L’Unione Europea ha una lunga tradizione di progetti in campo informatico presentati con grande fanfara e poi svaniti nul nulla. In questo caso mi pare che una differenza ci sia: Open Euro LLM, il cui comunicato stampa sulla formazione è stato pubblicato lunedì, non mi pare abbia avuto una grande enfasi nonostante gli LLM siano sulla bocca di tutti.
Il progetto come sempre è ambizioso: costruire un LLM multilingua (se preferite, un’intelligenza artificiale) che “conservi la diversità culturale e linguistica dell’Europa” per “dimostrare la forza della trasparenza, dell’apertura e della partecipazione” (parole loro, traduzione mia). Il progetto è guidato da un’università ceca, ed è monopolizzato da tedeschi e scandinavi, com rare eccezioni tipo la francese ALT-EDIC. Per l’Italia c’è solo il CINECA come partner tecnologico: mi stupisce che non ci sia Pisa e il suo istituto di linguistica computazionale, ma magari nei 40 e più anni da quando studiavo lì le cose sono molto cambiate, e in peggio.
Come avrete intuito, io sono molto scettico sulla possibilità che il progetto dia dei risultati pratici: sapendo come funzionano le cose non credo che si avranno neppure dei tutorial comprensibili ancorché teorici, il che comunque sarebbe già un risultato interessante. Aspettiamo…
Ultimo aggiornamento: 2025-02-06 12:15
Ohh, non capisco bene come questa fantastica inziativa si relaziona con i 2.1 miliardi che la EU destina all’AI. Il numero del grant non sembra utile per trovare quanti fondi saranno dedicati a questo gigantesco passo per l’euro-umanità & femminilità.
Comunque il progetto ha una durata di 3 anni.
Meglio mettere subito una sveglia che non vorrei restare appisolato quando potrei interrogare una base dati dimostrativa in rumeno ed avere dei pratici risultati in lituano!