poveri tassisti

Quando l’altro giorno mi è arrivata la comunicazione che diceva “in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova Legge di Bilancio i giustificativi delle trasferte dei dipendenti d’ora in avanti dovranno essere tracciati attraverso pagamenti effettuati mediante bancomat o carte di credito.” non ci ho fatto nemmeno caso. Tanto sono anni che non vado in trasferta :-) Ma Anna mi ha fatto poi notare che c’è una categoria che non sarà molto contenta di ciò: i tassisti, che si vedranno i clienti più importanti richiedere obbligatoriamente una ricevuta. Com’è possibile che ELLA, e la destra in genere, abbiano fatto un errore così marchiano?

2 pensieri su “poveri tassisti

  1. Silvia

    Giorgetti sta cercando di raschiare il barile un po’ ovunque (guarda anche aumento di 1 centesimo al litro delle accise su diesel per autotrasporto, che colpirà principalmente, dicono, i piccoli padroncini e le piccole aziende, guarda inasprimento condizioni per le varie quote dei prepensionamenti). L’opposizione non potrà più dire che la lobby dei tassisti è intoccabile.
    Con turisti e poveri cristi, i tassisti continueranno a trovare scuse per non accettare carte et similia.

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  2. Ionti

    Non sono mai stato un grande utilizzatore di taxi, ma non ho mai avuto difficoltà a pagare con carta o bancomat…

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