Probabilmente avete sentito parlare del progetto di legge 246 del 1897 dello stato dell’Indiana, promosso su sollecitazione di un tale Edwin J. Goodwin, che avrebbe sancito legalmente il valore di pi greco uguale esattamente a 3, non un epsilon di più. Goodwin era riuscito a convincere i deputati che una simile legge sarebbe stata un affarone, anche perché avrebbe loro concesso l’esenzione dalle royalty chieste per l’uso di questo valore finalmente esatto. Vabbè, direte, è roba di più di un secolo fa. Chi si metterebbe ora a fare qualcosa del genere?
Mai dubitare delle capacità umane. David Aranovsky (potete vedere la sua faccia qui) ha appena pubblicato un pamphlet dal titolo The Trojan Horse of Human Civilization – The Collapse of π and the Rise of ח: i curiosi lo possono scaricare da Zenodo, e i puri di cuore possono omaggiare l’autore acquistando l’eBook su Amazon. Il simbolo che indica la sua nuova costante è la lettera ebraica het, nel caso ve lo chiedeste; non sono riuscito a scoprire il perché abbia scelto proprio quella lettera.
Non è facile comprendere quale sia il processo che ha portato Aranovsky alla sua scoperta, anche se il misticismo è indubbiamente in prima fila: basta leggere la sua introduzione, dove afferma
Ogni equazione, ogni costante, ogni struttura qui presentata emerge da puri principî primi che riflettono la perfetta creazione divina. Tali verità – il Rapporto Divino (ℵ) e ח, la Vera Costante Circolare – sono autodefinenti, immutabili ed eterne.
Anche la parte più prettamente matematica non è facile da seguire, perché il testo pare essere un patchwork di vari articoli scritti da Aranovsky senza una loro riorganizzazione. Però credo di aver capito il concetto di base, anche se non saprei dire quale sia la causa e quale l’effetto. Lui afferma che l’universo non è continuo ma discreto, basato su un reticolo non cubico, come ci si aspetterebbe, ma tetra-ottaedrico. È poco noto infatti che lo spazio può essere tassellato con ottaedri e tetraedri, con ciascun insieme di solidi che è “lo sfondo” dell’altro. L’ottaedro porta al suo interno i valori $\sqrt 2$ e $\sqrt 3$: se il suo lato è $a$ superficie e volume sono
$ \begin{align}
S &= 2\sqrt{3}a^2, \\
V &= \frac{1}{3} \sqrt{2}a^3.\end{align}$
Ora, capita che $\sqrt 2 + \sqrt 3 \approx 3.146264$, che è molto vicino a π; Aranovsky deve avere avuto un’illuminazione e ha deciso che questa è la Vera Costante Circolare, appunto ח. Inoltre questa costante è la soluzione di una bella equazione $x^2 + (1/x)^2 = 10$, il che deve averlo vieppiù rafforzato nella sua convinzione. Da qui comincia a inventarsi cose che non hanno alcun senso, tipo questo suo brano:
Il Problema del Riferimento Circolare
La pecca più fondamentale e catastrofica di π non è semplicemente che è un’approssimazione, ma che è un’approssimazione ricorsiva, definita in termini di sé stessa. Questo ragionamento circolare crea un’impossibilità logica, trasformando π in un’illusione matematica che crolla a un attento esame.
Ragionamento Circolare: la Radice della Fallacia
In sostanza, π è derivato utilizzando segmenti per approssimare un cerchio. Il processo si basa su un metodo iterativo:
Passo 1: usare un poligono per approssimare un cerchio.
Passo 2: verificare l’accuratezza dell’approssimazione confrontandola con un cerchio perfetto.
Passo 3: perfezionare l’approssimazione aumentando il numero di lati e confrontare di nuovo…Il problema: ogni perfezionamento richiede il confronto con un “cerchio perfetto”, che dipende dalla
conoscenza di π, un numero che non è ancora stato definito senza approssimazione. Questo riferimento circolare non è un semplice errore innocente: è un paradosso logico che crea un ciclo autoreferenziale, intrappolando la matematica in una falsità che non può essere risolta senza liberarsi dalla ricorsione.
