Aerei contro treni

Nella bolla che Elonio mi fa vedere quando apro l’ex Twitter mi sono trovato un po’ di commenti contro la Commissione Europea che vuole avere entro il 2040 una rete di connessioni ferroviarie ad alta velocità tra le capitali europee, per “sostenibilità”. La bolla si lamenta, perché dice che per esempio nessuno andrebbe da Roma a Parigi in otto ore e 45 in treno quando ne bastano due in aereo, e che non è vero che il treno inquini meno di un aereo.
Bisogna ammettere che forse sarebbe meglio che in Commissione assumessero qualcuno di più bravo, perché limitarsi a mostrare le capitali è di una stupidità incredibile: per esempio, già Milano-Parigi in meno di sei ore comincia ad avere un bel senso. Ma soprattutto vedo la mancanza di una serie di informazioni al contorno. Per esempio non sapevo che il kerosene per rifornire gli aerei ha ben poche accise, il che è un motivo per cui i costi dei voli sono spesso parecchio più bassi di quelli dei treni; non so perché per le distanze più lunghe non si pensi a vagoni letto ad alta velocità (e qui anche le otto ore e 45 Roma-Parigi sarebbero interessanti) e soprattutto mi chiedo se si pensa solo agli executive che fanno viaggi in giornata e non al turismo. Ma forse dovrei chiedermi se vale la pena di pensare ai commenti scritti sull’ex Twitter.

Ultimo aggiornamento: 2025-11-06 16:21

2 pensieri su “Aerei contro treni

  1. Silvia

    Lascia perdere i commenti. Ho viaggiato oggi con un Itabus che faceva VE- Matera: partenza 8:45, arrivo previsto 23:50. Io sono scesa a Siena (“solo” 4 ore e 40), dove si è riempito di gente che andava al Sud. Sai benissimo com’è isolata Siena e come lo sono moltissime zone del sud, quindi non c’è da meravigliarsi della scelta del mezzo. Più strano invece che a Ve siano salite una ventina di persone che andavano a Roma, dove sarebbero arrivate dopo quasi 8 ore di viaggio, contro le 4 di un AV (in aereo, fra una cosa e l’altra, non meno di 3). Tutta questione di prezzo: se le alternative sono troppo care, anche impiegare il doppio del tempo va bene. Riguardo ai treni notturni: dai 13 ai 25 anni ho viaggiato spessissimo in cuccetta, in Italia e qualche volta all’estero. In quegli anni in Italia c’erano molti più treni a lunga percorrenza (ricordo un Bolzano – Palermo da 24 ore) e molti più collegamenti transfrontalieri (Amburgo – Napoli, Venezia-Vienna, Venezia-Parigi). All’epoca gli aerei erano molto costosi, gli aeroporti non avevano la capillarità odierna e su alcune tratte il notturno mi permetteva un viaggio più comodo, senza dover cambiare. Quando qualche decennio dopo ho voluto riprovarci, quei pochi collegamenti ancora esistenti avevano costi esorbitanti e servizi pessimi (ho fatto un Ve-Vienna su vagoni che erano probabilmente quelli della mia adolescenza).

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    1. .mau. Autore articolo

      io ricordo un Trieste-Torino notturno, per esempio. Comunque sì, al momento non c’è un servizio decente di treni notturni.
      Per quanto riguarda i commenti su X, la mia era solo una constatazione antropologica :-)

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