Ho un invito per un account. Se siete interessati, scrivetemi privatamente e domani sorteggio il vincitore.
Ultimo aggiornamento: 2004-06-09 10:13
Qualcuno avrà notato che da un po’ di tempo ho tolto l’obbligo di inserire un indirizzo email nei commenti delle notiziole. Resto dell’idea che è simpatico far sapere al tenutario come raggiungervi per commenti privati – gli indirizzi non vengono ovviamente pubblicati per evitare che altri vi spammino – ma posso sopravvivere anche senza.
Però potreste perlomeno indicare un nome, no? va bene un nick qualunque, anche “anonimo” al limite :-)
Ultimo aggiornamento: 2004-05-25 17:17
Visto che di pipponi ne scrivo sempre troppi, ho pensato di fare una distinzione. Ho così aggiunto la categoria “sfrucugliate” (il nome potrebbe cambiare, al momento è il migliore che mi sia venuto fuori. Ah, il De Mauro dice che si scrive “sfruculiare” senza la g. Non me ne importa un fico secco).
Qual è la differenza tra una sfrucugliata e un pippone? beh, in entrambi i casi sputerò sentenze. Mi sono fatto il blog apposta. Però nella nuova categoria non mi limiterò a dare la mia opinione, ma aggiungerò alcuni link che permetteranno ai miei lettori di farsi più facilmente una loro opinione, nel caso ne abbiano voglia. Non credo ci saranno molte notiziole in questa categoria: sono pigro e in genere non mi va di sbattermi troppo l’anima a cercare informazioni.
Ma non si sa mai.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-19 13:39
I più attenti tra voi avranno notato che ho tolto il calendario nel blog. Tanto non funzionava bene, visto che io posto più di un messaggio al giorno e non ho archivi giornalieri. Prima o poi riuscirò anche a mettere a posto gli archivi di categoria, che sono un po’ una palla. Devo solo decidermi a scrivere un po’ di codice.
Sono anche riuscito a mettere la lista degli ultimi commenti, e soprattutto a mettere il sito dei postatori cliccabile. L’indirizzo email no: quello continuerà a non essere visibile per ovvie ragioni antispam. La cosa non è stata banale: occorreva che io aggiungessi nella configurazione “Sanitize Spec:” il link “a href”. Non si deve mettere “a” da solo: non funzionerebbe comunque. La logica di tutto questo? boh.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-05 15:41
Questa che stai leggendo è la millesima voce di queste Notiziole, scritte man mano in questi quasi tre anni. A dire il vero, i conteggi non sono troppo precisi. Ad esempio, ci sono in realtà 995 notiziole diverse, dato che cinque sono state cancellate (prove, e un doppione). È però anche vero che la prima voce è datata settembre 2001 – prima dell’11, se te lo stavi chiedendo – ma sono riuscito a cancellare quasi tutto quello che avevo scritto in quel mese: diciamo che ho fatto una copia di backup nella direzione errata. E ancora, se noi avessimo dodici dita dovrei ancora aspettare settecentoventotto post per vedere la cifra tonda, mentre a Topolinia un mio equivalente tetradattilo in questo momento starebbero sfiorando i “duemila” messaggi. Insomma, questo messaggio celebrativo non si sa bene cosa celebri, a parte il mio ego che ad ogni modo non mi sembra così da buttare via. Lassù poi c’è sicuramente un bel numero identificativo.
Detto questo, sfrutto l’attimo per arrivare finalmente al sempreverde pippone “cos’è un blog?”, che fa tanto fine. Lo faccio però nella mia maniera, anche perché ho scoperto molto tardi che questo era un blog: un po’ come il calabrone che non sa che gli studiosi hanno sentenziato che non può esere in grado di volare…
Inizio con lo stimare la mia audience. Una stima conservativa mi dà venti lettori fissi e una trentina di saltuari; ad essere ottimista potrei raddoppiare questi numeri. Sono pochi? non credo. Per fare un confronto, io leggo una dozzina di blog e dò uno sguardo a un’altra ventina, quindi il mio bilancio leggi/scrivi è per così dire in attivo. Poi c’è una cosa che mi impedisce a priori di cercare di diventare una blogstar: non ho nessuna voglia di dover seguire gli umori del pubblico. Già è una scocciatura non potere scrivere qui tutto quello che mi passa per la mente, visto che è uno spazio visibile da tutti; ma almeno voglio non dovere scrivere quello che vogliono gli altri. D’accordo, questo lo si capiva subito, dato che qui sopra salto di palo in frasca. Nessuno ha comunque avuto ancora il coraggio di lamentarsi di questo mio mix.
Continuiamo: la cosa più difficile di un blog è indubbiamente scriverci regolarmente. Rispetto ad avere un sito qualche vantaggio c’è: è molto più veloce scrivere ogni tanto qualche sciocchezzuola che aggiungere documenti in maniera organica. Bastano infatti pochi minuti e la notiziola è bell’e sfornata. Però non si può dire “va bene, scrivo una volta la settimana”, a meno che uno non pensi al proprio blog come una specie di “colonna giornalistica periodica elettronica”. Il trucco penso sia non lasciarsi prendere dal panico se un giorno non si ha nulla da dire. Ci si può benissimo prendere un periodo sabbatico, anche se in tal caso sarebbe simpatico avvisare i propri lettori: non per obbligo ma per cortesia.
