“in the best interest of my party and the country”

la lettera di rinuncia di Biden
Hanno già scritto più o meno tutto sulla rinuncia di Joe Biden. Al limite posso dire che mi viene da sorridere al pensiero di Vance che l’altro giorno diceva “se Biden non si ricandida allora deve anche dimettersi”: la cosa mi sembra un autogol, perché a questo punto Kamala Harris avrebbe tre mesi di tempo da presidente per ribaltare la situazione attuale. Ma è un’altra la cosa che ho notato.
Come potete leggere, in generale Biden nel suo messaggio ha parlato agli americani. Ci sono solo due punti dove parla del suo partito: il ringraziamento doveroso a quelli che hanno lavorato per lui, verso la fine del testo, e la frase del titolo. Che il suo ritirarsi sia “nel miglior interesse del suo partito” è lapalissiano; ma io non l’avrei assolutamente scritto, e mi sarei limitato a dire “non potendo essere certo al 100% di poter servire la mia nazione per i quattro prossimi anni, ho coscienziosamente deciso”. Mi chiedo se la differenza è dovuta al fatto che io non capisco una cippa di politica (il che ovviamente è vero) oppure c’è proprio una differenza di pensiero tra un europeo e uno statunitense.

6 pensieri su ““in the best interest of my party and the country”

  1. mestessoit

    Significa “io ne avrei fatto a meno, ma nel mio partito pochi mi avrebbero appoggiato e dopo un pò qualcuno mi toglieva la sedia da sotto il culo, percui a malincuore mi sono fatto da parte”. E’ per questo che la frase “il mio partito” viene prima “del mio paese” come sarebbe per la consueta retorica politica americana.

    Da noi “il mio partito” conta ben di più “del mio paese”.

  2. Bubbo Bubboni

    Curioso anche come i quotidiani italiani abbiano subito scritto che POTUS appoggia la candidatura di VPOTUS, mentre né la lettera citata né i media USA parlino di approvazione verso chicchessia.
    Mi sa che il recente video di AOC (che, a mio parere, sostiene quanto sarebbe bello perdere con l’ex-candidato in modo che al prossimo giro abbiano sia speranze che un candidato meno “strano”) qualcosa lascia intravvedere di cosa c’è dentro il partito.

  3. Silvia

    Probabilmente né l’una né l’altra cosa ma sta nel carattere del personaggio.
    Ieri leggevo sul corriere un articolo che riepilogava la vita privata e politica di Biden mettendone in evidenza il carattere tenace (molti altri articoli passati e presenti, italiani e stranieri, ma non questo, parlano di caparbietà irlandese). Descrive le tre candidature, i rapporti con Obama. Vi si afferma che Biden è sempre stato convinto, e ora più che mai, che il partito l’abbia sempre sottovalutato: “si porterà dietro la convinzione che lo ha accompagnato per tutta la vita: quella di essere sempre stato sottovalutato dal suo partito, pur avendo ormai alle spalle una straordinaria carriera politica durata oltre mezzo secolo”.

  4. Silvia

    @BubboBubboni guarda che i primi titoli battuti dai giornali italiani attorno alle 20:00 dell’altra sera erano sul tipo “Biden si ritira ma non appoggia nessuno” (c’è ancora in rete il lancio dell’ ANSA) e giù sperticate illazioni e denigrazioni di Kamala Harris, per essere modificati prontamente subito dopo il secondo tweet.

    1. Bubbo Bubboni

      Ops, vero! Tra i due tweet (lettera e appoggio) c’è una mezzora e devo aver visto i giornali italiani solo dopo!
      Niente, vuol proprio dire che tra di loro si capiscono…

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