Archivi categoria: giochi

gioco della domenica: Memory 3D

IL gioco della memoria lo conoscete tutti: si voltano due carte per volta in un gruppo, e se sono uguali si tolgono dal gruppo, altrimenti le si rimette coperte. Ma cosa succede se si aggiunge una terza dimensione?
3D memory è un giochino in flash dove un cubo 3x3x3 è composto da ventisei cubetti, che formano appunto tredici coppie (quello centrale è neutro). È possibile ruotare il cubo, il che probabilmente fa dimenticare quali erano i cubetti già visti. Si può scegliere se giocare a tempo, contando il numero di mosse fatte, o senza nulla di tutto questo per chi non vuole stressarsi troppo. Nulla di eccezionale, ma un modo per rilassarsi un attimo.
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-29 07:00

Tilt e GravityPop

Il giochino della domenica stavolta è doppio: ma visto che entrambi sfruttano lo stesso principio e arrivano dallo stesso sito direi che si può far finta di nulla.
Tilt non c’entra nulla con i flipper, ma è la trasposizione elettronica di quei giochini dove dovevi muovere una tavoletta facendo in modo che le palline su di essa finissero tutte nei vari buchi. Qua la tavoletta è virtuale, e la si rigira muovendo il mouse sullo schermo: uno con la coordinazione tipo la mia già non riusciva a risolvere il giochino reale, figuriamoci qua.
In GravityPop ci si trova su un’astronave e bisogna radunare l’uno vicino all’altro i contenitori d’acqua, evitando la roba che si trova sempre tra i piedi (ma in un’astronave non dovrebbero fissare tutto?) Anche in questo caso il giocatore controlla la gravità, stavolta con i tasti cursore: non saprei dirvi se è meglio o peggio.
Buon divertimento, ed evitate le vertigini!
(anche stavolta un grazie a Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-22 07:00

RoboZZle

Il giochino della domenica (sempre via PassionForPuzzles) è RoboZZle. È scritto in Silverlight, e scopo del gioco è far sì che il robottino riesca a raggiungere tutte le stelle presenti nello schema, seguendo le istruzioni che gli vengono date a priori.
In pratica c’è un piccolo linguaggio di programmazione a disposizione, con le istruzioni “avanti”, “a sinistra”, “a destra”, subroutine (anche ricorsive) e operazioni condizionali; uno deve appunto programmare il robottino e sperare di avere fatto le cose giuste. Confesso di non essere riuscito a superare l’ultimo tutorial, il che la dice lunga sulle mie scarse qualità programmatorie…
È anche possibile creare nuovi schemi e lasciarli a disposizione degli altri giocatori: la cosa è anzi addirittura consigliata, tanto che il sottotitolo del sito è “A social puzzle game”. Questa caratteristica, e la necessità di programmare il robot in anticipo, sono molto interessanti e potrebbero essere utilizzate anche in un ambito più didattico per insegnare i primi rudimenti di programmazione!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-15 07:00

Strip sudoku

No, niente donne nude. E nemmeno uomini nudi, se è per questo. In questo caso, la parola “strip” significa semplicemente “striscia”, come nei fumetti… ma non c’entrano nemmeno i fumetti.
Lo strip sudoku (ne potete vedere un esempio qui) è un sudoku “quasi” normale. L’unica differenza è che lo schema è suddiviso in tante strisce 3×3, ciascuna delle quali ha una lettera: L,M,S. Un po’ come nelle taglie delle magliette, i tre numeri della striscia sono rispettivamente il maggiore (Largest), il Medio e il minore (Smallest), il che significa che ci sono informazioni non standard che potrebbero rovinare la vita a quelli che “il sudoku ha solo disegnini nelle caselle, che casualmente sono a forma di numero”.
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-08 00:00