Leggo su Slate che la Heritage Foundation, il think tank americano che sta gestendo il famoso Project 2025 che tanto piace a Trump, vuole “identificare e prendere di mira” gli utenti di Wikipedia che secondo loro “abusano della loro posizione” su Wikipedia. Il motivo del contendere dovrebbe essere il fatto che quegli utenti sono filopalestinesi.
Non entro sulla neutralità o meno delle voci in questione, che non ho nemmeno guardato. Sono almeno quindici anni che affermo che Wikipedia non può dare la verità, ma al più la verificabilità di quello che scrive (e sì, lo so che a volte non riesce nemmeno a fare quello). Quello che è proccupante è l’intimidazione degli utenti. Come sapete, anche quando nell’enciclopedia non si scrive come anonimi quello che si legge come autore è solo il nickname scelto: nel mio caso per esempio io mi firmo “.mau.”, con scarsissima fantasia. Il nickname, oltre che essere figlio della cultura di rete degli anni ’90, serve anche nel caso di testi che potrebbero generare reazioni anche sulla persona: chi scrive su argomenti delicati potrebbe quindi decidere di farlo sotto pseudonimo, cosa che non dovrebbe nuocere a Wikipedia perché si immagina che le affermazioni inserite abbiano le fonti a supporto e altrimenti verrebbero tolte, nome vero o falso che abbiano.
Io indico esplicitamente sulla mia pagina utente il mio nome e cognome, ma io non scrivo su temi caldi. Inoltre io sono da così tanti anni in rete e ho scritto pubblicamente così tante cose che trovare informazioni su di me è banale, e comunque parto sempre dal principio che tutto quello che scrivo potrà essere usato contro di me, e quindi sto attento a quello che scrivo. Ma appunto non è troppo difficile trovare informazioni su qualunque persona scriva in rete, se si cerca con sufficiente sforzo: tutto questo è il doxxing, e ne vediamo esempi tutti i momenti. Anche nel nostro piccolo circola una lista di “veri nomi di amministratori di Wikipedia in italiano” (con alcuni errori), tanto per dire.
Il fatto è che il doxxing è MOLTO pericoloso, sicuramente molto più della boutade di Musk che offre un miliardo di dollari a Wikipedia se cambierà il nome in Dickopedia. (Poi uno si può chiedere perché rosica così tanto, ma la gente è spesso strana). Io preferisco una Wikipedia poco perfetta a una Wikipedia ingessata, anche se la Heritage Foundation avesse ragione sulla mancata imparzialità di quelle voci: si comincia così e non si sa mai dove si finisce, anzi lo si sa benissimo.
Ho notato che nelle ultime settimane la voce “Hamas” su Wikipedia in italiano è stata profondamente cambiata, più che una voce di un’enciclopedia è diventata una accesa invettiva contro Hamas in cui sono anche incluse affermazione discutibili se non addirittura false. Oggi vedo che c’é finalmente una nota di Wikipedia in cui si mette in dubbio la neutralità della voce.
cosa intendi per “nota di Wikipedia”? Un avviso in cima alla pagina? Anche quello non è “di Wikipedia” ma di qualche utente.
Nel caso specifico mi pare di avere letto qualcosa sulla definizione di terroristi o no, ma nulla di più, però confesso di non stare seguendo la storia.
E’ un avviso lungo e articolato che comincia con la tipica dicitura: La neutralità di questa voce o sezione sull’argomento politica è stata messa in dubbio Motivo:….
L’avviso è stato aggiunto dall’utente Kruiser (che non so chi sia né mi interessa saperlo, io non mi metto a fare doxxing): https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Hamas&diff=143476388&oldid=143234847
Si sapeva come doveva finire (anzi, sta appena iniziando) dal tono con cui i suddetti reclamavano “freedom of speech”, che essenzialmente voleva dire imporre solo la loro versione, con mezzi molto più coercitivi e intransigenti, su tutti gli spazi possibili.