Conclave (film)

locandina Come si suol dire, avevo letto a suo tempo il libro e quindi sapevo come andava la storia. Il film la segue abbastanza fedelmente, a parte trasformare il decano del collegio cardinalizio da italiano a britannico, far diventare il cardinale Bellini titolare di una diocesi americana e spostare da Baghdad a Kabul la primazia di Benitez. Ah: nel film come nel libro si tace il fatto che un cardinale in pectore non ha alcun diritto se il papa muore prima di rendere noto il suo nome, e che comunque non è possibile che l’esistenza di un cardinale in pectore, anche se non il nome, sia ignota: suspension of disbelief, naturalmente. Ma le scene tra i cardinali sono assolutamente verosimili, pur con dialoghi piuttosto manieristici che potevano e dovevano essere resi meglio.
Ralph Fiennes come cardinale Thomas Lawrence è probabilmente il personaggio reso meglio, insieme a Carlos Diehz che riesce a dare quell’impressione inizialmente strana che si riesce a comprendere solo nel finale e Sergio Castellitto che come cardinale Goffredo Tedesco, patriarca di Venezia, riesce a essere sopra le righe il giusto. Stanley Tucci / Aldo Bellini è forse un po’ troppo curiale; John Lithgow / Joseph Tremblay e Lucian Msamati / Joshua Adeyemi non mi hanno detto molto, così come Isabella Rossellini nella parte di suor Agnes. Due ore che passano tranquille, nonostante una trama volutamente lenta.

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