I miei amici di Codice Edizioni hanno pensato di fare un festival per riflettere sul futuro della scuola, visto sia dal punto di vista di chi nella scuola ci sta (studenti e insegnanti) che di chi la scuola la subisce (i genitori come me), e in generale a tutti. Il problema, e lo vedo molto bene ora che i miei gemelli sono passati dalla media alle superiori, è che c’è una scollatura tra quello che fa la scuola (come istituzione) e quello che arriva a noi. Poter capire se si può fare di meglio secondo me è una buona cosa.
Il festival Futuro Prossimo si terrà a Milano presso MEET (all’inizio di viale Vittorio Veneto, praticamente in piazzale Oberdan/Porta Venezia) da venerdì 24 a domenica 26 maggio, con ingresso libero (con prenotazione che però in realtà si può anche fare sul posto): come vedete dal programma, ci sono iniziative davvero per tutti. Io contavo di esserci sabato 25 nel pomeriggio: però garantisco che non parlerò ufficialmente in nessun evento!
Ultimo aggiornamento: 2024-05-17 10:58
“c’è una scollatura tra quello che fa la scuola (come istituzione) e quello che arriva a noi.”
Non ho capito. Con “noi” intendi quello che arriva ai genitori non-studianti?
Oppure la scollatura è tra quello che fa l’istituzione e quello che arriva (o arriverà) al popolo tutto quando riabbraccerà felice gli studenti dopo anni e anni di segregazione per studiare presso l’istituzione?
a noi genitori-non-studianti. Cosa arriverà al popolo è al di là della mia comprensione.
O tempora! Se quando andavo a scuola qualcosa fosse arrivato ai miei genitori, ne avrei avuto vergona perché era la dimostrazione che non sapevo gestire quello che era il mio spazio nel mondo! Ah, la bambinizzazione!