Nel caso ve lo foste perso, vi rammento che stanotte all’una il Deep Space Network della Nasa manderà nello spazio il primo brano musicale: la beatlesiana Across the Universe, usando dei trasmettitori che puntano verso la Stella Paulare… pardon, Polare.
A parte la battuta idiota, credo che l’idiozia sia a livello molto più ampio. Ovviamente non ha molto senso inviare un brano musicale (o un brano vocale, se per questo), visto che non è affatto chiaro come possano venire date le istruzioni per trasformare il segnale analogico, o peggio ancora digitale, in un modo comprensibile a eventuali alieni. Ma magari la Nasa lo fa perché ha bisogno di un po’ di pubblicità e quindi di un po’ di soldini con le donazioni. Ma vorrei ricordare a tutti, anche a chi ne avrebbe fatto molto volentieri a meno, l’esistenza di questo sito, da cui ho scoperto che oggi è il quarantesimo anniversario della registrazione di questo brano (devo andare a verificare nei miei scartafacci… so che la versione WWF è uscita un bel po’ prima di quella nell’album Let It Be, ma non ho idea della data di registrazione) e soprattutto che “siamo invitati a suonare tale canzone dei Beatles alla stessa ora (immagino all’una di notte ora italiana…) – creando una convergenza armonica per tutto il globo terrestre”. Se qualcuno stanotte si sveglierà di soprassalto sentendosi convergere qualcosa, non può dire di non essere stato avvisato.
Ultimo aggiornamento: 2008-02-04 16:45