Ieri ero a Torino. A un certo punto ho preso un bus, perché la distanza da percorrere era troppa anche per me. Il giorno prima avevo controllato tutto, scaricato l’app ToMove, ed ero pronto. Salgo sopra l’autobus, apro l’app, chiedo di comprare un biglietto… e dopo una decina di secondi mi arriva il messaggio “qualcosa è andato storto”. Occhei, la colpa è con ogni probabilità mia; ieri sera a casa funzionava tutto, e quindi immagino che il problema fosse che stavo al solito usando l’APN aziendale che blocca tutte le porte non standard, e quindi non potevo connettermi. Diciamo che un messaggio di errore “problema di connessione” forse mi avrebbe acceso una lampadina, ma non è così.
Nema problema, mi dico, c’è scritto che posso pagare con carta di credito in modalità contactless. Avvicino la mia carta e leggo il messaggio “validazione avvenuta”. Tutto felice scendo dal bus alla mia fermata e prendo un tram. A questo punto mi domando “e mo’ come faccio a dire che ho timbrato?” Sì, ci sarebbero state le faq, ma non ci ho pensato.
Ieri pomeriggio ho provato così a chiamare il numero del call center di GTT. Dopo quattro-minuti-quattro di messaggi preregistrati sono arrivato all’opzione che mi interessava. Musichetta. A un certo punto mi si dice che io sono “l’utente 24”. Altra musichetta. Mi si ridice che sono l’utente 24. Ora, per tutto il resto si può dire che la colpa è mia. Ma se è vero che io ero il ventiquattresimo in coda (altrimenti che senso ha dare quel numero?) qui forse c’è un problema ben più grave.
Non ho capito il primo passaggio. Il biglietto da app lo devi acquistare PRIMA di salire e poi validarlo a bordo. Altrimenti sei semplicemente salito senza biglietto e soggetto alle sanzioni.
Se eri su una certa linea ti avrebbero beccato gli addetti di una società privata che si ripaga con una forte percentuale delle sanzioni pagate sul posto (tanto le altre hanno poca probabilità/alto costo di riscossione) e avrebbero spiegato il concetto ben prima che tu potessi anche solo gridare che ti era punta vaghezza di pagare con la carta.
E’ ovvio che poi è colpa di voi evasori se il servizio è una vergogna degna solo degli obblighi neoliberisti sugli spostapoveri!
il biglietto deve essere validato entro la prima fermata e quindi potevo farlo al volo. Avevo già in mano la carta di credito, perché non mi fido della tecnologia e preferisco avere un backup. Non so cosa sarebbe successo col biglietto già preso ma senza connessione su porte non standard.
Ad ogni buon conto, la mia idea iniziale era prendere un biglietto giornaliero, ma visto cosa è successo ho fatto il resto dei miei giri a piedi, e quindi GTT ha solo ricavato 1,90 euro anziché 3,70: problemi suoi.
(le due linee che ho preso sono tranquille :-) )
“il biglietto deve essere validato entro la prima fermata” è vero (ed è nella top 3 delle scuse tentate con i controllori poco controllati) però mi sa che neanche la tale società di spostapoveri si fida tanto della tecnologia. Infatti parlano di acquistare il biglietto online durante la rilassante e lunga sosta alla fermata e non una volta a bordo (ma ti reggi agli appositi sostegni?).
Con l’occasione ho visto che hanno pure messo una sanzione di 2 euro per chi ha regolare biglietto già validato o abbonamento ma non lo ripassa alla macchinetta quando sale su un mezzo. Non hanno torto perché la statistica è un servizio pubblico essenziale per organizzare scientificamente i prossimi tagli, ma la legittimità della cosa… sicuramente non interessa a nessuno.
i due euro (che mi sarebbe toccato pagare sul 10…) li avrei capiti, in effetti. Non che sia banalissimo capire dalla macchinetta come fare con la carta di credito (se non sbaglio, devi prima cliccare su qualcosa tipo “verifica biglietto”)
ah, l’addebito mi è arrivato stamattina, dopo 46 ore :-)