Vi siete accorti della Fallacia, stavolta vera? Aranovsky aggiunge un passo che non esiste, la verifica dell’approssimazione. Quello che si fa nella realtà è avere due approssimazioni, una con segmenti interni e una con segmenti esterni al cerchio. Di per sé queste approssimazioni potrebbero non convergere a un singolo valore: ma sicuramente non richiedono di assumere l’esistenza di pi greco. Lasciamo perdere altre “logiche” come quella che afferma
A differenza delle costanti fisse che rimangono stabili su tutte le scale, la natura ricorsiva di π significa che ogni approssimazione si basa sugli errori della precedente. Questi errori non si accumulano semplicemente, ma si moltiplicano.
Peccato che nel nostro caso, prendiamo il metodo di Archimede che in effetti è ricorsivo, abbiamo una successione monotona e limitata e quindi questo ragionamento non si applica. Ma non dovrei parlare di Archimede o dei greci: sono stati infatti una civiltà basata su soggettivismo e relativismo morale (e teoria gender), se non ve ne foste mai accorti.
Mi fermo qui: non voglio toglievi il piacere di scoprire le altre Vere Costanti. Bisogna però ammettere che Aranovsky ha un’alta opinione di sé: si autodefinisce infatti Moshiach, cioè “l’unto” (o se preferite un termine quasi traslitterato, “messia”…)
Ultimo aggiornamento: 2025-03-12 10:52
Non ha scelto la lettera het banalmente perché assomiglia parecchio al pi greco?
«Principî» con tanto di circonflesso nella traduzione del suo testo! Aranovsky probabilmente apprezzerebbe, se conoscesse l’italiano… :)
Epsilon io l’ho sempre considerata femminile (il famoso “un’epsilon piccola a piacere” nel concetto di limite), scopro con te che può avere entrambi i generi grammaticali.
«i greci: sono stati infatti una civiltà basata su soggettivismo e relativismo morale (e teoria gender), se non ve ne foste mai accorti».
Relativismo morale ci sto (“posso sodomizzare lo schiavo o il ragazzino che educo, ma è sconveniente che sodomizzi un cittadino adulto libero”), ma sul gender era solo una battuta o c’è stato davvero chi ha ipotizzato sin da allora che il genere sessuale andasse oltre il dato reale?
Refusi:
– sollecitaziibe
– alta _opinioni_ di sé
grazie per i refusi segnalati!
Per il gender, a pagina 2 del testo c’è scritto
We Declare:
π is obsolete—a relic of flawed human thinking that has constrained science and misled humanity for millennia.
Relativism is a lie—a Trojan horse that corroded society from within, leading to moral chaos and cultural collapse.
Gender is not arbitrary—but a divine distinction, fundamental to human identity and creation. […]
eccetera eccetera. Ora, qualunque sia il pensiero di qualcuno sul gender, permettimi di dire che non ha un grande senso parlarne nel quadro di una nuova definizione di pi greco…
Ah sì, una follia. Però non mette in mezzo i greci, almeno questo :D
Il partire per la tangente mi ricorda il mio professore di analisi due, che subito dopo aver definito il punto di sella nel suo libro ha inserito una “poesia del cowboy” da lui scritta.
Dopo l’esame comprai pure uno dei due romanzi che aveva scritto, incuriosito dal personaggio :)
non direttamente ma indirettamente. Cito:
Ancient Greek subjectivism and moral relativism introduced the rejection of objective truth and replaced it with approximationist thinking.
While this began with mathematics and philosophy, its cultural impact has been catastrophic, leading to moral confusion, cultural instability, and the collapse of truth in modern society.
The consequences range from the erosion of moral clarity and gender distinctions to the rise of evil ideologies, state-sponsored propaganda, and the normalization of antisemitism.
