Come prima, più di prima

C’è una caratteristica di queste prime settimane del secondo mandato di Donald Trump che non è stata molto considerata. È chiaro che le nomine che ha fatto sono di yesmen. È chiaro anche che Elon Musk non ce lo leviamo di torno (anche noi nelle colonie, sì). È anche chiaro che lui (o Elonio) non si faranno fermare da nulla e nessuno: se non fosse che ci siamo in mezzo e non è un film, sarebbe una guilty pleasure vedere come nasce una dittatura.
Quello che però non viene fatto è dividere gli annunci trumpiani che servono solo come specchietti per le allodole dai danni veri. Fare di tutta l’erba un fascio significa implicitamente ridurre l’importanza di questi colpi alla democrazia, perché non si può andare contro tutto. Non riesco a capire come mai ci sia questo magma informe sui giornali. Questo poteva andare bene durante il suo primo mandato, dove esistevano ancora dei contrappesi: adesso è assolutamente controproducente.

Ultimo aggiornamento: 2025-02-13 12:44

Un pensiero su “Come prima, più di prima

  1. un cattolico

    Credo che la pericolosità di un Presidente degli Stati Uniti esaltato sia inferiore a quella di un Presidente in piena demenza senile. Soprattutto quando fino all’ultimo la sua parte politica ha negato tale demenza, salvo doversi arrendere all’evidenza a sconfitta imminente.
    Se Putin fosse stato davvero l’Hitler che dipingono (e non sto scrivendo che sia uno stinco di santo), penso che non avrebbe lasciato passare del tutto “impunito” quell'”assassino” rivoltogli pubblicamente da un Biden non più presente a sé stesso da tempo.

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