Archivi categoria: curiosità 2008

rifornimento continuo

Penso sia noto a tutti che nei supermercati viene dato ordine ai commessi di mettere i prodotti deperibili in ordine di data di scadenza, in modo che la gente prenda quelli meno recenti. Oggi Anna e io, visto che ci stavamo passando davanti, ci siamo fermati all’Auchan di Cinisello per prendere i suoi fermenti probiotici Mila bianco – anzi “Natur”, ché sono Südtiroler! – che non troviamo più nel supermercato sottocasa. Arrivo allo scaffale, e prendo la prima confezione: scadenza 7 aprile. Guardo la seconda: scadenza 18 aprile. Andando un po’ indietro nella fila, c’erano un po’ di confezioni con scadenza 18 e qualuna che sarebbe scaduta il 22 aprile. Tutto contento le sto per prendere, quando noto che nel ripiano più in alto (quelli sfigati, secondo la Teoria del Posizionamento della Merce nei Supermercati) c’erano ancora fermenti. Ne prendo uno: scadenza 25 aprile. Per curiosità guardo dietro: ce n’erano anche che sarebbero durati fino al 28 aprile, e che sono finiti nel mio cestello, visto che stavamo facendo scorta lunga.
Quello che mi ha stupito è che tra le venti confezioni di fermenti di quella marca e tipo ci fossero ben cinque date di scadenza, e quindi di produzione, diverse. D’accordo, non devono portare giù da Merano solo quel tipo particolare di fermenti e solo in quel punto vendita: ma quante gliene portano ogni volta? non è che ci sia qualche piccolo problema di approvigionamento?

Ultimo aggiornamento: 2008-03-22 18:46

Tariffe telefoniche localizzate

tariffe per arabi Quello che vedete qui sopra (e che vedete meglio se ci cliccate su) è un volantino pubblicitario per la tariffa Super 0 Mondo di Tre. Il volantino l’ho preso dal kebabbaro dove vado ogni tanto, se ve lo foste chiesti… e ammetto di stare barando un po’, perché dall’altra parte è scritto normalmente in italiano.
D’altra parte, non è detto che una persona magari immigrata da poco in Italia sappia abbastanza bene l’italiano per comprendere cosa c’è scritto in un volantino, e quindi mi pare normale che un’azienda che vuole allargare la sua base di utenti pensi a come fare per avvicinare questi utenti. Occhei, è vero che le tariffe telefoniche sono scritte in maniera tale da essere incomprensibili anche da chi l’italiano lo parla da una vita, ma non si può pretendere troppo in una volta sola, no?

Ultimo aggiornamento: 2008-03-20 11:54

Messaggi di errore

Stamattina aNobii sembra avere dei problemi di sovraccarico. Ecco che mi ha risposto:
Overloaded ...
Our system is currently overloaded. Do a bit of stretching and try again.
Non c’è che dire: mens sana in corpore sano :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-19 11:33

Quanto costa sposarsi! (se ti chiami Paul McC. …)

Si direbbe che la telenovela McCartney-Mills stia definitivamente per terminare, con la sentenza di divorzio (direttamente dalla BBC, che ovviamente chiama l’ex Beatle “Sir”, noblesse oblige). La sentenza obbligherà lo scarrafone a versare 24 milioni di sterline e rotti (quasi 32 milioni di euro) alla sua ex moglie: parecchi più dei quasi 16 milioni proposti dal nostro, ma molti meno dei 125 chiesti dalla fanciulla, che comunque, pur dicendosi “very very happy” ricorrerà comunque in appello perché “è preoccupata della sicurezza della loro figlia”.
La maggior parte dei fan del quartetto di Liverpool ormai dimezzato aveva già espresso più di un dubbio sulla decisione del nostro di sposarsi, e adesso scuote la testa perplesso. Ma sapete qual è la cosa più triste? Per trovare i soldi, Paul si limiterà a vendere a iTunes i diritti delle canzoni dei Beatles. Se la cifra fosse stata più alta, sarebbe probabilmente stato costretto a fare qualche disco serio, impegnandosi un po’ invece che buttare fuori le prime cose che gli vengono in mente. Voi forse non sapete la storia dietro Tug of War (un bellissimo disco): era già pronto quando John Lennon venne ammazzato. Scioccato, Paul chiese a George Martin un giudizio, e l’altro – uno dei pochi che poteva permetterselo – rispose “guarda, tre brani sono ottimi, altri due passabili, il resto è da buttare via”. E incredibilmente il nostro si rimise al lavoro, e tirò fuori ad esempio un brano come “Here Today” che a mio parere è una delle migliori canzoni da lui scritte.
Aggiornamento: (18 marzo) La Mills era stata fraintesa. Si è infatti corretta, dicendo che “non vale la pena ricorrere per quanto riguarda il giudizio”, ma si appellerà contro la pubblicazione della sentenza, perché “contiene troppi dettagli di me e di mia figlia”. Probabilmente non ci aveva mai pensato.

