Come ben sa chi è andato almeno una volta all’Ikea, “Hej!” è il saluto informale in svedese. Il tabloid di Stoccolma Aftonbladet (letteralmente “il foglio della sera”), il quotidiano più letto in Svezia, ha creato una sezione che si intitola Hej Aftonbladet e che sfrutta gli LLM per fornire le notizie in modo completamente diverso da quello a cui siamo abituati. Secondo quanto scritto da The Fix, dopo un test con un certo successo lanciato in occasione delle elezioni americane, il chatbot è partito ufficialmente sei mesi fa e risponde a circa 50000 domande al giorno, con un quarto delle interazioni fatte da persone sotto i 36 anni (questa specificazione mi fa pensare che anche in Svezia i giornali siano percepiti come cose da vecchi).
Ho dei dubbi sulle 50 lingue parlate dal chatbot: come vedete nell’immagine, quando gli ho chiesto se parla italiano mi ha risposto (in svedese) di no. Anche quando ho fatto domande in inglese l’avviso che sta facendo una ricerca sulla base dati interna (“Artikel-sök: Hej Aftonbladet söker efter relaterade artiklar.”) è scritto in svedese, lingua che non mastico troppo bene anche se posso capirci qualcosa, tipo il “sök” iniziale che è chiaramente un “Suche” (in tedesco) o “seek” in inglese. Immagino che – come detto da Martin Schori che è il “direttore di IA editoriale & Innovazione” di Aftonbladet – siano più interessati ad avere una versione in arabo, viste le centinaia di migliaia di arabofoni in Svezia.
Il problema delle allucinazioni, nonostante la base dati relativamente piccola, resta sempre, e infatti in fondo alla pagina c’è il solito avviso “AI kan göra misstag. Dubbelkolla viktig fakta.” (Per i fatti meno importanti fa lo stesso…), e Schori lo ammette: nella mia limitata interazione devo dire di non avere trovato nulla di sbagliato, però. Probabilmente il rischio è minore di quello che potremo avere con un riassunto IA fatto da Google che prende più fonti magari contrastanti e mischia concetti diversi. Il vero problema che vedo non è tanto l’avere un riassunto probabilmente semplificato degli articoli, quanto la eventuale sostenibilità di un tale sistema: dovrebbe funzionare come abbonamento, permettendo al più un numero limitato di domande gratuite. Però trovo interessante questo tentativo di esplorare nuove vie per la comunicazione.