Chi è il Richelieu di Trump?

Non so se ci sia un giudice a Berlino, ma sicuramente ce ne sono a Washington. L’altro ieri la U.S. Court of International Trade ha affermato che Donald Trump non ha diritto di imporre dazi così alti secondo la legge federale. Quale legge, magari vi chiederete? L’International Emergency Economic Powers Act, una legge del 1977 che specificava quali sono i poteri del presidente per quanto riguarda la proclamazione dello stato di emergenza, che il presidente può dichiarare per il National Emergencies Act dell’anno precedente.

Fin qua nulla di così strano, pare che in questo mezzo secolo siano state proclamati una sessantina di stati di emergenza di cui la metà resta ancora in vigore. Ciò che è più strano è stata l’espulsione di venezuelani e cittadini di altre nazioni, invocando l’Alien Enemies Act, una legge del 1798 che prima di Trump è stata usata tre volte: nella guerra del 1812 e nella prima e seconda guerra mondiale. Anche questa espulsione è stata giudicata illegale da un’altra corte giudiziale americana, ma tanto quelle persone erano già state fatte mandare via (innocenti o colpevoli che fossero, qui stiamo parlando a un altro livello)

Ora, non credo che Trump avesse idea dell’esistenza di queste leggi, soprattutto della seconda, e probabilmente non ce l’ha nemmeno adesso. Quello che è successo è che lui avrà sbraitato “fatemi fuori quella gente” e qualcuno ha spulciato i testi legali e se ne è uscito fuori con quelle leggi: immagino che sapesse benissimo che non fossero davvero applicabili, ma non gliene importava certo.
La mia domanda è molto semplice: chi sono i suoi consulenti? Perché io mi preoccuperei molto più di loro che di Trump…

4 pensieri su “Chi è il Richelieu di Trump?

  1. mestessoit

    Stai sbagliando completamente il target. I consulenti di Trump sono scelti da Trump. In una società come quella americana, tu implementi quello che ti chiede il capo, e se non vuoi o se sei dubbioso sui risultati, te ne vai o vieni mandato via. Il risultato è che quelli scelti da Trump sono yes man che dice di poter fare tutto quello che vuole lui, e siccome lui stesso non sa cosa vuole, ed il pesce puzza sempre dalla testa, altrettanto non lo sanno i suoi sottoposti, ma non sono loro il problema: il problema è chi li ha scelti.

    Rispondi
    1. .mau. Autore articolo

      Puoi essere uno yesman quanto vuoi, ma devi sapere cosa trovare, anche se probabilmente sai che non funziona in pratica. È questo che intendo3.

      Rispondi
      1. mestessoit

        Diversi sottoposti di Trump hanno dimostrato di non sapere neppure cosa e come trovare, ma solo di aver fatto fortuna in modo dubbio. Alcuni sanno che non potrà funzionare, ma dicono di sì per tenere il posto e vedere come va finire. Altri diranno sì ma con qualche timida riserva. Gli altri non esistono, nel senso che vengono fatti fuori prima. E comunque la colpa mica è loro.

        Rispondi

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.