80 anni festeggiati “sobriamente”?

Oggi è l’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dai nazifascisti. Una data ovviamente simbolica, perché la guerra è finita il 2 maggio, Mussolini non era ancora stato ucciso mentre cercava di scappare, l’Italia centromeridionale era già controllata dagli Alleati e anche città come Bologna erano già state raggiunte dalle truppe alleate. Però il 25 aprile è il giorno in cui è cominciato lo sciopero generale a Torino, Milano e Genova (che tra l’altro si è liberata prima dell’arrivo delle truppe alleate); come data simbolica va benissimo.
Solo che lunedì mattina è morto il papa. Il governo italiano ha come sempre in questi casi ha indetto il lutto nazionale – che poi non significa molto, se non che ci sono le bandiere a mezz’asta, a scuola si fa un minuto di silenzio al funerale e le partite di calcio vengono rinviate – ma non l’ha fatto per tre giorni come per esempio con Wojtyła ma per cinque giorni. Immediatamente siamo stati in tanti a pensare male e fare peccato, accorgendoci che così il 25 aprile sarebbe stata giornata di lutto nazionale (cosa che in effetti per fascisti postfascisti neofascisti ha senso). La risposta del governo è stata a nome del ministro per la Protezione civile (?) Nello Musumeci che ha detto

«Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno».

come anche scritto nel comunicato stampa del CdM. Io sono a un matrimonio e quindi non potrò ad ogni modo manifestare, e non sono mai stato un amante del casino: però mi fa un po’ specie pensare alla richiesta di una manifestazione sobria. Musumeci ha rincarato la dose:

«Balli e canti scatenati si potrebbero evitare, ecco, mentre la salma è ancora non tumulata.»

come se balli e canti fossero fatti durante il funerale…

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.