Non ci sbarazzeremo così facilmente delle chiamate farlocche

Sarebbe bello che le nuove regole per limitare le chiamate indesiderate dei call center funzionassero davvero. I miei colleghi ci stanno sbattendo la testa da mesi, perché i trucchi usati dagli spammer per far passare queste comunicazioni (che arrivano dall’estero, e quindi con un percorso diverso da quello locale) sono davvero biechi, tipo fare una connessione con un numero “buono” ma poi cambiare in corsa il callerID con il numero farlocco. Aspettatevi forse qualche piccolo miglioramento temporaneo, ma scommetto che questa gentaglia troverà altri modi per bypassare i controlli degli operatori nazionali.

In compenso non aspettatevi nulla sul piano degli SMS farlocchi. Questo per una ragione banale: AGCom ha deciso che far leggere a un programma (non a una persona, attenzione!) il testo dei messaggi inviati sarebbe contro la privacy anche senza sapere il numero di mittente e destinatario. Quindi le tecniche statistiche per trovare dei pattern nei messaggi inviati non possono essere usate. (Per chi si chiedesse “ma come si fa a distinguere gli spammatori da banche o aziende a cui abbiamo dato il permesso di inviare messaggi promozionali?” la risposta è che in quei casi ci sono dei contratti e i messaggi sono inviati attraverso numeri speciali).

12 pensieri su “Non ci sbarazzeremo così facilmente delle chiamate farlocche

  1. mestessoit

    “AGCom ha deciso che far leggere a un programma (non a una persona, attenzione!) il testo dei messaggi inviati sarebbe contro la privacy anche senza sapere il numero di mittente e destinatario. Quindi le tecniche statistiche per trovare dei pattern nei messaggi inviati non possono essere usate.”

    I don’t capisc. Se N messaggi hanno un testo ricorrente, dato un N > soglia, sono quasi certamente spam, indipendentemente dal pattern di origine/destinazione.
    Certo, aggiungendo la numerazione di origine la precisione aumenterebbe, ma qualcosa si può fare anche senza.

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    1. .mau. Autore articolo

      manfatti sapere mittente e destinatario non è importante per un’analisi dello spam, ci si potrebbe lavorare lo stesso. (ok, in realtà ci sono delle piccole modifiche nei testi inviati, ma nulla che non si possa gestire con qualche espressione regolare. E per avere esempi reali basta usare numeri appositi come honeypot, lo spam gli arriva comunque)

      Però AGCom nega comunque la possibilità di trattare il semplice testo automaticamente :-(

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        1. .mau. Autore articolo

          significa che non ci dà il permesso di farlo, perché a loro dire viola la privacy.

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          1. .mau. Autore articolo

            il sistema antispam te lo fa in locale, però. Tu a casa tua vedi solo la roba arrivata a te.
            Poi sono perfettamente d’accordo: tutto questo avvitamento burocratico è una palla, e complica le cose anche a noi.

  2. Silvia

    Tanta fatica, tempo e soldi, ma prima o poi qualcuno troverà un bypass.
    Ma mi chiedevo: è un problema generale di tutti gli operatori ovunque osolo/principalmente italiano ? ( Dai vari articoli che ho letto ultimamente e dai commenti non è chiaro).

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      1. .mau. Autore articolo

        credo che in Italia sia maggiore per il combinato disposto del roaming UE e dei blocchi AGCom ai controlli sui messaggi.

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      2. mestessoit

        Occhio che in USA la situazione tempo fa era drammatica, e se guardi il miglioramento (che c’è stato) ti perdi da dove erano partiti :-).

        Da noi la situazione è in peggioramento perché da un lato i costi che gli spam-operatori devono sostenere sono in ribasso -> spam più profittevole -> più spam. Dall’altro essendo i paesi UE in ordine sparso sulla gestione delle così dette robocall/messaging, e la rete sostanzialmente unica, quando si chiude una maglia se ne apre subito una nuova, sempre a basso costo.

        A questo si aggiunga il fatto che ci sono operatori diciamo così “più lassisti” di altri, per motivi vari (non ultimo il ricavo generato dagli spam-operatori, ma anche il costo che un operatore deve sostenere per tappare i buchi).

        In generale, una brutta rogna.

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        1. Bubbo Bubboni

          Aggiungerei il fatto che lo stato non può intervenire come chiunque vorrebbe sul settore per vincoli ideologici di vario tipo e finto-occupazionali. Meglio un disastro diffuso che creare fastidi a se stessi.

          Quanto agli operatori, il fatto che il fisso non esiste più anche perché lo spam è esagerato riconferma la loro tradizionale lungimiranza e saggezza quando si tratta di scegliere se offrire servizi che si è desiderosi di acquistare oppure incassare con servizi “poco trasparenti”.

          Belle comunque le forme di “resistenza” negli USA, tipo la voice-actor che si finge demente o i sistemi più o meno automatici per proseguire la chiamata in eterno. Chissà se in EU si può usare l’AI per le conversazioni con altre AI o con truffatori…

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  3. carini

    Non penso sia così difficile loggare entrambi i numeri (quello usato per iniziare la chiamata sia quello cambiato in corsa)

    Il vero punto è sempre quello di avere un sistema decente per raccogliere le segnalazioni dei cittadini e dei cittadini che si rivolgono con fiducia sapendo che verranno presi provvedimenti.

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