Archivi categoria: curiosità 2018

Salvini e l’euro

Qualche giorno fa su Facebook ho avuto una discussione con una persona (il suo nome non è importante) che alla mia affermazione “Salvini non è più così contrario all’euro” ha risposto “Come no? Borghi e Bagnai continuano ad essere i punti di riferimento del partito in merito.” Alla mia richiesta di un documento ufficiale della Lega mi ha mandato il link a questo pdf, “pagina 9 e 10”.

Il pdf in questione ha 74 pagine, quindi è ben dettagliato: le prime pagine hanno l’executive summary (parole al vento), ma il resto è ciccia. In quelle due pagine leggo

REVISIONE DEI TRATTATI EUROPEI
Ritorno quantomeno allo status pre-Maastricht, ovvero a una forma di libera e pacifica cooperazione tra Stati di natura prettamente economica; è indispensabile una profonda correzione del funzionamento del mercato interno, tesa a: debellare i fenomeni di dumping interno all’Unione; abolire le norme aliene alle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri; arrestare l’eccesso di omologazione, che uccide le biodiversità e favorisce unicamente le produzioni su scala multinazionale.

Recupero delle seguenti sovranità:
a) sovranità monetaria ed economica
• Competenza esclusiva sulla politica commerciale.

Notate che nel campo “sovranità monetaria ed economica” l’unico punto è quello che ho scritto. A pagina 71, quando parla dei Minibot, trovo poi scritto «Non si tratta di una moneta parallela perché i trattati europei impediscono la stampa di banconote diverse da quelle in Euro e avere due monete diverse con differenti tassi di cambio in circolazione contemporanea sarebbe disastroso, perché i redditi rischierebbero di essere nella moneta di minor valore mentre i debiti resterebbero in Euro.» che per quanto mi riguarda è un’ammissione che dall’euro non si esce.

Premesso: cosa vorrebbe fare Salvini è una sua scelta, e qui non entro nel merito. Però non sono proprio riuscito a trovare alcun riferimento ufficiale – lasciate perdere gli slogan gridati davanti alla tv – sull’uscita dall’euro. Voi ne sapete qualcosa in più?

McDonald’s e il pesce

Sabato scorso, dopo settimane di implorazioni da parte degli ottemezzenni, siamo andati a mangiare al McDonald’s del CentroSarca prima di fare la spesa. Siamo andati ai totem, abbiamo preso l’offerta “2 McMenu Classic© più due Happy Meal©”, per il primo panino abbiamo scelto quello col pesce come facciamo sempre… ma per il secondo panino il pesce (e altri panini) non era più disponibile, al che sono stato costretto per la prima volta in vita mia a provare un Big Mac© (giudizio critico: bah).
Mi era capitato di non trovare per nulla il pesce, ma questa è la prima volta in cui ho visto un menù ridotto. Ma quel pezzetto di merluzzo impanato e surgelato costa così tanto da cercare di far ridurre il suo consumo?

Ditelo, che non volete vendere

Io non mi lamento del fatto che questo libro costi 37 euro. Immagino che non abbia chissà quale mercato, e a questo punto anche il costo di stampa e di distribuzione diventa importante, oltre alla giusta necessità di tirare fuori qualche soldo per l’autore. Ma più di 27 euro per la versione elettronica mi pare sia un modo nemmeno troppo educato di dire “no, non te lo vogliamo dare in formato elettronico”.
Immagino che vivrò tranquillamente senza quel libro, in fin dei conti leggerlo sarebbe stata solo una curiosità. Però non capisco il modello di business.

Ultimo aggiornamento: 2018-03-09 17:50

Recensioni collage

Come sapete, oggi esce ufficialmente Scimmie digitali, anche se da un paio di settimane era possibile ordinare il libro su Amazon. Magari riesco anche a fare una recensione seria, prima o poi. Ma non è di questo che voglio parlare.
In rete si trova una “recensione”, di una “Testata online indipendente”, che parla effettivamente del nostro libro, usando frasi indubbiamente tratte dal nostro libro ancorché non virgolettate. Il problema è che le frasi sembrano messe insieme senza una grande logica, e il nome dell’autore dell’articolo è assolutamente ignoto a san Google. Secondo voi, una cosa del genere ha un senso pratico oppure no?