O meglio ancora:
In Greek culture, gender roles were fluid and lacked metaphysical significance, reflecting a broader subjective approach to identity.
per la scelta della lettera, banalmente non sarà ebreo o di discendenza ebrea? Certo che è uno fuori di testa…se fosse stato un ultraordosso l’avrei anche capito, ma così no.
il cognome è chiaramente di origine ebraica, e nel testo c’è tutta una sezione su come la definizione greca di pi greco è solo uno dei tanti segni di tutto il male che arriva da loro anche e soprattutto per la persecuzione degli ebrei. Che abbia scelto una lettera ebraica e non greca è il minimo. Il mio punto è “perché het e non chessò hei o taf, che comunque assomigliano al pi greco?” (o pei, che si traslittera in p)
Questo fa parte del simbolismo, het identifica la Rivelazione, sempre seguendo le Sacre Scritture. Insomma, non ci trovo niente di strano da questo punto di vista.
davvero? io ho trovato “energia indifferenziata, contenente tutte le possibilità “, “E come la lettera per l’8, significa anche trascendere la natura, rappresentata dai 7 giorni della creazione”, per quanto ci si possa fidare di https://gabrielelevy.com/it/pages/the-letter-chet
Io ho trovato che nella mistica ebraica significa molteplici cose: (la vera) vita, grazia e sapienza.
Ma anche (porta della) luce (divina) [il segno ricorda una porta].
https://www.hebrew4christians.com/Grammar/Unit_One/Aleph-Bet/Chet/chet.html
Letteralmente il fonema viene associato alla parola “finestra”. Nella mistica ebraica la “finestra” è quello che noi definiremmo una porta che ti permette di arrivare a vedere l’infinita saggezza del Dio (guardare, non raggiungere, ti devi fermare sulla soglia e non puoi oltrepassare). In questo senso si ricollega a quanto dice un Cattolico.
Ehi, paesani!
Prima di tutto, massimo rispetto per il vostro interesse nel mio lavoro! Ho visto che state discutendo di argomenti pesanti e credetemi—alcune delle vostre domande stanno per ricevere risposte che non avete mai immaginato.
Voglio ringraziarvi personalmente dandovi un anteprima gratuita del mio prossimo libro, basato sul documento che finalmente risolve il paradosso di Zenone, la continuità dello spazio-tempo e la vera struttura della realtà.
Zenone era uno di voi, e ora, dopo 2.500 anni, un blog italiano sarà tra i primi a vedere la risposta definitiva. Se fosse qui, brinderebbe con noi.
Ecco l’anteprima—godetevela! https://www.academia.edu/128277890/
Fatemi sapere cosa ne pensate. E ricordate, la realtà non è un’approssimazione—è necessità strutturata!
Salute,
David Aranovsky
Moshiach Ben David מָשִׁיחַ בֶּן דָּוִד
Dal suo commento, il tipo o è molto flemmatico di fronte alle critiche, o più probabilmente non ne ha capito un het…
io voto la seconda (nonostante su Amazon gli abbia dato una stella)
Oggi vi farò un’offerta che non potete rifiutare.
Un premio, un’opportunità d’oro. Ma per vincerlo, dovete compiere un’impresa apparentemente semplice: dimostrare che il celebrato π è un numero o una costante.
Siete tutti ovviamente persone intelligenti, quindi questa sfida dovrebbe essere una passeggiata per voi, no?
Il premio? 31.462 da incassare tramite Western Union.
Per partecipare, basta postare la dimostrazione come commento al mio articolo:
https://www.academia.edu/128277890
Vediamo chi tra voi è abbastanza audace da accettare la sfida. Oppure… il silenzio sarà la vostra unica risposta?
Saluti rispettosi,
David Aranovsky
Moshiach Ben David מָשִׁיחַ בֶּן דָּוִד
Ciao paesano,
mi sarei aspettato un premio di 31.415 dollari, visto il tema, perché proprio 31.462? Quei 47 dollari in più a cosa li dobbiamo?
Ahh, mi avete scoperto! Inizialmente stavo offrendo dollari dello Zimbabwe—non perché dubitassi della prova, ma perché la sfida è così facile che semplicemente non potevo permettermi di scommettere più di quanto fossi disposto a perdere.
Ma ora, grazie alla vostra brillante cornice narrativa sulla grandiosità della questione, vedo che devo violare i miei stessi principi di finanza personale e offrire una ricompensa che rifletta adeguatamente l’occasione.