Ultimo aggiornamento: 2008-03-17 15:51

Oggi è san Patrizio! (e pure san Giuseppe…)

No, non sono impazzito, né ho sbagliato data nel post (anche se ammetto che lo sto scrivendo la sera del 14). Garantisco che il 15 marzo 2008 è san Patrizio e san Giuseppe allo stesso tempo. Come è possibile?
Beh, è un effetto collaterale della Pasqua che quest’anno è molto bassa, cadendo il 23 marzo (per i cattolici, visto che gli ortodossi aspetteranno fino al 27 aprile e anche il Pesach ebraico inizierà il 20 aprile). Dal punto di vista della liturgia cattolica, Pasqua è così importante che dalla domenica precedente (la Domenica delle Palme) alla domenica seguente (la Domenica in Albis) spazza via tutte le altre feste, che sono costrette ad affollarsi subito prima e subito dopo, se sono sufficientemente importanti: altrimenti si perdono e basta. Addirittura l’Annunciazione (Annunciaziò, Annunciaziò) viene spostata al 31 marzo, come dice Santi e Beati. Poi intendiamoci: la parata di san Patrizio a Dublino la fanno lo stesso il 17, non sia mai che la gente si sbagli :-)
P.S.: ieri era il Pi Day, il giorno pi greco (14 marzo, 3/14 se lo si scrive all’inglese). Se qualcuno si fosse chiesto perché non l’ho festeggiato qui sulle notiziole, che quel qualcuno si vergogni per non avere verificato il mio calendario.

Ultimo aggiornamento: 2008-03-15 07:53

Il rombo della musica

Ieri sera stavo facendo la prima revisione dell’ultimo capitolo delle famigerata traduzione che mi sta tenendo occupato da un annetto (è un segreto di Pulcinella, oramai, ma per i pochi che non sanno nulla garantisco che una volta consegnato il tutto ne parlerò più ampiamente).
Nel capitolo si parla anche di opere di Johann Sebastian Bach, e alcune di esse sono indicate con il loro numero di catalogo (BWV, che i fighetti come me leggono be-ve-fau, e sta appunto per Bach-Werke-Verzeichnis, catalogo delle opere di Bach). Però il correttore ortografico automatico del mio collega di traduzione non doveva essere molto esperto di musica, e così ha diligentemente sostituito la sigla con BMW. D’accordo che sempre di roba tedesca si parla, però…

Ultimo aggiornamento: 2008-03-10 09:13

Sesso, droga e Bibb’n’roll

Nella sempiterna lotta tra Rep.it e Corsera per obnubilare il lettore, allo scoop di quest’ultimo sulle droghe usate da Mosè il foglio scalfariano replica con il sesso nell’Antico Testamento, sicuro di fare colpo sull’elettorato… pardon, sui lettori. Per fare questo, affida la stesura dell’articolo a Enrico Franceschini, che sarà anche un “corrispondente” ma mi sembra tanto che abbia corrisposto da un lancio di agenzia o da un link passatogli da un amico tanto per divertirsi.
Tanto per cominciare, il libro “Sex and the Jews” sarebbe stato presentato da Nathan Abrams al “quotidiano Independent di Londra”, il che probabilmente è vero: ecco l’articolo (divertente notare che la versione dublinese dell’Independent ha lo stesso articolo ma con un titolo diverso). Ma questa è l’unica recensione che riporta il nome sbagliato del libro – quello corretto è infatti Jews and sex.
Leggendo appunto quello che immagino sia l’articolo da cui il nostro ha preso spunto – che consiglio ai più allupati, visto che gli episodi dell’Antico Testamento sono indicati compresi di capitolo della Bibbia per verificare il vero originale – si nota che i saggi che compongono il libro sono stati scritti da autori ebrei, ortodossi o meno, e che il tutto è appunto considerato dal punto di vista degli ebrei. Ma in Italia di ebrei ne sono rimasti ben pochi, penso meno di 50.000 persone, quindi Franceschini cerca di riportarsi su quella che nonostante tutto è la comunità religiosa più rappresentata nel nostro paese, confondendosi comunque tra cattolici e cristiani. Illuminante è la traduzione del titolo: «Sex and the Jews (Il sesso e gli ebrei – per quanto avrebbe potuto includere nel titolo anche i cristiani)». Tecnicamente vero, ma nella parte più specificatamente cristiana troviamo al massimo san Paolo che spiega ai maschi “se proprio non ce la fate senza sesso, allora sposatevi”. Poca roba per palati forti, insomma: tanto che per riuscire a completare il testo si deve mettere a raccontare l’aneddoto di Churchill (che forse non così troppo stranamente non è presente nella versione irlandese dell’articolo) e aggiungere vecchi ricordi dell’Arancia Meccanica.
PS: qualcuno controlli il correttore ortografico del nostro, visto che ha tramutato un “Betsabea” (in inglese, “Bathsheba”) in Betesda!

Ultimo aggiornamento: 2008-03-08 16:17

Viiaaaaagra!

Ho trovato piuttosto divertente uno degli spam odierni che mi sono arrivati per potermi procurare pastigline per permettere prestazioni prodigiose.
Già la traduzione automatica dà degli spunti interessanti, partendo col cappello
«Provate il nostro prodotto e sentirete che i nostri clienti confermino» che se ci pensate un attimo ha un doppio senso perfetto ancorché un po’ sgrammaticato, e continuando con «L’imballaggio modesto come anche il pagamento» che è persino poetico.
Ma quando ho letto come sono stati storpiati i nomi delle medicine, vale a dire “Ciiaaaaaaalis… ” e “Viiaaaaagra… “, mi è venuto in mente uno che sta urlando i nomi per farli sentire a lunga distanza.
Solo che alla fine l’amico mi è cascato sul nome del sito, oncesimilar o letteralmente “un tempo simili” punto com. E adesso cosa sarà rimasto dei principi attivi delle pastigline? :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-06 12:33