nel testo, pardon nell’immagine, ci sono, anzi ce ne sono un po’ troppe; ed è sempre l’ufficio postale di Brandizzo ad essere impelagato, tanto che il ridente paesino sta per superare Pinerolo nell’apposita classifica. Però il tutto mi fa pensare che il phisher sia qualcuno di nuovo… che bello, un po’ di novità fa sempre bene!

Ultimo aggiornamento: 2007-07-18 10:20

Ma comprimere è intelligente?

Leggo da Slashdot di una gara, lo Hutter Prize for Compression of Human Knowledge, per comprimere quanto più possibile i primi 100 MB di Wikipedia. Non ho ben capito se quei 100 MB sono sempre gli stessi o vengano aggiornati non dico alla velocità dell’enciclopedia ma comunque con una certa quale frequenza, per evitare tecniche risolutive legate a uno specifico file: ad ogni modo, un fattore di compressione senza perdita di informazione superiore a 6 è sicuramente un ottimo risultato.
Dire però come fa slashdot che gli 1,319 bit per carattere, vicini al limite superiore della stima di Shannon per la capacità umana (0,6-1,3 bit per carattere) sia un segno che si stia arrivando all’intelligenza artificiale. Non tanto perché gli esseri umani codifichino le informazioni in maniera “lossy”, perdendo cioè informazione; se uno va a leggere come Shannon ha fatto la sua stima, mostrando un testo ad alcuni volontari e chiedendo “qual è la lettera successiva?”, capisce che non è quello il caso. Il vero punto è quello che si vede anche nei computer che giocano a scacchi: è (relativamente) facile riuscire a programmare un computer in un particolare campo e farlo diventare meglio di tutti gli uomini e le donne, ma per fargli passare il test di Turing occorre che raggiunga un livello anche solo “bassino” ma in generale. Noi si aspetta senza fretta.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-10 11:24

le minuzie contano

Gmail, se uno si posizionava nella cartella Inbox, indica nel titolo quanti messaggi nuovi erano presenti: invece che scrivere “Gmail – Inbox”, si legge ad esempio “Gmail – Inbox (4)”. La cosa è comoda se si hanno relativamente poche finestre attive, perché nella barra di stato si può vedere immediatamente se c’è qualcosa di nuovo. Peccato che quelli come me che di finestre ne hanno a pacchi non potevano utilizzare appieno la cosa, perché vedevano scritto “Gmai…”.
Non più! La nuova versione di Better Gmail – ovviamente solo per chi usa Firefox, ma d’altra parte perché uno non dovrebbe usarlo? – sostituisce il titolo con “4 unread – Gmail Inbox” che riesce a dare informazioni anche a quelli come me. È proprio vero che l’usabilità è anche composta di minuzie.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-09 10:09

I miei adoratori…

Non so come mai, ma ultimamente mi sono arrivati un po’ di avvisi “c’è una cartolina per te”, tentativi di virus che pensavo fossero terminati cinque anni fa perché non ci credeva nessuno.
In questo caso però non era un mio “amico” a scriverla:
Your worshipper has sent you an ecard from postcards.org.
È bello avere qualcuno che ti adora, no?
Per la cronaca, il sito – non raggiungibile – è 89.41.98.182, che fa parte di un pool di indirizzi @moldtelecom.md cioè dalla Moldavia (o Moldova che dir si voglia). Devono proprio stare lontani, per riuscire ad adorarmi!

Ultimo aggiornamento: 2007-07-04 19:56

mi devo preoccupare?

in questo momento, l’ultima riga di log indicata da lloogg è la seguente:
http://10.132.104.136:82/prc0/0/231/igtime82625.3589997999 from direct url (no referer)
83.224.64.9 Italy 1280x1024 MSIE 6.0 running on Windows XP x64
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.2; SV1; .NET CLR 1.1.4322)
22:51:58 Jun 27

Notate che la prima riga non dovrebbe essere quell’indirizzo, ma indicare una pagina del mio sito, e più precisamente di queste notiziole. Non uso indirizzi 10.132.*. Idee?
(una ricerca sui log con quell’indirizzo IP mi ha fatto trovare come referrer anche http://wap.omnitelvodafone.it/cae/jpc/. Sarà il WAP che fa casino come da sua definizione, oppure lloogg che si è svegliato male?

Ultimo aggiornamento: 2007-06-27 23:14

Google Web History

Stamattina ho scoperto che, se solo lo volessi, potrei iscrivermi a Google Web History. Secondo il blurb pubblicitario – non so perché, ma la pagina di help indicata non mi si apre – avrò accesso diretto a tutto il testo delle pagine che ho cercato, insieme alla possibilità di togliere quelle che non mi sono piaciute dallo storico e soprattutto potrò fare la statistica oraria delle mie ricerche! (non scherzo, è proprio pubblicizzato così).
Ora, non ci vuole molto a capire che Google in questo modo avrebbe un controllo ancora maggiore sui miei interessi, e potrà mandarmi pubblicità ancora più mirate (non che io ci clicchi su, ma il principio è quello). E che ci guadagno, io? vedere cosa avevo cercato sei mesi fa e non mi ero salvato? Non so, ma non credo che mi iscriverò a quel servizio

Ultimo aggiornamento: 2007-06-25 13:55

Una marchetta non fa mai male

Magari c’è qualcuno che ha letto questo articolo di Rep.it sui “4500 siti turistici italiani infettati” e si è chiesto quanto c’è di vero.
Qualcosa c’è: per gli anglofoni, guardate cosa dice Trend Micro, Websense, Symantec (quest’ultimo scriveva della cosa già venerdì, ma probabilmente nel weekend qui da noi c’era altro da fare). Questo “The Italian job” è così pericoloso? è probabile, anche se ovviamente tutti i link che ho citato parlano pro domo sua e quindi cercano di ingigantire il problema. Ma anche Rep. sembra avere la sua bella convenienza: altrimenti, perché avrebbe scritto «Ma solo chi naviga in Internet con una vecchia versione del browser Explorer è vulnerabile al virus. Per contrastarlo si deve aggiornare la versione di Explorer andando sul sito www.microsoft.com.»? Sì, lo so che ci sono tutti quelli che navigano in Internet senza usare Windows oppure senza usare IE; e lo so che a Rep. probabilmente se ne dimenticano facilmente. Ma era anche necessario fare la marchetta per IE7?
Aggiornamento: ora che ne parla anche il Corsera, mi sa che l’avviso non era una marchetta ma semplicemente una versione italianizzata di quanto scritto sul sito della Trend Micro.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-19 10:58

preistoria informatica

Non sto parlando della vignetta odierna di User Friendly (per chi non conosce il contesto: stiamo ricordando i trent’anni dall’uscita dell’Apple ][, la cui RAM raggiungeva la ragguardevole dimensione di 48 KB), ma di una cosa molto più terra terra.
Stamattina ho buttato l’occhio sulle statistiche online di lloogg, e ho notato che il browser usato dall’ultima persona che si era trovata a guardare le notiziole era marchiato come Gecko/20040614 Firefox/0.9. In pratica, la versione 0.9 di Firefox (si chiamava già così), vecchia di esattamente tre anni. Chissà se ci si riesce a leggere decentemente il mio sito: è vero che non uso tanti orpelli, ma un po’ di CSS dentro ci sta…

Ultimo aggiornamento: 2007-06-15 09:46