Davvero italianità?

L’altro giorno mi è capitato su Twitter un post dell’europarlamentare leghista Anna Cisint, che scrive

«Ho ritenuto doveroso scrivere al Presidente Mattarella per esprimere il profondo disorientamento dell’Unione degli Istriani di fronte all’ipotesi di cessione, nel corso della sua prossima missione in Slovenia, dell’opera d’arte “Madonna con il Bambino”, oggi custodita a Padova. Si tratta di un simbolo identitario per il popolo istriano, che ne rivendica l’appartenenza morale.»

Non sapendo nulla della storia, ho fatto qualche ricerca. La pala del Carpaccio è stata dipinta nel 1518 per la chiesa di San Francesco a Pirano, che al tempo faceva parte della Provincia religiosa del Santo, che al tempo corrispondeva ai territori della Repubblica Veneta corrispondenti alle Tre Venezie. Nelle tante divisioni e riunioni dei fransescani la chiesa è rimasta ai Frati Minori Conventuali. Arriviamo alla seconda guerra mondiale: come spiega Finestre sull’Arte, la pala viene spostata a Villa Manin a Passariano di Codroipo assieme a molte altre opere. Nel 1943, dopo l’armistizio, le opere vennero restituite ai legittimi proprietari, ma per la pala ciò non fu possibile perché l’Istria era diventata zona di operazione speciale tedesca e le SS avevano imprigionato i frati: a questo punto essa venne lasciata in custodia ai frati minori conventuali a Padova (dal Santo); quando finalmente in Jugoslavia il complesso di Pirano tornò ai frati, la provincia religiosa patavina cominciò a chiedere ai governi italiano e sloveno di poterla far tornare al suo luogo originario, cosa che è avvenuta ora, come raccontano anche i frati dell’attuale provincia del Nord Italia.

Rileggiamo la storia: non ci fossero stati i nazisti in Istria, la pala nel 1945 sarebbe stata a Pirano e lì ci sarebbe restata, a meno che qualcuno degli esuli l’avesse trafugata. Il “valore simbolico” per gli istriani non c’era, tanto che per decenni l’opera era rimasta nei magazzini del Santo. Tutto questo l’onorevole Cisint lo sa? (probabilmente sì, ma la cosa è irrilevante)

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