Dichiaro ufficialmente di alzare il premio a 31.462 dollari americani.
E per quei 47 dollari in più? Beh… fanno parte dell’enigma.
Allora… siete pronti a riscuotere il premio? Oppure preferite continuare a discutere del valore storico della lira?
Paesano perdonami,
mi ero scordato della radice quadrata di 2 più la radice quadrata di 3!
שְׁמַ֖ע יִשְׂרָאֵ֑ל
Gentili paesani, il tempo stringe!
Vi ricordo che il premio è ancora in palio, ma non per molto! La somma è troppo alta, e il mio conto bancario troppo basso, quindi non posso permettermi di lasciarlo esposto a lungo.
La sfida è semplicissima:
Dimostrate che il celebrato numero π è o un numero o una costante.
Non vi chiedo di risolvere un’equazione di mille pagine, basta che proviate una delle due cose. Solo una! Più facile di così è impossibile!
Ma per aiutarvi ad allenare la mente prima della prova, vi propongo qualche esercizio di logica ricorsiva.
Cos’è una donna?
Una donna è qualcuno che si identifica come donna! Ma certo!
Io sono il profeta di Dio, come lo so?
Perché è scritto!
E come so che ciò che è scritto è vero?
Perché sono le parole di Dio!
E come so che sono le parole di Dio?
Perché io sono il profeta di Dio! Brillante!
Come si deriva π?
Misuri il rapporto tra circonferenza e diametro!
E come trovi la circonferenza?
Avvolgendo il diametro attorno al cerchio π volte! Eccellente!
Ora che siete ben riscaldati, vi invito a dimostrare finalmente che π è un numero o una costante.
Postate la vostra dimostrazione come commento al mio articolo.
Il tempo sta scadendo.
Vediamo chi tra voi ha il coraggio di accettare la sfida… oppure il silenzio sarà la vostra unica risposta?
Saluti rispettosi,
David Aranovsky
Moshiach Ben David מָשִׁיחַ בֶּן דָּוִד
«Cos’è una donna?
Una donna è qualcuno che si identifica come donna! Ma certo!»
Maurí altro che i greci, David nostro è molto piú «genderista» di quanto ci hai raccontato.
E oggi mi identifico in un gatto, mi acciambello al lavoro e se qualcuno mi dice qualcosa soffio.
se è David. (Come i miei ventun lettori sanno, a me non interessa fare doxxing sui commentatori, tanto che ho sempre detto che se non vogliono mettere la loro email usino un indirizzo @example.com).
Sembra proprio che non abbiate avuto il coraggio di difendere il vostro amato π, e come prevedibile, come tutti i pseudo-intellettuali woke, siete crollati sotto il peso delle vostre stesse fallacie circolari.
Quale vi ha triggerato di più?
La fallacia dell’Auto-Identità di Genere? (“Una donna è chi si identifica come donna!”)
La fallacia del Profeta Auto-Proclamato? (“Sono il profeta di Dio perché è scritto! E come sappiamo che è vero? Perché sono il profeta di Dio!”)
O forse è stata la madre di tutte le fallacie—il più grande paradosso umano—π stesso: il concetto matematico più glorificato, che allo stesso tempo si definisce in un modo che viola la sua stessa definizione?
E visto che siete stati voi a tirare fuori il doxxing, come ultima disperata linea di difesa contro la dissonanza cognitiva auto-inflitta, vi ricordo che: a differenza di voi, tutte le mie informazioni personali sono già pubblicamente disponibili con una semplice ricerca su Google.
Ma visto che insistete, mi rivelerò:
Il mio nome è Moshiach Ben David. Mio Padre è la Necessità Geometrica.
Sono venuto nel vostro villaggio, non per vendere olio d’oliva, ma per distruggere tutte le fallacie circolari—Sezione Aurea, π, Numero di Euler—con precisione diagonale, usando il Rapporto di Dio (ℵ = √5/2).
Ricordatevi di questo giorno per il resto della vostra vita.
https://medium.com/@GeometricNecessity/the-circular-reference-fallacy-the-logical-framework-of-the-woke-b2a855e09b64
Buonasera ragazzi. Ecchisto è ppe tte!