CARC

Il mio percorso ufficio-casa [*] passa davanti al Formigonio, la sede della Regione Lombardia. Ieri sera mentre rientravo ho visto una dozzina di persone ferme sull’angolo con via Pola, e tre persone con due bandiere dall’altra parte. Le bandiere erano di non meglio identificati – almeno per me – “CARC – Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo”; tenuto a mente il nome e arrivato a casa ho scoperto che non solo hanno il loro bel sito, cosa che potevo anche immaginare, ma anche una voce su Wikipedia.
Devo confessare che mentre la lettura delle pagine del sito non mi ha stupito più di tanto, dato che ho una certa cultura di lessico comunista, quella della voce di Wikipedia mi ha preoccupato un po’. Devo però rimarcare di non essere stato nemmeno avvicinato dai tre attivisti ;-) (la dozzina dall’altra parte poteva essere come non essere un gruppo di compagni CARC, oggettivamente)

[*] quello casa-ufficio no, tranne il martedì che c’è mercato in piazzale Lagosta. Di per sé potrei scegliere anche per il ritorno il percorso casa-ufficio o una sua buona approssimazione, ma per abitudine preferisco l’altro tragitto.

navigatore elettorale

Sotto elezioni proliferano i test che vogliono dirti qual è il partito più vicino al tuo pensiero (e mi sa aiutare alcuni partiti a modificare in corsa le loro opinioni… ma non è detto, visto che i campioni di chi fa questi test non è rappresentativo). Questo Navigatore elettorale, a parte che ti chiede insistentemente una certa quantità di dati personali (che io non ho dato, si riesce lo stesso a fare il test) mi ha fatto posizionare dalle parti del “voto utile”: il cartello Insieme che se va bene raggiungerà l’1% e quindi porterà voti al PD. Sull’asse Y mi sa che sono stato posizionato troppo in alto, oppure tutti gli altri si sono spostati in basso a mia insaputa; per l’asse X direi che ci sono. Che quelle indicate siano le effettive posizioni dei partiti, boh.

Salario minimo

Mario Seminerio scrive sulla proposta renziana del salario minimo legale, dicendo che la cifra indicata dall’ex PresConsMin (9-10 euro l’ora) è insensata, perché corrisponde al 90% del salario mediano mentre “di solito tende ad essere fissato intorno alla metà”. [Nota per i diversamente matematici: se X è il salario orario mediano allora per definizione metà dei lavoratori guadagna più di X e metà meno di X. Così ad occhio il salario medio è maggiore, ma non è necessariamente così].

Il concetto di ancorare il salario minimo a quello mediano e non al medio mi pare sensato, ma c’è una cosa che non capisco, e per cui mi piacerebbe ricevere qualche spiegazione. Non sarebbe più logico ancorare il salario minimo (se non c’è ancora, altrimenti per definizione i dati sono falsati…) a un certo percentile, chessò il venticinquesimo? [di nuovo, per i diversamente matematici: se Y è il venticinquesimo percentile allora il 25% delle persone è sotto Y, e pertanto il restante 75% è sopra]. I numeri precisi non sono poi così importanti, o meglio lo sono per tarare bene il sistema; è proprio il principio che non capisco.

Ultimo aggiornamento: 2018-01-08 14:50

Che belle le mostre (se gratis)

Esselunga ha fatto una mostra temporanea (è partita a dicembre e termina domenica) sui suoi sessant’anni. La mostra si trova più o meno sulla strada tra ufficio e casa, ma tra il fatto che magari preferisco tornare a casa un po’ prima e l’influenza che mi sono beccato la settimana prima di Natale non ci ero mai passato. Stasera mi sono detto “vabbè, esco mezz’ora prima e ci do un’occhiata”. Sono arrivato, ho visto una coda all’ingresso di un duecento persone, e sono immediatamente ripartito per casa. D’accordo, la mostra era gratuita, ma valeva davvero la pena farsi tutta quella coda, che immagino nel pomeriggio fosse ancora più lunga?

Ultimo aggiornamento: 2018-01-05 20:04