Vabbè, non credo che nessuna persona dotata di cervello avesse davvero creduto che Meloni & Salvini avrebbero ridotto (non dico tolto…) le accise sui carburanti. Trovo però interessante questa accelerazione sull’equiparazione delle accise su benzina e gasolio per autotrazione, che anziché in cinque anni avverrà a capodanno 2026. Ed è anche interessante notare come il PresConsMin riesca ad alzare il carico fiscale facendo finta di nulla, un po’ come il taglio dell’aliquota IRPEF per i redditi da 28000 a 50000 euro che è comunque inferiore all’aumento implicito dovuto al fiscal drag (e per fortuna che le retribuzioni lorde sono appunto cresciute, anche se meno dell’inflazione.)
Sono andato a verificare i dati 2024: sono stati venduti 11,6 miliardi di litri di benzina e 28,3 miliardi di litri di gasolio. Questo significa che un vero riequilibrio avrebbe dovuto vedere un aumento delle accise del gasolio di 2,35 centesimi al litro e un ribasso di quelle sulla benzina di 5,75. Sommare e sottrarre 4,05 centesimi corrisponde a 676 milioni di maggiori introiti (più IVA che per comodità non conto) nascosti nelle pieghe del bilancio. E chissà come mai ho il sospetto che in questo caso non sia il governo a non sapere fare i conti…