Kvick Sört

Il sito idea-instructions.com ha postato alcuni algoritmi scritti come se fossero un manuale di istruzioni IKEA. Quello che vedete qui in figura è ovviamente il Quicksort.
Io spesso ho dei problemi con questo tipo di manuali, o se preferite ho dei problemi a montare i mobili IKEA. In questo caso però devo riconoscere che le istruzioni sono davvero chiare, e il tocco di inserire tra il materiale necessario un dado (per scegliere a caso l’elemento su cui fare pivot per far girare l’algoritmo…) è un tocco di classe. Tra gli altri algoritmi disegnati, ho trovato interessante GRÅPH SKÄN, con le tre possibilità di base (casuale, depth-first e breadth-first). La cosa che mi chiedo è fino a quanto (e quanto a lungo) si può arrivare con una visualizzazione di questo tipo. Provo a spiegarmi meglio. Non c’è nulla di male di per sé nel semplificare il funzionamento di un algoritmo: questi disegni servono per dare un’idea di come funziona e non possono certo sostituirsi a un’implementazione. Ma l’avere scelto di limitarsi a una dimensione di due facciate secondo me è davvero limitante. Prendiamo per esempio PUBLIK KEY KRYPTO, che spiega la crittografia a chiave pubblica (no, non è l’algoritmo Diffie-Hellman come avevo pensato all’inizio: i lucchetti mi avevano tratto in inganno). Spiegare in un solo schema la crittografia e le firme digitali secondo me è davvero troppo!

Ultimo aggiornamento: 2025-10-08 14:00

4 pensieri su “Kvick Sört

  1. Antonio

    Per me allo schema manca un passaggio. Se ogni volta si lancia il dado senza memoria degli esiti precedenti, l’algoritmo potrebbe non completare mai l’ordinamento.

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    1. .mau. Autore articolo

      beh, no. Guarda il penultimo disegno: l’algoritmo è un “divide et impera”, e quindi lo rilanci su un insieme di dimensione strettamente minore. (Tra l’altro, il dado serve per evitare che qualcuno con tendenze maligne sappia che tu userai il quicksort e ti metta gli elementi nell’ordine peggiore)

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