Lo stile di scrittura, sia inteso come argomenti trattati che come lunghezza dei singoli articoli, mi sembra invece il minore dei problemi. Conosco blog di tutti i tipi, e ciascuno ha il suo fascino – oppure non mi attira per nulla – indipendentemente dal suo stile. Penso che ciascuno debba seguire la sua strada; almeno si divertirà a scrivere, e non lo sentirà come un obbligo. Non è che la fuffa sia meglio o peggio delle serissime discussioni; sono strade diverse. Confesso però che trovo buffa la scelta di chi mette su blog diversi per stili e/o argomenti diversi. A parte che non so dove trovino il tempo per scrivere tutta quella roba, mi pare tanto un segno di schizofrenia. Piuttosto studiate ortografia e sintassi: ricordate che chiunque potrà vedere le vostre produzioni e sbertucciarvi! Le correzioni ortografiche sono sempre possibili e anzi doverose, per quelle di contenuto onestà intellettuale vorrebbe che fossero evidenziate come tali.
Commenti o non commenti? Io sono andato avanti per due anni senza permettere commenti, prima perché non erano previsti dal programma che usavo al tempo, poi perché non ne avevo voglia. Dopo che li ho introdotti, ho dovuto moderarli per evitare lo spam. Per fortuna non ce ne sono così tanti. A volte capita l’idiota, ma ho deciso che ha il diritto di essere idiota, e quindi il commento resta visibile. Più interessante vedere chi scrive pubblicamente e chi anonimamente; ogni tenutario sa chi preferisce rispondergli in privato, a volte si vede chi riprende l’argomento nel suo blog. Chissà poi quanti tacciono… ognuno ha i suoi gusti.
La storia dei rimandi tra un blog e l’altro è a mio parere sopravvalutata. In verità, ciascuno di noi scrive un blog per un sano egoismo, vale a dire per fare sentire la propria voce. Ma pensateci un attimo su. Nessuno crea un blog di notizione globali manco fosse il Corsera; al massimo si limita al suo orizzonte locale. Nella maggior parte dei casi, quello che si fa è commentare una notizia. Riportare la fonte della notizia costa poco, e anzi se si vuole controbattere gli argomenti altrui sei costretto a presentarli. Un link costa poco e non lo si nega a nessuno. Io sono fuori standard perché non aggiungo la bella lista statica dei miei blog favoriti: gli è che il principio non mi piace, perché mi ricorda tanto una casta. Tanto se sono un assiduo lettore di un blog, prima o poi lo cito…
Termino con le aggregazioni: uso il termine in senso lato, per indicare sia gli esperimenti di blog a più voci che le raccolte di vari blog in un unico frame. Li leggo, a volte mi ci aggiungo anche io, ma mi ci riconosco poco, forse perché sono un isolazionista telematico o magari perché sono egoista e voglio che la gente arrivi direttamente da me o magari perché non mi sento degno di cotal compagnia. C’è chi non sembra poterne fare a meno, invece!
Chiusura: non facciamoci tante pippe sui blog, cercando di classificarli. Ci sono, in futuro continueranno probabilmente ad esserci, e sono variegati a piacere loro. Io ho il mio, e me lo tengo così com’è.
(ps: sarebbe stato simpatico cambiare grafica per il “compleanno del blog”. Peccato che non abbia idee su cosa fare. Sarà per un’altra volta)
Ultimo aggiornamento: 2004-04-23 10:52
Come ogni settimana ho dato un’occhiata alle statistiche degli accessi al mio sito, e ho scoperto un paio di referrer (per chi non sa cosa sono: il sito da cui sei arrivato alla pagina che stai guardando) piuttosto strani. Uno è un servizio in lingua spagnola di “trova l’anima gemella”, un altro un “adult entertainment network”. Quest’ultimo in realtà partiva da /members/home.html, quindi c’era forse qualche guardone che si è visto le foto del matrimonio e le barzellette e alla fine sarà restato deluso. Ovviamente c’è qualcosa che non torna, visto che dopo la prima pagina il referrer dovrebbe essere il mio sito per definizione. Sarebbe interessante scoprire se c’è un worm che modifica quello che viene inviato (soprattutto nel secondo caso, nel primo avrebbe anche dovuto cambiare il nome del browser in MultiZilla che esiste ma lo conoscono in sette).
Passando a cose più interessanti, ho scoperto l’esistenza di un sito per non far vedere qual è stato il tuo referrer: proxify.com. L’utilità è che lui ti rimette a posto tutti i link interni: quindi tu puoi navigare come ti pare.
Altro sito interessante è il link popularity.check di uptimebot.com, che verifica quali pagine puntino a quella da te indicata su diversi motori di ricerca.
Ultimo aggiornamento: 2004-04-18 13:49