Prima delle ferie io e i gemelli abbiamo rifatto la carta d’identità. Almeno a Milano le macchinette per le fototessera sono monopolio della romana Dedem: abbiamo fatto tre foto in tre cabine diverse, tutte con loro. Quando poi ho dovuto fare ai ragazzi le tessere ATM per cui serviva una foto in formato elettronico, ho pensato di vedere se fosse possibile recuperarle, visto che Dedem offre un servizio apposito per le anagrafi. Dal loro sito non sono riuscito a trovare nulla; ma io sono cintura nera di ricerca web e sono arrivato a questa pagina dove c’è un modulo per richiedere la copia digitale della foto entro sei mesi dallo scatto. Compilo tre volte il modulo, mi arrivano tre risposte dicendo “un nostro operatore controllerà e poi eventualmente le manderà la foto”. Dopo una mezz’oretta effettivamente mi sono arrivate… due foto, con un messaggio allegato in cui mi dicevano che la qualità di una di queste due foto non era il massimo e sarebbero stati lieti di farmene una nuova gratis se andavo in una cabina e telefonavo al loro servizio clienti.
Della nuova foto non mi interessava nulla, ma di quella mancante sì: così chiamo il servizio clienti e trovo un operatore gentilissimo che mi suggerisce di provare a chiedere di nuovo la foto, perché forse con le richieste a raffica l’operatore si era confuso. Ho fatto così, e quasi subito è anche arrivata la terza foto. Insomma, si… può… fare!
Però io sono andato in anagrafe per fare la carta di identità per i miei figli con foto “digitale” Dedem e … ciccia! Hanno voluto la copia cartacea e hanno fatto la scansione da quella.
Anche a me a Milano hanno voluto la copia cartacea. A San Donato invece, per esempio, i codici elettronici sono sufficienti. Misteri comunali.